Madame le sue
origini?
Il mio nome completo è Pearl
Fay White. Sono nata in una famiglia di contadini
del Missouri e sono cresciuta a Springfield. Lì
iniziai a interessarmi alla recitazione già al liceo
e partecipai alla compagnia filodrammatica del
posto. All'età di 6 anni, avevo già fatto il mio
debutto sul palco come "Piccola Eva" nella Capanna
dello zio Tom.
Iniziò con il circo
vero?
Mio padre mi regalò un cavallo e a
13 anni sbalordii il pubblico con le mie acrobazie
in spettacoli circensi, talvolta pericolosissime.
Proprio a seguito di un spericolato esercizio caddi
e mi procurai una lesione spinale che mi costrinse a
letto per parecchi mesi.
Poi continuò
come se nulla fosse successo.
All'età di
18 anni lasciai il circo e, nella speranza di
arrivare a Broadway, mi unii alla Trousedale Stock
Company come attrice part time. Lavoravo negli
spettacoli serali mentre di giorno continuavo il mio
lavoro quotidiano per aiutare la famiglia.
Molto presto fu in grado di entrare a tempo
pieno nella compagnia…
Partecipai ad un
tour itinerante per gli stati del Midwest. Sempre
nel 1907 mi sposai con il collega attore Victor
Sutherland ma non durò molto la convivenza. Presto
ci separammo e quindi di comune accordo giungemmo al
divorzio.
A ventuno anni la prima
grande occasione…
Nel 1910 i fratelli
Pathé mi offrirono di recitare in "The Girl From
Arizona", il primo film americano prodotto dalla
compagnia francese nel suo nuovo studio di Bound
Brook, nel New Jersey. Poi lavorai ai Lubin Studios
e in altre compagnie indipendenti fino a quando la
Crystal Film Company di Manhattan mi offrì il ruolo
principale in numerosi film brevi.
Possiamo dire che a 25 anni era già famosa…
Beh si ero già un’attrice popolare quando il regista
della Pathé Louis J. Gasnier mi offrì a il ruolo di
interprete in "The Perils of Pauline", film basato
su un racconto di Charles W. Goddard. Interpretai
"Pauline", un ruolo di azione per il quale il mio
fisico atletico si dimostrò assolutamente adatto.
Ebbe un enorme successo di pubblico,
vero?
The Perils of Pauline era composto
da venti episodi che sviluppavano il concetto di
"eroina in pericolo". Divenni una celebrità di prima
grandezza ed arrivai a guadagnare l'astronomica
cifra di 3000 dollari a settimana. A questo grande
successo ne seguì un altro ancora più grande, "I
misteri di New York".
A quel punto
tutti i produttori e registi la ritennero
indispensabile per i loro film d’azione…
Guidando aeroplani, sfrecciando su automobili,
cavalcando cavalli imbizzarriti, nuotando attraverso
fiumi e altre sfide di ogni genere, interpretai
altri quattro serial di successo basati sullo stesso
tema. In questi film di azione feci gran parte del
lavoro di stunt-woman, con il risultato di
procurarmi numerose lesioni che mi costrinsero a
usare una vera controfigura nei film successivi.
Ormai era diventata una donna
benestante…
Nel 1919 incontrai e sposai
Wallace McCutcheon Jr., figlio di un produttore
cinematografico e veterano della Prima guerra
mondiale. Era anche lui attore e si era cimentato
anche nella regia e nella produzione però con scarso
successo.
Anche questo matrimonio non
durò a lungo…
Ci accorgemmo di non
essere compatibili e il divorzio arrivò due anni
dopo nel 1921.
Due anni dopo
interpretò il suo ultimo film americano…
Su incoraggiamento dei miei amici francesi decisi di
lavorare per la Pathé, ed essendo una persona
curiosa di conoscere il mondo, apprezzandone le
diverse culture, mi stabilii nel quartiere parigino
di Montparnasse.
In Francia le
vennero offerti diversi ruoli ovviamente come
protagonista.
I film muti potevano
essere girati indifferentemente in qualsiasi paese e
dato che ormai ero una star conosciuta in tutto il
mondo, in Europa mi vennero offerte numerose parti.
Scelsi invece di recitare dal vivo in una produzione
di Montmartre intitolata "Tu Perds la Boule" ed
entusiasta di questo genere di spettacolo, nel 1925
accettai l'offerta di lavorare con l'attore di prosa
Max Wall nella "London Review" al Lyceum Theatre di
Londra.
Intanto divenne anche una
donna di affari.
Quando mi ritirai dai
film nel 1924, avevo accumulato una fortuna di 2
milioni di dollari. La povertà che avevo sofferto
durante l'infanzia mi rese una persona molto
rispettosa del denaro. Investii in un nightclub di
successo a Parigi, in un hotel con casinò a Biarritz
oltre che in una quantità di cavalli da corsa di
razza.
La povera ragazza del Missouri
era ormai diventata una donna ricca e corteggiata.
Vivevo in una casa alla moda nell'esclusivo sobborgo
parigino di Passy e possedevo anche una villa a
Rambouillet con una tenuta di 54 acri. Divenni
intima amica di Theodore Cossika, un ricco uomo
d’affari greco. Condividevamo il comune interesse
per i viaggi. Insieme acquistammo una casa vicino al
Cairo e insieme al mio nuovo compagno viaggiai
attraverso le affascinanti culture del Medio Oriente
e l'Asia.
Ma non è tutto oro quello
che luccica…
Beh nel corso degli anni i
dolori cronici, dovuti alle lesioni riportate nei
film di azione divennero insopportabili, per cui
iniziai a bere superalcolici e fare uso di
psicofarmaci. Nel 1933 mi ricoverarono in ospedale.
Tornò mai negli Stati Uniti?
Feci delle visite occasionali negli Usa nel 1924,
1927 e 1937. Pensi che i produttori americani mi
fecero diverse proposte per tornare a recitare nei
film sonori, ma ben presto mi resi conto di non
avere una voce adatta a questo nuovo genere di
recitazione.
Pearl White non ha avuto
figli. Affetta da cirrosi epatica, entrò in coma il
3 agosto del 1938 e morì il giorno successivo
all'età di 49 anni nell'ospedale americano del
sobborgo parigino di Neuilly. Venne sepolta nel
cimitero di Passy dopo un piccolo funerale privato.
La White lasciò la maggior parte della sua fortuna,
inclusi gioielli e proprietà, a Theodore Cossika. Ha
anche lasciato in eredità denaro a suo padre, nipoti
e nipoti, e ha donato 73.000 dollari in beneficenza.
Il posto che Pearl White occupa nel cinema è
quello di una pietra miliare sia nell'evoluzione dei
generi cinematografici che del ruolo della donna. Il
suo film "I misteri di New York" è stato scelto per
essere conservato nello United States National Film
Registry. Tutti i suoi film vennero realizzati in
studi cinematografici della costa est degli Stati
Uniti e si ritiene che non abbia mai visitato
Hollywood. La Mecca del cinema le ha comunque reso
onore con una stella nella Walk of Fame di Los
Angeles al 6838 di Hollywood Blvd.