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AMARSI? CHE CASINO!
Sexgate
Monica Lewinsky e
Bill Clinton
Vi racconto una favola. C’era una volta
il Sexgate, uno scandalo sessuale che
coinvolse il buon Bill, sposato e presidente
d’America e la sua stagista californiana
Monica, 22enne, libera e benestante
Monica è una ragazza di San Francisco, suo
padre, un ebreo tedesco e famoso oncologo, si è
trasferito in California per sfuggire al nazismo.
Sua madre è originaria della vecchia borghesia
polacca, Monica è abituata a vivere nel lusso. I
genitori viaggiano su Mercedes e Cadillac, ma
nonostante questo lei è una ragazza insicura per via
del suo aspetto fisico, da adolescente, i ragazzi
del camping la chiamavano “tinozza di vino col
rimmel”, e ora lei si consola spendendo qualcosa
come 100 dollari al mese per il parrucchiere, 720
per lezioni di tennis e 760 per lo psicanalista.
Frequenta il College di Santa Monica e si laurea in
psicologia al Lewis & Clark College a Portland nel
1995.
Bill invece nasce il 19 agosto 1946 ad
Hope in Arkansas, tre mesi dopo la sua nascita il
padre muore in un incidente stradale. Dopo quattro
anni di solitudine la madre sposa Roger Clinton, da
cui prende il cognome. Varca la soglia della Casa
Bianca il 22 luglio del 1963, quando ancora non ha
compiuto diciassette anni. Promettente studente di
sassofono incontra il presidente in carica John
Fitzgerald Kennedy, ed è tra i pochi del gruppo che
riescono a stringergli la mano. Nel 1976 è eletto
procuratore dell'Arkansas e due anni dopo diventa il
più giovane governatore degli Stati Uniti. Sposa
Hillary e il 27 febbraio 1980 nasce Chelsea
Victoria, primogenita di casa Clinton. Il 3 novembre
1992 Bill Clinton diventa il 42esimo presidente
degli Stati Uniti, battendo George Bush sr.
Corre sempre l’anno del 1995 quando Monica si
trasferisce a Washington, dove prende servizio alla
Casa Bianca nell’ufficio legislativo. Le viene
assegnata una mansione che la porta a consegnare più
volte al giorno documenti nello Studio Ovale. Qui
conosce Bill e come dice mia madre: “Se metti la
paglia vicino al fuoco prima o poi brucia!” tra i
due nasce un rapporto di intima confidenza tanto
che, sempre da dichiarazioni di Monica, lei si
innamora del Presidente! I ripetuti e frequenti
incontri amorosi tra i due avvengono in varie stanze
della Casa Bianca tra cui lo Studio Ovale!
Corre sempre l’anno 1995 quando la bella Monica
viene allontanata dagli uffici dello Studio Ovale e
trasferita al Pentagono, ufficialmente per il
“comportamento immaturo e inadeguato mostrato dalla
Lewinsky nel suo lavoro” ma in realtà perché qualche
voce inizia a correre per i lunghi corridoi della
Casa Bianca. La bella Monica diventa amica di Linda
Trip che lavora appunto al Dipartimento della Difesa
e nell’estate del 1996 le racconta della sua
relazione. La Tripp a quel punto comincia a
registrare le sue telefonate con Monica,
raccogliendo varie testimonianze della relazione tra
lei e Bill Clinton e dei loro rapporti.
Ed è
così che una vocina passata di bocca in bocca arriva
fino a quei pettegoli del Washington Post. In
particolare si parla di “lettere d’amore” inviate da
una stagista al presidente, dei loro “incontri” in
vari luoghi della Casa Bianca, dell’esistenza di
registrazioni che le avrebbero provate finché non
viene fuori l’identità della stagista ovvero la
bella Monica.
Nel frattempo il Presidente
non parla, ma poi per mettere a tacere lo scandalo
il buon Bill pensa bene di presentarsi, insieme a
sua moglie Hillary, nella sala stampa della Casa
Bianca e dire solennemente: “Voglio dire una cosa
agli americani. Ascoltatemi bene. Lo ripeto: non ho
avuto rapporti sessuali con questa donna. Non ho
chiesto a nessuno di mentire, non una sola volta:
mai. Queste accuse sono false!”
