Janis le sue origini?
Sono nata a Port Arthur in Texas nel 1943. Mia madre Dorothy
East era una impiegata di un college, e mio padre, Seth Joplin,
un ingegnere della Texaco. Ero la sorella maggiore di Michael e
Laura. Da adolescente ero sempre sovrappeso e con la pelle
rovinata dall’acne. Insomma una ragazzina piena di complessi che
cercava rifugio nella musica.
Sin da ragazza era
appassionata di blues.
Veramente la mia passione era
il disegno e solo successivamente iniziai a cantare nel coro
cittadino e ad ascoltare artisti come Leadbelly, Bessie Smith,
Odetta e Big Mama Thornton. Mi appassionai al blues e insieme ad
alcuni amici, iniziammo ad esibirci in pubblico.
Lei è sempre stata una donna esuberante…
Pensi che quando ero adolescente volevo dare l’impressione di
essere una ragazza disinibita, giocavo a strip poker con i miei
amici, mi spogliavo mostrando le tette per gioco, ma le
malelingue sono sempre in agguato e iniziarono ad additarmi come
una puttana, anche se in realtà ero la più casta di tutte le mie
compagne di scuola, le cosiddette brave ragazze di Port Arthur.
Si diplomò nel 1960…
Frequentai la
Lamar University, di Beaumont, ma l’anno successivo scappai in
Texas ad Austin. In quel periodo vissi in un edificio
comunemente chiamato "The Ghetto". L'affitto era di 40 dollari
al mese. Qui ebbi esperienze indifferentemente con ragazzi e
ragazze. Forse a causa della mia sessualità e dei miei ideali di
uguaglianza fra bianchi e neri subii frequenti vessazioni.
Addirittura fui votata come "l’uomo più brutto del campus".
Nel 1962 si parla di una sua storia burrascosa con
uno studente sposato…
Oh sì era Travis Rivers. Una
volta uscii assieme a lui e a sua moglie, andammo al Mardi Gras
di New Orleans. Qui ci ubriacammo e iniziammo a litigare. Mi
ritrovai a piedi, senza un soldo, a decine di chilometri di
distanza da casa e per svoltare la situazione accettai delle
avances da uomini di passaggio e ci feci l’amore a pagamento.
Intanto continuava a suonare e cantare…
Nel 1964 con il futuro chitarrista dei Jefferson Airplane Jorma
Kaukonen registrammo alcuni standard blues di scarsa qualità. I
brani vennero incisi con un registratore a bobine mono e in
sottofondo si potevano sentire fastidiosi rumori tra cui le
battute della macchina da scrivere della moglie di Kaukonen.
Poi la California… e il ritorno in Texas…
In California mi guadagnavo da vivere esibendomi come cantante
nei locali di Venice e San Francisco. L’anno dopo però tornai in
Texas e mi aggregai a un gruppo Country/Western. Durante una
delle nostre esibizioni fui contattata dall’impresario musicale
Chet Helms. Mi disse che la formazione californiana dei Big
Brother and the Holding Company era alla ricerca di una
vocalist. Entusiasta presi contatto coi Big Brother e mi unii al
gruppo di San Francisco.
Quindi tornò a San
Francisco…
Presi casa vicino al Golden Gate Bridge,
in una casa che integrava l'architettura naturale e quella
abitativa. Con i Big Brother mi esibii in diversi concerti su e
giù per i locali della California e nel 1967 partecipammo al
Festival Pop di Monterey, dove eseguimmo un'indimenticabile Ball
and Chain.
Un successo vero?
La
fusione tra la mia voce abrasiva e il ruvido acid-blues della
band si rivelò un successo. Divenimmo subito popolari in tutta
l'area di San Francisco. Diventai ben presto uno dei simboli del
rock al femminile, e, a dispetto del mio fisico non proprio da
top-model, perfino un sex-symbol.
E’ vera la
storia con James Gurley, uno dei componenti della banda?
Approfittavo dell’assenza di sua moglie per fare sesso con lui,
sotto l’effetto del DMT. Ricordo una volta che gli altri
componenti della band rimasero sconvolti dalle mie urla. Ero
avida di sesso, lo facevo praticamente con tutti, ma soprattutto
mi innamoravo di chiunque incontrassi. Ricordo che in un tour in
Canada con i Grateful Dead, ebbi 65 rapporti sessuali in 5
giorni.
