Adamo mi parli della canzone “Per Elisa”?
Per Elisa è un brano del 1981 cantato dalla cantante Alice. Gli
autori sono Franco Battiato, Giusto Pio, e la stessa Alice che
collaborò al testo.
Fu un successo vero?
Altroché! Vinse la 31º edizione del Festival di Sanremo
nonostante l'agguerrita concorrenza (al secondo posto si
classificò Maledetta primavera di Loretta Goggi). Il 45 giri
raggiunse il primo posto nella hit parade, poi inserita
nell'album "Alice" raggiunse il primo posto nelle classifiche
italiane.
Il testo?
Il testo è
aggressivo composto in antitesi alla più famosa Bagatella di
Beethoven conosciuta proprio come Per Elisa, il cui tema ricorre
nell'incipit della canzone, ma se la famosa melodia classica è
teneramente affettuosa, la canzone rock di Alice è graffiante e
irruente contro "Elisa".
Cosa dice?
È
una donna che parla ad un uomo e si sforza di fargli notare come
questi stia diventando succube della fantomatica Elisa. Ed Elisa
è una donna, descritta come l'amante che le ha portato via il
compagno ed ora le serba rancore e invidia. Il testo ruota su
come Elisa sia riuscita a plagiare l'uomo facendolo diventare
uno zerbino al punto di fargli fare qualsiasi cosa ed è per
questo che ha perso anche la dignità.
Ha un altro
significato vero?
In quegli anni, nella piena
diffusione tra i giovani dell’eroina, si diffuse la lettura
secondo cui Elisa simboleggiava appunto la droga, e la canzone
fosse quindi una riflessione sulla tossicodipendenza. Tuttavia
la stessa Alice ha dichiarato che la canzone venne scritta
pensando a una donna, non a un simbolo di qualcos'altro, e che
nonostante ciò era contenta che la canzone avesse potuto aiutare
nella battaglia contro ogni tipo di dipendenza.
Quale sia il significato "Per Elisa" rimane una bella e grande
canzone.
Oh sì, un grande pezzo scritto da uno dei
più grandi autori del nostro tempo e cantato da una interprete
in sintonia con il brano per la sua voce roca e la sua grinta
aggressiva.
Ma chi era Alice?
Alice, pseudonimo di Carla Bissi è nata a Forlì nel 1954. Inizia
la carriera giovanissima, con il suo vero nome, partecipando a
vari concorsi per nuovi talenti. È allieva di pianoforte e canto
di Rosa Nisi, madre di Checco Marsella dei Giganti, nonché nota
pianista e compositrice. Nell’estate del 1971 Alice ha appena 17
anni
E vince il Festival di Castrocaro con una personale
interpretazione di Tanta voglia di lei, un classico dei Pooh.
L'anno successivo partecipa di diritto al
Festival di Sanremo…
Canta “Il mio cuore se ne va”,
ma non arriva in finale. Poi nel 1972, con il brano La festa
mia, scritto da Franco Califano, viene premiata con la "Gondola
d'Argento" alla Mostra internazionale di musica leggera di
Venezia. Nonostante le sue canzoni portino firme prestigiose, da
Riccardo Fogli a Giorgio Calabrese, Carla non sfonda.
Poi cambia nome…
Siamo nel 1975 si fa
chiamare Alice Visconti letteralmente inventato dal suo
produttore e incide per la CBS il suo primo album intitolato La
mia poca grande età ma sarà un altro flop! Dopo neanche cinque
anni la carriera della cantante romagnola sembra già arrivata
all'epilogo.
Ma dobbiamo aspettare il 1980 per
l’incontro con Battiato.
Hanno lo stesso produttore
ovvero Angelo Carrara che li mette in contatto. Alice abbandona
il cognome Visconti e si lega alla EMI. Battiato aveva da poco
abbandonato i folli sperimentalismi e si affacciava agli anni
'80 con una vena creativa praticamente inesauribile. Dal
quell'incontro la cantante inizia a perfezionarsi nella
composizione delle sue canzoni ed assieme firmano il brano “Il
vento caldo dell'estate”. La canzone è una miscela perfetta di
pop e modernismo, il suo primo vero successo che la spinge nelle
zone alte dell'hit-parade e del Festivalbar.
E
veniamo all’anno che la consacra tra l’élite della musica
italiana…
Nel 1981 scrive sempre insieme a Battiato
e a Giusto Pio appunto “Per Elisa”. È il produttore Angelo
Carrara che suggerisce ad Alice di presentarla al Festival di
Sanremo. Alice partecipa per la seconda volta al Festival, ma
questa volta con una canzone che diventerà immediatamente pietra
miliare di Sanremo. Ovviamente lo vince. Il successo ha
dimensioni europee. Pensa che Alice ha venduto più dischi in
Germania che in Italia!
Alice decise di non
eseguirla più in pubblico e durante i suoi concerti…
Questa canzone era diventata per lei una sorta di
incubo. Dice la stessa Alice: “Per quasi 20 anni non ho
riproposto questo pezzo. Sentivo come fosse completamente
svuotato di senso. Il continuo ripetere e ripetere e ripetere
sempre le stesse parole mi faceva stare male, anche a livello
fisico. Solo da qualche tempo lo ripropongo nei miei concerti"
(via).”
Come andò quell’anno il Festival di
Sanremo?
Il trentunesimo Festival di Sanremo si
svolse al Teatro Ariston di Sanremo dal 5 al 7 febbraio e fu
condotto da Claudio Cecchetto, affiancato da Eleonora Vallone.
Gianni Ravera ricoprì il ruolo di direttore artistica.
Quest'edizione riportò lo spettacolo sanremese all'attenzione
del pubblico facendo entrare in classifica un numero massiccio
di canzoni dopo più di un decennio di modesti riscontri (in
particolare i brani di Alice e Loretta Goggi, assieme alla
canzone quinta classificata Sarà perché ti amo dei Ricchi e
Poveri, si rivelarono dei successi internazionali, vendendo
milioni di copie in Italia e all'estero e divenendo ben presto
tre evergreen della musica italiana. Altre canzoni che
riscossero un buon successo furono Ancora di Eduardo De
Crescenzo, Non posso perderti di Bobby Solo, Caffè nero bollente
di Fiorella Mannoia e Roma spogliata di Luca Barbarossa senza
dimenticare la sigla di quell'edizione, la celeberrima Gioca
jouer, cantata da Claudio Cecchetto.
Polemiche e
scandali di quell’anno?
I Ricchi e Poveri furono
protagonisti di una vivace polemica: Marina Occhiena, uscita dal
gruppo a causa di divergenze con Angela Brambati rivendicò di
poter partecipare anche lei alla gara. Il suo ricordo al
Tribunale venne accolto e durante le prove della prima serata il
gruppo fu costretto ad esibirsi nella storica formazione a
quattro, ma poi la Occhiena decise di defilarsi e dunque i
Ricchi e Poveri gareggiarono con la nuova formazione a tre.
Il motivo?
Si pensò a una problema di
salute, ma la macchina del gossip raccolse le voci sempre più
insistenti ipotizzando che la Occhiena avesse una relazione con
il marito di Angela Brambati. L’uomo negò ma alla fine la verità
emerse. Fu la stessa Bramati a confessarla in un’intervista dopo
qualche settimana ammettendo di averli trovati a letto, poi la
relazione fu confermata anche Franco e Angelo, gli uomini del
gruppo.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=V6RB6fe-jFc
https://www.youtube.com/watch?v=XfjJzL6yWfU