Madame le sue
origini?
Il mio vero nome è Shirley
Schrift. Sono nata da un emigrante austriaco di
origine ebraica, Jonas Schrift, e da Rose Winter. I
miei genitori erano cugini di terzo grado. Quando
avevo nove anni insieme alla mia famiglia mi
trasferii nel quartiere di Brooklyn a New York.
I suoi studi?
Ho studiato
recitazione al College Wayne State University di
Detroit e al Dramatic Workshop of the New School for
Social Research di New York. All’età di 16 anni,
quando mia sorella Blanche sposò George Boroff, il
gestore del Circle Theatre a Los Angeles, mi
traferii in California ed approdai all'Hollywood
Studio Club, pensi che al tempo dividevo la mia
stanza con un'altra debuttante destinata a diventare
una grande celebrità: Marilyn Monroe..
La gavetta fu molto dura vero?
Agli inizi, non trovando spazio nel cinema feci la
commessa in diversi supermercati; poi tentai la
strada della moda come indossatrice e in seguito
iniziai a frequentare il teatro. A Broadway, fui
scoperta dai produttori della Columbia i quali mi
misero sotto contratto, ma i primi passi non furono
certo incoraggiati. Mi offrivano piccole particine
in film di routine a basso costo e senza accredito.
Poi esplose sulla scena hollywoodiana
come vamp dalle chiome bionde…
Poco più
che ventenne avevo debuttato nel film Che donna!,
del 1943, ma ottenni il mio primo ruolo di un certo
impegno solo quattro anni dopo: nel 1947 sotto la
guida di un maestro del cinema, George Cukor, in
Doppia vita, accanto a Ronald Colman. Poi nel 1948
interpretai L'urlo della città ma, ben presto
preferii ampliare la mia recitazione orientandomi
verso ruoli di maggiore impegno e altamente
drammatici per la mia innata propensione verso
figure forti.
Il successo arrivò nel
1951…
Interpretai Un posto al sole al
fianco di Montgomery Clift ed Elizabeth Taylor, nel
ruolo della dimessa operaia che trova la morte per
mano del marito. Il film, diretto da George Stevens
e pietra miliare del cinema statunitense, mi
consentì di conquistare la mia prima nomination
all'Oscar.
Dicono che neanche dopo il successo
smise di studiare…
All'Actor's Studio, al fianco
del grande attore e maestro Charles Laughton,
perfezionai lo studio nella recitazione dei classici
di Shakespeare.
Nel 1959 si aggiudicò
il massimo riconoscimento dell'Academy…
Vinsi il premio Oscar come miglior attrice non
protagonista per Il diario di Anna Frank.
Consapevole delle mie origini ebraiche decisi di
donare la statuetta all'Anna Frank Museum. Poi nel
1962 impersonai Charlotte Haze ovvero la parte della
mamma di Lolita nell’omonimo film tratto dal
capolavoro di Vladimir Nabokov e diretto da Stanley
Kubrick.
Nel 1965 un altro
riconoscimento dall’ Academy…
Mi
aggiudicai il mio secondo Oscar per il film Incontro
al Central Park, tratto da un romanzo di Elizabeth
Kata. Sono stata la prima attrice a vincere due
volte l'Oscar come migliore interprete non
protagonista: dopo di me ci è riuscita solo Dianne
Wiest. Poi negli anni settanta interpretai film di
impegno come Stop a Greenwich Village e L'inquilino
del terzo piano.
La sua vita privata
madame?
Forse per il mio carattere
estroverso o per le mie vicende tempestose con
personaggi famosi, nonché le cause femministe e le
mie interviste provocatorie, sono finita spesso
nelle prime pagine delle riviste di gossip. La mia
stessa vita sentimentale, è stata analizzata e
descritta in modi spesso contraddittori abbondando
di particolari sui i miei 4 matrimoni e i diversi
legami sentimentali.
Quanti matrimoni?
Mi
sono sposata quattro con tre divorzi! Il mio primo
marito fu Mack Paul Mayer, capitano della Army Air
Force che sposai il 29 dicembre del 1942 a Brooklyn.
Il matrimonio durò sei anni e finì perché lui non fu
in grado di affrontare lo "stile di vita di
Hollywood" desiderando per moglie una "casalinga
tradizionale".
Il 28 aprile del 1952 a Juarez
nel Messico sposai Vittorio Gassman con il quale
ebbi mia figlia Vittoria. Ci separammo dopo due
anni. Poi sposai un altro attore: Anthony Franciosa
e in ultimo in punto di morte Gerry DeFord, mio
compagno da lungo tempo.
Anche fuori
dal matrimonio si parla di numerosi legami.
Sebbene non fossi una bellezza convenzionale ho
avuto molto successo con gli uomini. Frequentai gli
attori: Clark Gable, Marlon Brando, Errol Flynn,
Laurence Olivier, William Holden, Ronald Colman,
Anthony Quinn, Burt Lancaster, Robert Mitchum,
Robert De Niro, Franchot Tone, Sean Connery,
Lawrence Tierney, John Ireland, Sterling Hayden,
Farley Granger, Robert Walker, John Garfield, Alex
Cord, Scott Brady, Robert Blake, Albert Finney,
Raymond Pellegrin; il regista Nicholas Ray, il
ballerino Dan Dailey, il cantante David Street, il
magnate dell'aviazione Howard Hughes, il diplomatico
Adlai Ewing Stevenson, il poeta Dylan Thomas
Marlais, il romanziere Norman Mailer. Ebbi una breve
relazione con Joseph Patrick Kennedy, padre del
futuro Presidente USA e con John Fitzgerlad Kennedy
stesso.
Fu molto ironica sulla sua
vita privata.
Nella mia autobiografia,
ricordando le passate avventure, scrissi: «Una volta
ho girato un film in Inghilterra: faceva così freddo
che stavo per sposarmi».
Shelley Winters
è deceduta nei primi giorni del 2006 all'età di 85
anni al Rehabilitation Centre di Beverly Hills dove
era ricoverata dal 14 ottobre 2005 in seguito ad un
infarto. Il suo terzo ex marito, Anthony Franciosa,
ha avuto un ictus il giorno stesso della sua morte,
morendo cinque giorni dopo.
Nel 1980 ha
pubblicato la sua autobiografia, ´Shelley Also Known
As Shirley´ e nel 1989 la seconda, ´Shelley II´. La
sua ultima interpretazione fu nel 1999 nel film La
bomba di Giulio Base, accanto al suo ex Vittorio
Gassman.
Trai i numerosi riconoscimenti
ricordiamo: la Nomination nel 1952 alla miglior
attrice protagonista per Un posto al sole; il Premio
Oscar per la miglior attrice non protagonista nel
1960 per Il diario di Anna Frank; il Premio Oscar
per la miglior attrice non protagonista nel 1966 per
Incontro al Central Park e la Nomination alla
miglior attrice non protagonista nel 1972 per
L'avventura del Poseidon. Il suo corpo fu sepolto
nel cimitero di Hillside Memorial Park a Culver
City. Il suo nome è segnalato nella Hollywood Walk
of Fame al 1750 di Vine Street.