Madame le sue origini?
Il mio nome completo è Margaret Ruth "Margot" Kidder . Sono nata
nell’estremo nord del Canada e sono la primogenita di cinque
figli di Jill e Kendall Kidder: una sorella Annie e tre fratelli
John, Michael e Peter.
Quando inizia la sua
carriera artistica?
Iniziai nel periodo in cui
vivevo a Toronto, lavorando in film e nelle produzioni
televisive della CBC canadese a basso costo.
Nel
1973 il cinema…
Venni dapprima ingaggiata per un
ruolo importante in «Quackser Fortune Has a Cousin in the Bronx»
accanto a Gene Wilder e poi da Brian de Palma per il film «Le
due sorelle» e sull’onda del successo alcuni mesi dopo apparvi
nuda sulla rivista Playboy.
Il suo ruolo più
famoso e che l’ha resa celebre è stato però quello di Lois Lane…
Nel film Superman del 1978 accanto a Christopher Reeve e nei
suoi sequel, ruolo che però divenne sempre meno importante,
anche per via dei litigi causati dalle scelte di produttore e
regista.
Chi era Lois Lane
Una
tenace, graziosa e abile giornalista del Daily Planet di
Metropolis innamorata pazza di Clark Kent (alias Superman). La
reporter appare sin dal n. 1 di Action Comics, datato giugno
1938, e quindi esordisce nei comics contemporaneamente a
Superman, primo supereroe dei fumetti. Per anni Lois tenta
inutilmente di scoprire l'identità segreta di Superman, spesso
tentando di dimostrare che l'Uomo d'Acciaio si nascondeva sotto
le mentite spoglie del suo collega Clark Kent, ma tali tentativi
non sono stati coronati da successo per lungo tempo. Solo nelle
storie pubblicate negli anni novanta, quando Superman le ha
chiesto di sposarlo, le ha rivelato la verità, confermando i
suoi sospetti.
Come si trovò a lavorare con
Christopher Reeve?
Con Chris c’era un feeling
autentico e fantastico. Venivamo entrambi da famiglie simili e
lui assomigliava tanto a uno dei miei due fratelli!
Comunque per lei fu una occasione fantastica…
Fui nuovamente coinvolta nell'universo legato a Superman per due
episodi della quarta stagione delle serie TV Smallville, in cui
interpretai l'ambigua Bridgette Crosby.
Poi cosa
accadde?
Lavorai a fianco di Peter O'Toole nella
versione cinematografica del Pigmalione, girata nel 1983. A
causa di un incidente stradale fui costretta a letto per due
anni con serie difficoltà economiche, poi lentamente mi ripresi
e mi dedicai al teatro lavorando, fra le altre, all'opera “I
monologhi della vagina” di Eve Ensler. Con quello show debuttai
nel dicembre del 2002 a Broadway e poi girai gli States in tour
per i due anni successivi.
La sua vita privata
madame?
Nonostante abbia lavorato negli USA sin da
giovane, solo nel 2005 ho ottenuto la cittadinanza americana. Mi
sposai tre volte con altrettanti divorzi. Tutti i miei matrimoni
furono molto brevi, il secondo addirittura durò sei giorni! Il
primo dal 1975 al 1976 fu con Thomas McGuane, da cui nacque mia
figlia Maggie. Poi nel 1979 con l'attore statunitense John Heard
e infine dal 1983 al 1984 con il regista francese Philippe de
Broca.
Dicono che avesse un carattere difficile…
Soffrivo di crisi depressive e di disordine bipolare che mi
condusse lentamente ad una crisi maniacale. Nel 1996 fui
ritrovata nuda, rannicchiata in una boscaglia, dalla polizia di
Los Angeles, in uno stato di ansia e con diversi denti mancanti.
Cosa era successo?
Ovviamente non lo so,
so solo che dopo quell’episodio fui ricoverata in una clinica
psichiatrica e visti gli scarsi risultati della medicina
tradizionale mi affidai con ottimi risultati allo psichiatra
Abram Hoffer e della sua medicina naturale.
Dicono di lei che fosse molto impegnata politicamente…
Ho preso parte alla campagna contro la guerra del Golfo e a
favore dell’ambiente contro la contaminazione chimica delle
acque sotterranee, il cosiddetto «fracking». Nelle corsa alle
presidenziali Usa del 2016 ho sostenuto pubblicamente il
democratico Bernie Sanders.
Il gruppo
australiano-inglese Million Dead le ha dedicato una canzone
(intitolata proprio "Margot Kidder") nel loro secondo album
Harmony No Harmony del 2005. Nel 2015 era stata premiata con un
Emmy Award, l’Oscar televisivo, per la sua performance nella
serie per bambini «R. L. Stine’s The Haunting Hour». Muore nel
sonno il 13 maggio 2018 nella sua abitazione di Livingston nel
Montana, all'età di 69 anni.