Nel 1968 incise Cheap Thrills, il secondo
album del gruppo…
Tra i brani una cover di
Summertime di Gershwin. L’album scalò immediatamente le
classifiche raggiungendo il primo posto. La rivista Rolling
Stone lo collocò al 338 posto nella lista dei 500 album più
grandi di sempre.
Nel 1969 fece il grande salto
iniziando la carriera da solista…
Scelsi come gruppo
d'accompagnamento la Kozmic Blues Band, con il quale pubblicai
l'album I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama! Poi cambiai
gruppo scegliendo la Full-Tilt Boogie Band: l'album Pearl fu
pubblicato nel gennaio 1971 ed entrò subito in classifica al n.
1 mantenendo la posizione per 9 settimane.
Condivise apertamente l'ideale Peace & Love vero?
Era l’ideale del movimento hippy e partecipai con altri cantanti
e gruppi musicali al Festival di Woodstock e al concerto in
memoria di Martin Luther King sempre tenendo in alto la bandiera
dell'uguaglianza fra bianchi e neri.
Nel 1969
dopo il concerto in Florida fu fermata dalla polizia…
Fui schedata e denunciata dalle forze dell’ordine per disturbo
dell'ordine pubblico e linguaggio volgare e osceno tenuto sul
palco. Successivamente la corte decretò in mio favore, in quanto
esercitavo la libertà di espressione
Lei si
dichiarò apertamente bisessuale, non facile per quei tempi…
Ebbi amanti di entrambi i sessi tra cui Leonard Cohen, Kris
Kristofferson, Country Joe McDonald, Jimi Hendrix e Peggy
Caserta. Ufficialmente sono stata fidanzata con Peter De Blanc e
con lo scrittore Seth Morgan.
Leggendo la sua
biografia deduco che l’alcol sia stato una costante nella sua
vita.
Il mio feticcio era la bottiglia di Southern
Comfort con cui venivo spesso fotografata. Ero interiormente
triste, mi sentivo infelice, alternavo il mio male di vivere con
entusiasmi esagerati. Avevo cominciato a ubriacarmi a 14 anni,
ero ubriaca anche alla cerimonia di consegna dei diplomi. A
causa dell’alcol mi sono ammalata di infezione renale ed a causa
della droga sono finita dove sono ora...
Il
4 ottobre 1970 Janis Joplin fu trovata morta nella stanza di un
Hotel di Los Angeles a Hollywood: l'esame autoptico ipotizzò una
morte accidentale causata da overdose di eroina. Fu trovata 18
ore dopo il decesso con il viso riverso sul pavimento, con
fuoriuscite di sangue, ormai coagulato, dal naso e dalla bocca;
il corpo era incuneato fra il comodino e il letto, e da ciò si
deduce la mancanza di qualsiasi riflesso teso a evitare
l'ostacolo. Già Janis era morta di eroina, molta, moltissima,
sufficiente per ucciderla nella solitudine desolata di un motel
di Los Angeles. Ma forse, come avrebbe detto Eric Burdon degli
Animals al momento di commemorarla, Janis morì di «overdose di
Janis». Perché era tanto, era troppo.
Il corpo
dell'artista fu cremato al Westwood Village Memorial Park
Cemetery e le sue ceneri furono sparse nell'oceano Pacifico.
Finiva così, a soli 27 anni, l'esistenza inquieta di Janis
Joplin e si spense definitivamente la sua voce appassionata e
straziante, unica e inimitabile in tutta la storia del rock.
Riconosciuta e ricordata per l'intensità delle sue
interpretazioni, nel 1995 è stata inserita nella Rock and Roll
Hall of Fame e nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla
carriera.
Il suo amante Richard Kermode la ricordò così:
“Di sicuro l’eroina non smorzava l’ardore erotico di Janis, era
come se volesse continuare a scopare senza mai fermarsi. Io non
ci riuscivo, era un’assurdità. Così i nostri coiti diventavano
un semplice groviglio fisico e una faccenda dolorosa, proprio
come piaceva a lei.”