Madame le sue
origini?
Il mio nome vero è Marie
Katherine Steward, sono nata in Pennsylvania. Da
giovane venni notata dall’impresario Frohman che mi
permise di debuttare come attrice a Broadway nel
1902. Fino al 1922 ho interpretato 17 commedie e
scrissi anche una canzone, “The Doggie in Our Yard”,
per il musical “The Little Cherub” del 1906.
Il suo debutto al cinema?
Ho
debuttato nel cinema nel ruolo da protagonista con
la Famous Players di Adolph Zukor in The Morals of
Marcus nel 1915. L'anno dopo vestii i panni di
Oliver Twist.
Sempre nel 1915
convolò a nozze.
Mi sposai solo una
volta con l'attore di vaudeville e del muto Elliott
Dexter con il quale girai anche alcuni film. Il
matrimonio però si risolse presto con un divorzio e
non mi risposai più.
Durante tutti
gli anni dieci fu una delle attrici più apprezzate e
popolari.
Pensi che nel 1916 guadagnavo
ben 2500 dollari la settimana! Purtroppo la gran
parte delle mie pellicole sono andate perdute. Una
delle poche sopravvissute è Lost and Won del 1917.
Nel 1919 la troviamo in Europa…
Girai un paio di film nel Regno Unito, diretta dal
regista di origine irlandese Herbert Brenon, con il
quale lavorai anche in Italia dopo il 1924.
Come fu l’incontrò con Charlie Chaplin…
Ero ancora molto giovane e lui giovanissimo. Fui il
suo primo amore, recitammo insieme al Duke of York’s
Theatre nella commedia “Sherlock Holmes”. Charlie si
era innamorato di me, ma più tardi, quando ci
incontrammo nuovamente in America, lui, ormai attore
famoso e regista affermato mi confessò il suo amore
ma io lo delusi perché gli dissi di non avere alcun
ricordo, né di lui e tanto meno del nostro incontro.
Che faceva al tempo il giovane Charlie
Chaplin?
Lavorava come attore di strada
e di circo, e ogni tanto faceva qualche comparsata
qua e là, come del resto faceva il fratello
maggiore, il vero attore della famiglia. A
quell’epoca ero un’attrice affermata e Charlie mi
vedeva come una Dea.
Nel suo libro,
“My Autobiography”, Chaplin scrisse del vostro primo
incontro.
Scrisse: “Era così
incredibilmente bella che mi innamorai di lei.
Innamorato delle sue labbra delicate e imbronciate,
del suo adorabile mento, dei suoi capelli corvini e
degli occhi marrone scuro. Mio Dio, era bellissima!
E fu amore a prima vista."
Tornò in
Europa perché Hollywood l’aveva delusa vero?
Veramente fu tutto il mondo del cinema americano a
deludermi per cui mi interessai alla filosofia e
alla religione, iscrivendomi a New York all'Union
Theological Seminary. Nel 1924 girai Sally Bishop,
il mio ultimo film negli Stati Uniti poi mi
trasferii poi in Europa, girando alcuni film in
Italia.
Al ritorno in America decise
di ritirarsi definitivamente dalle scene e di
dedicarsi agli studi…
Mi trasferii a New
York e chiusi le porte al mondo. Vivevo del famoso
Actor’s Fund, ovvero una piccola rendita che gli
attori famosi percepivano essendo finiti in
disgrazia. Vivevo praticamente da reclusa e per
sfuggire a parenti e conoscenti arrivai al punto di
cambiare anche quattro hotel alla settimana.
Marie morì da sola nel suo appartamento nel 1956
all’età di settantaquattro anni. Nonostante vivesse
di stenti lasciò 90.000 dollari al Fondo per gli
attori. Venne cremata al Duncannon Cemetery in
Pennsylvania e le sue ceneri sono conservate in
un’urna accanto ai suoi genitori. Per il suo
contributo all'industria del cinema, le venne
dedicato il 1725 a Vine Street nella Hollywood Walk
of Fame.