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CINEMA PASSIONE

Malena
Un sogno erotico
Ambientato in Sicilia negli anni della II Guerra Mondiale, è la
storia della folle passione che un ragazzino nutre per la donna più
bella e desiderata del paese: Malèna, oggetto di desiderio erotico
di tutto il paese che nel corso della storia si trasforma da moglie
in vedova e successivamente in prostituta (Anno di produzione:
2000)
Adamo chi è Malèna? È la ventisettenne Maddalena
Scordia, soprannominata Malèna, lei abita da sola a
Castelcutò, un paese siciliano, perché il marito Nino è
partito da poco per il fronte. La vicenda è ambientata
durante la seconda guerra mondiale.
È bella vero?
È la donna più bella e sensuale del paese e in quella
piccola realtà paesana la sua bellezza è causa di disagi
e innumerevoli problemi per lei poiché, essendo il sogno
sessuale ma inavvicinabile di ogni uomo, diventa anche
l'oggetto dell'invidia e dell'odio delle donne del
posto.
Ma tra i tanti un ragazzino perde la testa
per lei. È il tredicenne Renato Amoroso che si
invaghisce della donna insieme con i suoi amici. L'amore
che Renato prova per Malèna, al contrario degli amici,
però è sincero e la donna diventa un'ossessione per il
ragazzo, che non potendo dichiararsi a causa della
giovanissima età, incomincia a spiarla continuamente e a
seguirla, al punto di correrle dietro in ogni luogo, e
quando non la vede, la sogna, e vede se stesso che
arriva a difenderla, a salvarla, a portarla via, come
nei film americani. Arrivando addirittura a rubarle un
capo di biancheria intima.
I suoi pensieri non
sono del tutto innocenti però… Renato sta entrando
nella delicatissima fase dell’adolescenza e attraverso
il desiderio per Malèna scopre il mondo della
sessualità. Spia la donna in ogni momento, raccogliendo
attimi di erotismo, più o meno velato, che rivive la
sera prima di andare a letto, reinterpretandoli con una
buona dose di immaginazione. E allora si masturba
immaginandola di volta in volta come la Jane di Tarzan,
Cleopatra, la pupa del gangster o la bella pin-up dei
calendari erotici, addirittura come la Madonna.
Attraverso di lei si sente adulto... Crede di essere
l’unico uomo in grado di soddisfare, fisicamente e
soprattutto emotivamente, i bisogni della donna.
Poi che succede? Un giorno Malèna viene raggiunta
dalla terribile notizia della morte del marito al
fronte. La donna rimane quindi vedova e ancora più
indifesa davanti ai pettegolezzi e alle cattiverie delle
paesane gelose e alla cupidigia sessuale dei loro
mariti.
I pettegolezzi hanno un fondo di verità?
No assolutamente, anzi le diffamazioni sulla vedova si
susseguono e si diffonde presto la voce che Malèna,
nella sua grande casa, si sia concessa carnalmente a
numerosi uomini del paese, fra cui il tenente Cadei,
giovane e affascinante aviatore, scapolo, che con Malèna
aveva in effetti incominciato una timida relazione.
Lei come reagisce? Cerca di difendersi, ma viene
addirittura trascinata in tribunale dall'anziana moglie
di un dentista con l'accusa di adulterio. Ovviamente
vince la causa, ma le insidie sono comunque dietro
l’angolo tanto che viene stuprata dal suo stesso
avvocato, da sempre attratto da lei.
Quindi
fammi capire nessuno crede che una donna così bella
possa non avere rapporti sessuali? Praticamente sì, e
lo dimostra anche il fatto che il tenente Cadei dopo
aver dichiarato che la relazione con la donna non era
stata altro che una "semplice avventura" viene
trasferito all'estero per lo scandalo che non c’è stato.
Quindi rimane completamente sola… Resta senza
denaro, né amici, né famiglia e vive nel dolore e
nell'angoscia. Dopo aver tentato invano di trovare un
lavoro onesto, si rende conto di avere un'unica
soluzione per sopravvivere: la sua salvezza in quel
periodo può essere solo la sua bellezza. Allora cambia
aspetto, si tinge i capelli corvini di un colore
rossiccio e il suo atteggiamento si fa improvvisamente
provocante.
