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INTERVISTA IMPOSSIBILE A



Rosa Maria Segale
La suora del Far West che incontrò Billy the Kid
Rosa Maria Segale, nota come Suor Blandina è stata una religiosa e missionaria italiana vissuta nella seconda metà dell'Ottocento negli Stati Uniti. È conosciuta come la suora del Far West e durante la sua opera di missionaria ebbe modo di conoscere, fra gli altri, Billy the Kid e i capi dei nativi americani delle tribù Apache e Comanche
((Cicagna, 23 maggio 1850 – Cincinnati, 23 febbraio 1941)



 


Lei è nota come Suor Blandina…
Sono nata a Cicagna in terra ligure e all’età di quattro anni con la mia famiglia salpai dal porto di Genova per cercare fortuna in America e ci trasferimmo a Cincinnati. All’età di 18 anni, l'8 dicembre 1868 presi i voti entrando nel convento delle suore della Carità con il nome di Blandina in memoria di santa Blandina, martire nel 177 durante il regno di Marco Aurelio.

Cosa faceva?
Insegnavo nelle scuole di Steubenville e Dayton quando, poi a ventidue anni, il 27 novembre 1872, fui inviata come missionaria a Trinidad, in Colorado. Viaggiai da sola per sentieri polverosi su ferrovia e diligenza nelle terre inesplorate del lontano sud-ovest. Raggiunsi Trinidad, un centro minerario di frontiera, e la prima cosa su cui mi imbattei sulla regola del linciaggio, ovvero la giustizia sommaria che condannava senza troppi complimenti chiunque fosse stato ritenuto colpevole di ladrocinio di animali.

Nel West ebbe contatti con banditi che infestavano le praterie…
Dei fuorilegge cercai di cogliere soprattutto l’aspetto umano e le cose pratiche. Un giorno quando seppi che un componente della banda di Billy the Kid era stato ferito gravemente e stava morendo in una baracca, mi precipitai da lui ed iniziai a curarlo e lo salvai. In seguito lui disse di me: “Nello stato in cui ero, se lei mi avesse parlato di pentimento o di preghiere, nonostante avessi tanto male l’avrei mandata a quel paese, invece semplicemente mi salvò la vita.”

Finita la missione in Colorado fu trasferita a Santa Fe.
Correva l’anno 1873 e in quella città feci edificare scuole ed orfanotrofi, continuando a visitare le miniere della zona e i cantieri di costruzione della ferrovia. Raccolsi fondi per la costruzione dello St. Vincent Hospital e per la cura degli indigenti. Qui lottai a lungo contro le ingiustizie perpetrate ai danni dei nativi americani, poveri cuori selvaggi che si sentivano pieni di rabbia e trattati ingiustamente!

Lei è famosa anche perché ebbe modo di conoscere e incontrare tre volte Billy the Kid.
La prima volta mi chiese aiuto per un suo amico malato. Poi lo incontrai di nuovo. Lui e la sua banda volevano rapinare un convoglio su cui viaggiavo, quando Bill si accorse della mia presenza sulla carovana abbandonò l’impresa.

Il terzo incontro?
Tra le tante attività avevo l’incombenza di visitare, confortare e curare i prigionieri rinchiusi nel principale carcere del New Mexico, tra questi prigionieri c’era Billy the Kid. Si trovava in isolamento e incatenato al muro in una cella di massima sicurezza. Era finito dietro le sbarre perché aveva minacciato pubblicamente di assassinare il governatore Lew Wallace, stimatissimo uomo politico e apprezzato autore del celebre romanzo Ben Hur.

Che impressione le fece?
Aveva gli occhi azzurri e grigi, la carnagione rosea. Sembrava un ragazzino, se non lo avessi conosciuto gli avrei dato non più di 17 anni. Aveva un'espressione innocente e con quella faccia avrebbe potuto scegliere la via giusta ed invece scelse la sbagliata.

Da qualche parte ho letto di una sorta di infatuazione da parte del bandito.
Lui era un fuorilegge dal cuore duro, non credo si fosse mai innamorato per quanto mi riguarda invece posso affermarle tranquillamente che una suora non si innamora mai dell’uomo ma dell’umanità.

Dicono fosse una bella signora dagli occhi magnetici.
Di una suora non si giudica mai l’aspetto estetico, ma solo l’altruismo e l’abnegazione.

Quando seppe della sua morte, cosa provò?
Annotai questa frase sul mio diario: «Povero Billy the Kid, termina così la carriera di un giovane che cominciò a scendere la china all'età di dodici anni vendicando un insulto che era stato fatto a sua madre.»

Dopo Santa Fe cosa fece?
Lasciata Santa Fè, affrontai una nuova tappa della mia vita da missionaria spostandomi nella città di Albuquerque. Qui creai una biblioteca pubblica e avviai, insieme alle altre sorelle di Carità, la scuola pubblica “Nostra Signora degli Angeli”.


Purtroppo in Italia la vicenda umana di suor Blandina non è molto conosciuta. È tornata casualmente alla ribalta a fine anni novanta per una ricerca sulle origini della suora con gli speroni avviata dalla Biblioteca di Cicagna, il piccolo centro della val Fontanabuona da cui proveniva la sua famiglia.



 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

https://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Maria_Segale
http://www.bergamopost.it/chi-e/suora-fermo-billy-the-kid/





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