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INTERVISTA IMPOSSIBILE
Mae Marsh
Leggenda del cinema muto
Attrice statunitense all’epoca del cinema muto,
la cui carriera è durata per oltre 50 anni.
Notevoli le sue interpretazioni nei film di
David Wark Griffith La nascita di una
nazione e Intolerance. Non alta, lineamenti
fini, sguardo enigmatico, portamento elegante,
fisicamente fragile, ma spiritualmente forte
(Madrid, New Mexico 9
novembre 1895 – Hermosa Beach, 13 febbraio 1968)
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Madame le sue
origini?
Il mio nome completo è Mary
Wayne Marsh. Sono nata a Madrid nel New Mexico in
una famiglia di artisti, sorella di Oliver T. Marsh,
noto direttore della fotografia, di Marguerite Marsh
attrice, di Mildred Marsh, anch'essa attrice e della
montatrice Frances Marsh.
Lei è
considerata un’autentica leggenda del primo cinema
muto…
Ebbi la fortuna di lavorare in
film di spessore e venni definita un’abile
drammaturga. Considerata l'erede naturale di Mary
Pickford, ero osannata dal pubblico ma letteralmente
detestata dalla critica per via del mio modo di
recitare, eccessivamente tragico.
La
sua infanzia madame?
Sono figlia di
Charles Marsh e Mary Wayne Marsh, e ho frequentato
il Convento della Sacred Heart School di Hollywood e
la scuola pubblica. Quando mio padre morì la mia
famiglia si si trasferì a San Francisco, purtroppo
anche il mio patrigno fu ucciso nel grande terremoto
del 1906.
Poi Los Angeles…
Con mia sorella più grande Marguerite fummo accolte
dalla mia prozia a Los Angeles. All’inizio feci vari
lavori di supporto alla produzione cinematografica
come inserviente e commessa. Mi aggiravo per i vari
set e le location mentre mia sorella lavorava come
attrice. Poi un giorno mentre seguivo mia sorella
Marguerite nel vecchio studio della Biograph il
signor Griffith mi notò ed ho avuto la mia
occasione. Iniziai così a fare la comparsa e all'età
di 15 anni ebbi il mio primo ruolo nel film Ramona.
Contrariamente alla maggior parte degli
attori dell'epoca, lei debuttò senza avere alcuna
esperienza teatrale alle spalle…
Assolutamente sì! Venni diretta da Griffith e
divenni la sua attrice preferita. Il successo venne
nel 1915 interpretando Nascita di una nazione,
memorabile la scena del ritorno a casa con Henry B.
Walthall e nella sequenza del suicidio, quando per
sfuggire ad uno stupro mi uccido e nel film
Intolerance dove interpretai il ruolo di una madre
accusata ingiustamente di omicidio.
La sua corriera durò oltre 50 anni!
Da
quel momento non smisi più di lavorare. Amavo il mio
lavoro e non ho mai pensato di rinunciarvi.
Poi lasciò Griffith…
Firmai un
contratto con la Goldwyn Company, con l’enorme
compenso di 2500 dollari a settimana. Pensi che alla
Biograph guadagnavo 85 dollari al mese. Purtroppo
non ebbi la fortuna di recitare in film di successo,
furono quasi tutti un fallimento e allora, stanca e
delusa, nel 1923 tornai con Griffith recitando nel
film La rosa bianca.
Iniziava il
sonoro…
Ormai quarantenne la mia
carriera ebbe un brusco declino con l’avvento delle
nuove tecnologie e come avvenne per tanti attori del
muto continuai a girare film. Sottoscrissi un
contratto di breve durata con la Paramount apparvi
nel cast di film prestigiosi, ma sempre relegata in
ruoli secondari, spesso neppure parlanti e a volte
senza accredito.
Diventò una delle
attrici preferite di contorno di John Ford
Col grande Ford girai ben 14 film, dal film La più
grande avventura del 1939 al film Il grande sentiero
del 1964.
La sua vita privata madame?
Mi sono sposata una sola volta nel 1918 con Louis
Lee Arms, un agente pubblicitario del produttore Sam
Goldwyn. Dal matrimonio, che durò per sempre,
nacquero i tre miei figli Mae, Brewster e
Marguerite.
Lasciate le scene, si ritira
a vita privata; muore per infarto a Hermosa Beach
nel 1968 a 73 anni. Suo marito sopravvisse alla sua
morte e visse 101 anni. Entrambi sono sepolti nel
Pacific Crest Cemetery di Redondo Beach, in
California. Fu anche zia del sassofonista jazz Warne
Marsh. È stata amante del regista D.W. Griffith e
dello scrittore Ernest Hemingway.
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