Salve Madame,
le sue origini?
Il mio nome è Doris Mary
Anne Kappelhoff e sono nata a a Evanston un sobborgo
di Cincinnati nel 1922. Sono la terzogenita di Alma
Sophia Welz, e William Kappelhoff, immigrati
tedeschi. Mia madre era una casalinga, mentre mio
padre un insegnante di musica e maestro del coro.
Perché Doris?
Mi chiamarono
così in ricordo di Doris Kenyon, un'attrice del
cinema muto, di cui mia madre era una grande
ammiratrice.
Trascorse
un’adolescenza difficile vero?
I miei
genitori divorziano per l'infedeltà di mio padre.
Pensi che alcuni rapporti di mio padre con altre
donne avvennero proprio nella casa dove abitavamo.
Dopo la separazione dei suoi cosa
fece?
Per me fu un brutto colpo, avevo
allora dodici anni e per distrarmi iniziai a
prendere lezioni di danza e a esibirsi in
manifestazioni amatoriali in coppia con un amico e
ballerino di tip-tap, Jerry Doherty.
A 15 anni fu colpita da un altro tragico
evento…
Il 13 ottobre 1937 rimasi
seriamente ferita alla gamba destra in un grave
incidente stradale. Addio sogni di gloria e
soprattutto alla prospettiva di diventare una
ballerina professionista.
Quindi cosa
fece?
Ero testarda e non mi fermai
assolutamente. Durante la convalescenza iniziai a
prendere lezioni di canto e a esibirsi nelle radio
locali. Fui fortunata perché in una di quelle
esibizioni, mentre cantavo Day by Day, venni
ascoltata dal famoso Barney Rapp, in quale mi volle
immediatamente nella sua orchestra. Firmai il
contratto, ma alla condizione che cambiassi nome in
Doris Day, appunto dal nome del brano, in
sostituzione del cognome Kappelhoff, da lui ritenuto
non adatto dal punto di vista pubblicitario.
Quindi non era diventata ballerina, ma aveva
raggiunto il successo radiofonico e discografico
come cantante di Big Band.
Erano gli
anni quaranta e dopo aver lavorato per Rapp
collaborai con altre grandi orchestre tra le quali
quelle di Jimmy James, di Bob Crosby e di Les Brown.
Raggiunsi il vero successo interpretando la mia
prima hit ovvero Sentimental Journey. Il brano
uscito nei primi mesi del 1945, raggiunse la prima
posizione negli Stati Uniti nella Billboard Hot 100
per 9 settimane e diventò il simbolo della fine
della guerra per le truppe americane, insomma un
inno alla smobilitazione e al desiderio di fare
ritorno a casa dopo la seconda guerra mondiale.
Poi ci furono altre hit.
Tra
il 1945 e il 1946, come vocalista della Les Brown
Band, ebbi 5 Top Ten Hits sulla Billboard Hall of
Fame e con una mega tournée toccati tutte le grandi
cotta degli Stati Uniti.
Ci racconta
come incontrò il grande regista Michael Curtiz?
Fu un caso, era il 1947 ed io stavo per lasciare Los
Angeles e fare ritorno a casa a Cincinnati. Mi ero
appena separata dal mio secondo marito ed
effettivamente non stavo passando un buon periodo.
Fu il mio agente Al Levy a convincermi a partecipare
a un party nella casa del compositore Jule Styne. In
quell’occasione mi esibii in una emozionante
performance di Embraceable You, che impressionò
favorevolmente il regista.
Da lì, le
si spalancarono le porte del cinema…
Firmai un contratto di sette anni con la Warner Bros
e Michael Curtiz mi affidò un ruolo nella commedia
musicale brillante Amore sotto coperta del 1948,
dando il via alla mia carriera di attrice.
Venne definita la "Fidanzata d'America"
Beh avevo l’immagine della donna bionda ed
esuberante, sapevo ballare e cantare, ma non per
questo disdegnavo il ruolo drammatico anche se venni
impiegata largamente dai produttori nella commedia
brillante e sempre accanto ad importanti attori.
