Madame le sue
origini?
Il mio nome vero era Signe Eleonora Cecilia
Larsson, sono nata a Stoccolma ed ho frequentato la scuola
d’arte drammatica in Svezia. Debuttai all'età di dodici anni al
prestigioso Royal Dramatic Theater della capitale svedese. Per
alcuni anni mi dedicai al teatro e solo successivamente all'età
di sedici anni intrapresi la carriera cinematografica.
Debuttò molto giovane.
Debuttai nel film
Tystnadens hus del 1933, diretto dal regista e operatore tedesco
Harry Hasso, che in seguito divenne mio marito. Dopo una
quindicina di produzioni nazionali fui notata dagli americani e
nel 1940 mi trasferii negli Stati Uniti firmando un contratto
con la casa produttrice RKO. In seguito mi chiamò la MGM.
La presentarono al pubblico americano come la nuova
Garbo, vero?
Interpretai il ruolo di Mademoiselle
nella commedia Il cielo può attendere del 1943 di Ernst
Lubitsch, cui seguirono altre interpretazioni drammatiche.
La critica la definì come un’attrice dalla forte
personalità…
Riuscii a dare il meglio di me stessa
nel film bellico La settima croce del 1944 al fianco di Spencer
Tracy, e poi nell'avventuroso Onde insanguinate del 1945, nel
noir La casa della 92 strada dello stesso anno di Henry Hathaway
e nel dramma Doppia vita del 1947 di George Cukor accanto a
Ronald Colman.
I giornali non la definirono mai
una diva per eccellenza.
Forse per il mio aspetto
fisico, anzi direi vitale nel contesto hollywoodiano, mi vidi
negare quel salto di qualità verso appunto il divismo. Per
questo motivo mi furono offerte frequentemente ruoli da
caratterista e solo in alcuni casi sporadici parti in veste di
protagonista.
La sua vita privata madame?
Dopo il divorzio nel 1941 con Harry Hasso mi risposai con
William Langford, ma purtroppo morì prematuramente nel 1955. Due
anni più tardi persi il mio unico figlio, avuto nel primo
matrimonio, che morì tragicamente in un incidente stradale.
Negli anni cinquanta la sua carriera subì un forte
declino.
Il pubblico americano voleva volti nuovi
ed io virai verso la televisione e il teatro, lavorando anche in
Svezia con il grande Ingmar Bergman, con cui feci il fim Ciò non
accadrebbe qui. Verso la metà degli anni sessanta tornai a
lavorare ad Hollywood, dove recitai il ruolo di Sister René nel
thriller La bambola di pezza del 1966.
Poi ancora
televisione…
Negli anni sessanta recitai in alcune
serie televisive tra le quali Le strade di San Francisco (1974),
Ellery Queen (1976), con il ruolo della tormentata Flora
Schumann nell'episodio Il falco nero, Starsky & Hutch (1978),
Magnum P.I. (1981), Quincy (1982) Saranno famosi (1982), Cuore e
batticuore (1983) e Professione pericolo (1984).
Dopo essere stata premiata dal Re di Svezia nel
1972 quale "Membro di prima classe" dell'Ordine di Vasa, una tra
le massime onorificenze svedesi, la Hasso si dedicò con successo
alla composizione, scrivendo canzoni e traducendo in inglese
alcuni motivi svedesi folk. Autrice di racconti, nel 1977
pubblicò la novella Momo, ispirata alla propria infanzia
trascorsa in Svezia. Nel 1979 uscì invece l'album Where the Sun
Meets the Moon, composto di versioni arrangiate di popolari
motivi svedesi. La sua ultima apparizione risale al 2001 in un
documentario televisivo dedicato a Greta Garbo.
L'attrice
morì il 7 giugno 2002, all'età di 86 anni, dopo una lunga lotta
contro un cancro ai polmoni.
Ha ricevuto una stella sulla
Hollywood Walk of Fame per il suo contributo all'industria
cinematografica.