Madame le sue origini?
Sono nata a Limerick e cresciuta a Ballybricken nella parte
sud-occidentale dell’Irlanda in un paesino di 94 mila anime.
Sono la più piccola di sette fratelli di cui cinque maschi. I
miei genitori di umili origini mi hanno impartito un'educazione
cattolica.
Come è entrata nel mondo dello
spettacolo?
Curiosamente ho iniziato la mia carriera
come ballerina di flamenco, durante il Liceo alla Laurel Hill
Coláiste FCJ del South Circular Roud di Limerick ho iniziato a
prendere lezioni di musica e chitarra.
Come fu
l’incontro con i Cranberries?
I fratelli Noela e
Mike Hogan avevano fondato il gruppo "The Cranberry Saw Us"
(gioco di parole da Cranberry sauce) ed erano alla ricerca di
una voce solista in sostituzione del cantante Niall Quinn.
Correva l’anno 1989…
Ero amica della
compagna di Niall e lui andandosene mi consigliò ai fratelli
Hogan.
Avevo un timbro di voce molto particolare, per cui
dopo solo un’audizione venni presa e così nacquero i
Cranberries.
Cosa aveva la sua voce?
I critici dissero che avevo la capacità di scivolare sulla
melodia in maniera suadente e poi di salire o scendere
inaspettatamente creando un melisma dal sapore gregoriano.
Addirittura lo definivano provocante e sexy. Insomma una specie
di sacro e profano, ma la cosa fantastica è che mi veniva
naturale e non facevo alcuno sforzo per produrre quelle note
distorte. Quel timbro lì non s' inventa, o ce l’hai o non ce
l’hai!
Lei è stata la voce simbolo degli anni
Novanta e di sicuro la più imitata.
Prima di
arrivare ho fatto la mia giusta gavetta. Sono stata una cantante
di strada e di piccoli locali fino a che come band fummo
scritturati dalla Island Records. Il primo pezzo Uncertain fu un
insuccesso clamoroso e il primo album passò nell’indifferenza
generale.
È vero che diventaste famosi prima
negli Usa che in Inghilterra?
Sì entrammo nella top
ten Usa con la canzone “Linger”, mentre nel nostro paese eravamo
dei perfetti sconosciuti.
Nel 1994 nasce No Need
to Argue.
Fu il vero successo, vendemmo 16 milioni
di copie. L’album conteneva il singolo Zombie, brano che ci
diede la consacrazione internazionale e venne premiato agli MTV
Europe Music Awards come migliore canzone dell'anno.
Parlava del conflitto in Irlanda del Nord, vero?
Fu scritta dopo gli attacchi di Warrington, compiuti nel 1993
dall’Irish Republican Army (IRA), l’organizzazione militare
indipendentista irlandese. Durante quell'attacco vennero uccisi
un bambino di tre anni e uno di dodici: il testo della canzone
parlava proprio delle violenze compiute nel Novecento nella
lotta per l’indipendenza dell’Irlanda del Nord dal Regno Unito.
Come concilia quel suo carattere schivo con la
notorietà?
Fino ad allora avevo sempre cercato di
rimanere fedele alla ragazza che ero, ma quando Linger a
sorpresa cominciò a scalare le classifiche, mi sentii
irrimediabilmente perduta, lontana milioni di chilometri dalla
mia Limerick e dal mio modo di vivere. Pensi che quando i fan si
avvicinavano per chiedere un autografo letteralmente mi davo
alla fuga.
Si sentiva insicura…
Sola
e insicura, pensi che il primo bacio lo avevo dato a 17 anni in
un club chiamato Madonna. Il problema è che quel ragazzo dopo
avermi messo la lingua in bocca invitò a ballare la mia amica,
fu un'esperienza a dir poco devastante!
Nelle
canzoni e nelle interviste viene fuori una adolescenza
traumatica…
Beh si non mi sono fatta mancare niente
dalle molestie subite da bambina ai conflitti con mia madre, dai
pensieri suicidi al rifiuto del cibo e poi la depressione. Ma
dopo, dico dopo la notorietà, mi sono resa conto che il dolore è
sempre una buona fonte d'ispirazione, ma il successo non è la
cura.
Quale fu la cura?
Smisi
semplicemente di mangiare, la mia dieta si basava su sigarette e
caffé.
Il 18 luglio del 1994 però si sposa…
Mi sposai con Don Burton, il tour manager dei Duran Duran.
Durante i nostri venti meravigliosi anni insieme abbiamo avuto
tre figli: Taylor Baxter, Molly Leigh e Dakota Rain. Vivevamo in
un grande casolare a Riversfield Stud nella Contea di Limerick
immersi in un allevamento di cavalli di 61 ettari.
Professionalmente la carriera va a gonfie vele…
Pubblicammo tre album, poi nel 95 mi ritrovai sul palco a
duettare con Luciano Pavarotti. Poi altri album fino alla
raccolta Greatest hits Stars - The Best of 1992 – 2002 con la
quale ci separammo senza molto clamore e senza dichiarare
ufficialmente lo scioglimento, era il 2003.
Per
ritrovarvi poi nel 2009…
Ci sciogliemmo perché tutti
noi volevamo dedicarci alle rispettive carriere da solisti. In
quel periodo pubblicai due album: Are You Listeinng? nel 2007 e
No Baggage nel 2009. Dopo svariate esperienze professionali tra
i quali nel 2004 un duetto con Zucchero Fornaciari con la
canzone Pure Love e nel 2007 con Giuliano Sangiorgi (leader dei
Negramaro) nel brano intitolato Senza fiato, la banda si riunì
con un tour e l’uscita dell’album Roses.
Insieme alla
band ha pubblicato sette dischi, l’ultimo dei quali uscito nel
2017.
Nel 2006 è annoverata tra le dieci donne più ricche
d'Irlanda.
Il 10 novembre 2014 viene arrestata all'aeroporto
di Shannon, in Irlanda, per l'aggressione di una hostess e di un
poliziotto.
Dolores O'Riordan muore improvvisamente a 46 anni
il 15 gennaio 2018, mentre si trova a Londra per una breve
sessione di registrazione. Secondo alcuni media britannici la
cantante sarebbe stata trovata morta nella sua stanza d'hotel.
L'estate precedente la band aveva sospeso il tour europeo a
causa dei problemi di salute della cantante
Il cantante
irlandese Hozier ha ricordato O’Riordan su Twitter, scrivendo:
«La prima volta che sentii la voce di Dolores O’Riordan fu
indimenticabile. Mi fece riflettere su quello che una voce può
essere nel contesto del rock. Non avevo mai sentito nessuno
usare lo strumento in quel modo. Sono scioccato e rattristato
alla notizia della sua morte, i miei pensieri sono con la sua
famiglia».