E qui però
torna in scena Linda Tripp l’amica della bella
Monica, la quale, il 7 gennaio del 1998, decide di
consegnare, tramite due giornalisti di Newsweek, i
nastri delle telefonate in suo possesso al giudice
Kenneth Starr, procuratore indipendente, che stava
già indagando su alcuni scandali minori occorsi
all’amministrazione Clinton. Scoppia quindi lo
scandalo, l’inizio del cosiddetto Sexgate, che
ovviamente ha una risonanza mondiale e che porta la
Camera dei rappresentanti a sfiduciare Clinton
chiaramente non per il tradimento, ma per falsa
testimonianza secondo la più genuina tradizione
dell’ipocrisia americana. Nel corso del processo
dapprima Bill, essendo sposato con Hillary, nega di
avere avuto relazioni sessuali con Monica.
Monica Lewinsky invece, avendo sottoscritto un
accordo con Kenneth Starr, (a lei e ai suoi parenti
va la completa immunità) confessa di non avere mai
avuto rapporti sessuali con Clinton, ma di avergli
praticato del sesso orale in varie occasioni. Il 15
novembre del 1995, in un ufficio adiacente allo
Studio Ovale; il 17 novembre 1995, mentre Bill
Clinton era al telefono con un deputato; il 31
dicembre del 1995 in una sala della Casa Bianca; il
7 gennaio del 1996 nello Studio Ovale; il 21 gennaio
del 1996 in un androne adiacente lo Studio Ovale; il
4 febbraio del 1996 e il 31 marzo del 1996 nello
Studio Ovale; il 28 febbraio del 1997 vicino lo
Studio Ovale; il 29 marzo 1997 in una sala della
Casa Bianca.
Inoltre la bella Monica
consegna all’FBI un suo vestito blu: dice che lo
indossava il 28 febbraio 1997 e su quel vestito ci
sono tracce dello sperma di Bill Clinton, come poi
gli esami accerteranno. In quell’occasione il buon
Bill la chiama nel suo ufficio per consegnarle dei
regali, ovvero una spilla da cappello e un
capolavoro di Walt Whitman, Foglie d’erba. I due poi
si spostano in bagno dove hanno un rapporto orale.
Il liquido del presidente finisce sul vestito blu
della stagista.
Il 17 agosto 1998 di fronte
al Grand jury Bill cambia versione, dice che quanto
aveva dichiarato in precedenza, era “legalmente
corretto” ma riconosce di non essere stato preciso.
Ammette quindi di avere avuto una "relazione fisica
impropria" con la stagista. Dice di essere
dispiaciuto e pentito, chiede al paese di rispettare
la privacy della sua famiglia e dice di essere
pronto a prendersi tutte le responsabilità per il
suo comportamento e per i suoi errori.
Il
mese successivo il procuratore Starr, su richiesta
della Camera, invia al Congresso un rapporto lungo
453 pagine e 36 scatoloni pieni di prove, rapporti,
referti, testimonianze, video, verbali riguardo il
caso. Tra le quali una dichiarazione del buon Bill
in cui afferma di non aver considerato il sesso
orale un “atto sessuale” perché, ricevendolo, non
era entrato in contatto con nessuna delle parti del
corpo di Monica Lewinsky indicate dal documento come
“zone sessuali” né era sua intenzione “gratificarla”
dal punto di vista sessuale. Quindi sostiene di non
avere mentito sotto giuramento. Tutto diventa
pubblico.
L’8 ottobre del 1998 la Camera, a
maggioranza repubblicana, vota per autorizzare
l’impeachment accusando Bill di spergiuro e di aver
ostacolato la giustizia.
Per quanto tutto fosse
imbarazzante, la popolarità di Clinton non conosce
alcuna flessione, gli americani sono con lui!
Il
7 gennaio 1999 comincia il processo al Senato, e
nonostante i repubblicani abbiano la maggioranza di
55 voti su 100 non più di 45 senatori pensano che
Clinton sia colpevole di spergiuro. Clinton è salvo.
La bella Monica, coinvolta in una storia che
indubbiamente è più grande di lei, vive qualche anno
di grande popolarità, fa interviste, spot
pubblicitari, un libro. Poi nel 2005 si stufa, molla
tutto e si trasferisce a Londra. Consegue un master
in psicologia alla London School of Economics e si
ritira a vita privata.
E vissero tutti felici e
contenti…
|
A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Sexgate
https://it.wikipedia.org/wiki/Monica_Lewinsky
https://www.youtube.com/watch?v=KiIP_KDQmXs
https://www.ilpost.it/2011/01/22/la-storia-di-bill-clinton-e-monica-lewinsky/
https://biografieonline.it/biografia-monica-lewinsky
https://www.tpi.it/2018/11/16/monica-lewinsky-clinton-sesso/
FOTO GOOGLE IMAGE
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