Adamo cosa mi dici della canzone Pietre?
Si
tratta del brano portato con successo al Festival di Sanremo del
1967 da Antoine e Gian Pieretti. Gli autori erano lo stesso
Pieretti e Ricky Gianco che avrebbero dovuta cantarla insieme
sul palco dell’Ariston. Si racconta invece che Gianco, aveva
scritto questa canzone senza amarla troppo, tanto che a Sanremo
si rifiutò di cantarla.
Un bel casino!
Dopo il rifiuto di Gianco la casa discografica
interpellò prima Dylan, il quale rispose che non avrebbe mai
cantato ad un festival, e poi Donovan che gentilmente disse che
il brano non era adatto a lui. A quel punto pensarono ad
Antoine, un cantante un po’ menestrello e un po’ Donovan, di
origine corsa nato in Madagascar, il quale si presentò sul palco
senza aver fatto nemmeno un provino.
E cosa fece
Antoine?
Non conoscendo a memoria il testo si
presentò sul palcoscenico del festival con un fogliettino di
carta con il testo della canzone. Purtroppo durante l’esecuzione
perse il fogliettino e risolse l’imbarazzo inventando le parole
e accompagnando l’esibizione con una serie di gag tipiche del
cantante francese.
Fu un successo vero?
“Pietre” si classificò all’ottavo posto. Rimase in
classifica per molte settimane e vendette molto, ma soprattutto
nella versione cantata da Antoine, il quale la interpretò in
chiave ironica, nulla a che vedere con la versione di Pieretti
molto più cantautorale e di protesta.
Come nasce
il brano?
Possiamo senz’altro dire che è un brano su
commissione. Infatti la casa discografica per essere in linea
con i tempi chiese a Gianco e Pieretti una canzone di protesta
da portare a Sanremo. Come caratteristiche doveva avere un testo
semplice e una musica orecchiabile da ricordare facilmente.
Di cosa parla la canzone?
Rispecchia gli
eventi di quegli anni quando qualsiasi cosa uno facesse o
dicesse c'era sempre qualcun altro pronto a crocefiggerlo, un
po’ come adesso. Del resto eravamo all’alba del ’68 ovvero
l’anno della rivoluzione, di tutti contro tutti.
La musica dicono sia una scopiazzatura americana…
L’autore è Ricky Gianco colui che italianizzava la
musica americana per il Clan di Celentano. Pietre non sfuggì a
questa regola. Di fatto composta da Gian Pieretti e Ricky Gianco
era in classica simbiosi con le canzoni "contro" o di "protesta"
americane di Donovan e Bob Dylan. Sin dal primo ascolto i
giornalisti musicali notarono la somiglianza del testo e del
pezzo costruito sulla falsariga di “Rainy day women” dello
stesso Dylan, sia nella idea di fondo sia nel tema musicale,
tanto che spesso viene considerata una versione non ufficiale
della canzone di Dylan.
Ma in effetti non lo è,
vero?
Su otto battute, per non fare plagio, basta
che ce ne sia una differente. E in questo caso sono addirittura
quattro quelle diverse! Quindi niente scopiazzatura ma resta il
fatto che le atmosfere ricordano la canzone di Dylan.
Chi era Antoine?
Antoine come detto era nato
in Madagascar nel 1944. Era di origine italiana, infatti il suo
vero nome è Pierantonio Muraccioli. Artista eclettico aveva
fatto il cantante, regista, conduttore televisivo e navigatore
solitario. Nel maggio del 1966 aveva inciso il suo primo disco e
nello stesso anno si era laureato all'Ecole Centrale
d'ingénieurs di Parigi in ingegneria civile. Nel 1967 portò al
successo Pietre al Festival di San Remo tanto che ancora oggi il
motivetto della canzone è ancora noto: "Se sei bello ti tirano
le pietre, Se sei brutto ti tirano le pietre." Dopo Pietre
divenne un assiduo frequentato del festival cantando negli anni
successivi altrettanti successi come: "Cosa hai messo nel
caffè", "Taxi" e "La tramontana".
Chi era
Gian Pieretti?
Un toscano, nato in provincia di
Pistoia, classe ’40. Da ragazzo ascoltava Perry Como, Little
Richard e soprattutto i Rolling Stones. A Milano conobbe Ricky
Gianco e iniziarono a comporre insieme e insieme conobbero a
Londra Donovan al quale Pieretti si ispirò per comporre alcuni
suoi brani tra i quali la sua canzone più famosa, ovvero “Il
vento dell’Est.” Scrisse tra le altre “Sei rimasta sola”
affidata a Celentano e Nel ristorante di Alice cantata dagli
Equipe 84. Comunque Pietre rimarrà il suo cavallo di battaglia
tanto che ancora oggi Gian Pieretti riceve un assegno mensile
per i diritti della canzone di circa mille euro!
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=u2B1IrYxjfA
https://www.youtube.com/watch?v=MF8UD2-4sy0