Quindi ha deciso di sopravvivere
dando materia proprio a quei pettegolezzi? A nulla
sono valsi i suoi tentativi di difendere la propria
rispettabilità, e, dopo essere stata abbandonata e
tradita, cade, si arrende al nuovo ruolo di prostituta,
diventato per lei un destino inevitabile. Concede la sua
avvenenza ai personaggi più in vista della zona, che
oltre al denaro le procurano un tenore di vita più
adatto a lei.
E Renato? Il ragazzino che si era
innamorato di lei? Non si dà pace, vorrebbe aiutarla,
ma è troppo piccolo e allora continua a cercare di farsi
notare da lei, ma inutilmente.
Nel frattempo i
tedeschi invadono Castelcutò… E Malèna non fa che
seguire le sorti della storia ingraziandosi le truppe
tedesce e concedendosi sessualmente ai soldati. Ma
quando nel 1943 i tedeschi se ne vanno e arrivano gli
americani, le donne del paese utilizzano la scusa del
collaborazionismo per linciarla pubblicamente,
picchiandola e tagliandole i capelli.
E lei?
Ferita nel corpo e nell'anima, decide di scappare dal
paese e si trasferisce a Messina. A sorpresa, un giorno
a Castelcutò torna il marito Nino Scordía, che in realtà
non era morto, però ha perso un braccio e contratto una
malattia in India che lo aveva ridotto in fin di vita.
Lui si reca subito alla vecchia casa in cui abitava con
la moglie, e la trova occupata da diversi sfollati.
Immagino la cerchi ovunque… Anche con l'aiuto del
comando americano, ma nessuno sa dove la donna si trovi,
anzi viene deriso proprio da quegli ex fascisti che un
tempo avevano desiderato sua moglie e l'avevano
insidiata mentre lui era dato per morto.
Qui
entra in scena di nuovo il ragazzino… Renato, ormai
cresciuto e rattristato per il trattamento riservato al
marito di Malèna, in una breve lettera gli racconta la
vicenda della moglie; lo rassicura sul fatto che la
donna abbia amato solo e sempre lui ma a causa della
guerra e della fame la situazione era del tutto
precipitata. Conclude dandogli indicazioni sul posto
dove potrebbe essersi rifugiata la moglie.
La
ritrova? Un anno dopo Malèna e il marito tornano a
Castelcutò, intenzionati a passare lì il resto della
loro vita, e a testa alta, insieme, attraversano la
grande piazza cittadina. Questa volta le donne del posto
trattano Malèna con gentilezza perché ora non è più una
"minaccia" ai loro occhi: infatti la donna, pur sempre
molto bella, appare ingrassata e vestita in modo
anonimo, priva del fascino di un tempo accettando così
di rientrare nei ranghi della ristretta mentalità quindi
nel gruppo di donne che le ha reso la vita infernale. La
scena del taglio dei capelli rappresenta bene la resa
all’invidia che la circonda rinunciando così alla
propria autonomia e alleandosi con le invidiose,
beninteso un invidia così particolare che non invidia
ciò che non ha ma ciò che lei non deve avere ovvero il
desiderio dell’uomo.
Come finisce? Il film si
conclude con il nostalgico pensiero di Renato. Ormai
sono passati tanti anni e lui si ritrova vecchio e
rassegnato alla banalità della sua vita. Ammette di aver
conosciuto e amato molte donne nel tempo, ma di essersi
scordato di tutte. L'unica che non riesce dimenticare è
ancora lei, Malèna.
Conclusioni? È la storia
di una sofferenza, quella del ragazzino con il suo
desiderio irrealizzabile e quella della donna con una
bellezza erotica che tanto appaga quanto toglie
serenità. Malèna è l’emarginata tanto ammirata ma tanto
condannata dalla folla, sola contro il mondo che la
maltratta a parole e fatti, perché fuori contesto,
perché non vuole uniformarsi, perché sostanzialmente la
sua bellezza è una minaccia.
Il film di Giuseppe
Tornatore è stato premiato con due nomination agli Oscar
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L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO
BENCIVENGA E' STATA REALIZZATA GRAZIE A:
https://it.wikipedia.org/wiki/Mal%C3%A8na
https://www.cinematografo.it/cinedatabase /film/mal-na/37249/
https://www.frammentirivista.it/malena-
tornatore-piacere-dello-sguardo/
FOTO GOOGLE IMAGE


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