Adamo cos’è la Tammurriata?
La
tammurriata è una danza tradizionale della Campania. Il termine
tammurriata fino a pochi decenni fa designava solo un repertorio
musicale mentre attualmente rappresenta anche i balli che
accompagnano tale repertorio. Viene eseguita in una vasta zona
che va dalla bassa valle del Volturno, il Casertano, l'area
circumvesuviana, sino all'Agro nocerino, il Nolano ed alla costa
amalfitana.
E la Tammurriata nera?
È
una canzone napoletana scritta nel 1944 per la musica da E. A.
Mario e per il testo da Edoardo Nicolardi, autore anche di Voce
'e notte.
Di cosa si tratta?
Racconta la storia di una donna che mette al mondo un bimbo di
colore, concepito da un soldato durante l'occupazione americana.
La donna accetta il figlio, forte del proprio amore materno.
L'intera vicenda è raccontata da una specie di "coro greco", che
ironizza sul fatto che per quanto la donna rigiri i punti di
vista del fatto e gli affibbi nomi italiani come Ciccio,
Antonio, Peppe o Ciro il bambino che ha partorito è comunque
nero.
Seh, vota e gira, seh
seh, gira e vota,
seh
ca tu 'o chiamme Ciccio o 'Ntuono,
ca tu 'o chiamme
Peppe o gGiro,
chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a
cche...
Come nasce la canzone?
La nascita della canzone prende ispirazione da un
episodio accaduto a Nicolardi nel 1945, l’autore del testo, il
quale vide un certo trambusto nel reparto maternità presso
l'ospedale di Napoli Loreto Mare, di cui era dirigente
amministrativo. Una ragazza napoletana aveva dato alla luce
infatti un bambino dalla pelle nera e di fatto non era l'unica
in quel periodo ad essere rimasta incinta dei soldati
afro-americani.
Ogni nascita immagino uno
scandalo…
In effetti rappresentava una vera e
propria svolta epocale per la società napoletana ed italiana in
genere, e Nicolardi insieme all'amico e consuocero, il musicista
E. A. Mario, colse immediatamente il fatto scrivendo di getto il
testo di Tammurriata nera.
Un testo ironico che
cela una brutale verità!
Il testo ironizza sul fatto
che nonostante i vari punti di vista il bambino è e continua a
essere nero. Apparentemente allegra e ironica nasconde invece il
tragico fenomeno storico delle “Marocchinate“, avvenuto nel
centro e sud Italia alle donne vittime di violenza da parte dei
soldati afro-americani.
Possiamo comunque dire
che è una canzone che esorcizza…
Si riflette, si
ironizza, si danza e si esorcizza la sofferenza. La ragazza
rappresenta un popolo che ancora oggi, nella propria
quotidianità affronta il pregiudizio e le contraddizioni di una
città che sa alzarsi sulle proprie ceneri. Si fa voce e coro di
un popolo che drammatizza come un coro “greco” ma che nel
contempo riesce a sdrammatizzare, ironizzando su stesso e sulle
proprie credenze.
Chi fu il primo
interprete?
Fu lanciata da Vera Nandi e fra i primi
a renderla celebre vi fu Roberto Murolo, che contribuì a farla
diventare famosa in tutta Italia. Il brano entrò anche nel
repertorio di Renato Carosone. La canzone venne anche eseguita
da un'orchestrina nella scena della trattoria di Ladri di
Biciclette di Vittorio De Sica.
La più famosa?
A livello discografico la versione più ricordata di
Tammurriata nera è quella registrata nel 1974 dalla Nuova
Compagnia di Canto Popolare, che rimase nella hit parade dei
singoli più venduti in Italia per diverse settimane. Fra gli
altri interpreti ad aver cantato una propria versione del brano
si ricordano Angela Luce, Renato Carosone, Marina Pagano, Mario
Trevi, Peppe Barra, Teresa De Sio, Gabriella Ferri e Lina
Sastri.
Nella versione della Nuova Compagnia
di Canto Popolare, una strofa della canzone recita: E levate 'a
pistuldà uè / e levate 'a pistuldà, / e pisti pakin mama / e
levate 'a pistuldà.” Che significa?
Si tratta della
napoletanizzazione del ritornello e del primo verso della
canzone Pistol Packin' Mama di Al Dexter (che era al vertice
delle classifiche USA il 30 ottobre 1943), probabilmente molto
popolare tra i soldati americani, giunti a Napoli proprio in
quel periodo. Il testo originale inglese era infatti: Lay that
pistol down, / babe, Lay that pistol down / Pistol packin' mama,
/ Lay that pistol down.
Chi era la Nuova
compagnia di canto popolare?
La Nuova Compagnia di
Canto Popolare o NCCP è un gruppo musicale napoletano ancora in
attività formatosi verso la fine degli anni sessanta con il
preciso intento di diffondere gli autentici valori della
tradizione del popolo napoletano. Venne fondata nel 1966 dai
musicisti napoletani Eugenio Bennato, Carlo D'Angiò, Roberto De
Simone ai quali si unirono tra gli altri Peppe Barra Fausta
Vetere. Ancora oggi ripropne la musica popolare campana nel suo
stile originale.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=ZXMPryOrMhs
live
https://www.youtube.com/watch?v=_mHLGb4jOXo