Nel 1950 apparve nei suoi primi film
importanti.
Accanto a Lauren Bacall e
Kirk Douglas fui nel cast di Chimere per la regia di
Michael Curtiz, liberamente ispirato alla vita del
musicista jazz Bix Beiderbecke. In seguito
interpretai Tè per due di David Butler, ispirato
alla commedia musicale No, No, Nanette. Le commedie
musicali in quel periodo andavano molto di moda e
negli anni cinquanta comparvi nella lista delle
prime 10 attrici più pagate negli USA, restando in
quella classifica per quasi un ventennio.
Il
suo migliore film del periodo rimase però Non
sparare, baciami! Del 1953…
Interpretai
Calamity Jane, un personaggio popolare ed
emblematico. Il brano Secret Love, da me cantato nel
film, raggiunse la prima posizione in classifica per
tre settimane. Vinsi l'Oscar per la migliore canzone
e venni premiato con il Grammy Hall of Fame Award
1999.
Tra il 1955 e il 1957 apparve
in tre film che probabilmente rappresentano le
migliori interpretazioni della sua carriera.
Amami o lasciami di Charles Vidor, dove interpretai
la cantante Ruth Etting, una sciantosa degli anni
venti. Nel 1956 Alfred Hitchcock, che avevo
casualmente conosciuto in un party qualche anno
prima, mi offrì l'occasione nel film L'uomo che
sapeva troppo, interpretai Jo McKenna, un'americana
in vacanza in Marocco con il marito medico
interpretato da James Stewart. Nel film cantai il
celebre tema musicale Whatever will be (Que sera
sera), uno dei miei maggiori successi. Nel 1957 fu
la volta de Il gioco del pigiama, adattamento
cinematografico di uno dei più grandi successi di
Broadway. Un film musicale di stampo classico,
curiosamente ambientato in una fabbrica di pigiami.
Poi una serie di commedie dal sapore
commerciale…
Feci una miriade di film
brillanti cantando altrettanti brani di successo,
vinsi anche un Oscar nel film Il letto racconta, ma
poi negli anni sessanta mi accorsi che il cinema
stava cambiando e non accettai mai di interpretare
ruoli più moderni, in linea con la mia reale età. Ad
esempio rinunciai al difficile ed ambiguo ruolo di
Mrs. Robinson nel film Il laureato del 1967, che
ritenni del tutto inadatto e che venne poi assegnato
ad Anne Bancroft.
Una carriera di
primo ordine!
Beh alla fine interpretai
39 film cantando più di 650 canzoni, con all’attivo
una nomina al premio Oscar, e una vittoria di un
Golden Globe e di un Grammy Award.
Per finire chi fu il suo partner ideale?
La risposta è facilissima! Senz’altro Rock Hudson.
Lo ricorderò sempre affettuosamente. Con lui formai
una delle coppie d'oro e più affiatate di Hollywood.
Ed in effetti l'Oscar mi arrivò come miglior attrice
protagonista proprio per un film con il mio amico
Rock, ossia Il letto racconta di Michael Gordon del
1959.
L'attrice negli ultimi anni della
sua vita ha vissuto per svariato tempo in un ranch
nei pressi della paradisiaca cittadina di
Carmel-by-the-Sea, vicino a Monterey, in California,
circondata dalla natura, dalla storia e affacciata
sul mare. Lì viveva in compagnia di numerosi animali
da compagnia, adottandone e accudendone numerosi
randagi. Si dedicava con costante e riconosciuto
impegno nella lotta per la protezione degli animali
per mezzo di una sua fondazione, la Doris Day Animal
League. Nel 2008 ha vinto il Grammy Award alla
carriera. Pur con la sporadicità imposta anche dalla
veneranda età, negli ultimi anni Doris Day non ha
disdegnato di apparire in occasioni pubbliche e in
televisione. La donna è morta il 13 maggio del 2019
all'età di 97 anni appena compiuti.