Adamo da dove viene la Pornografia?
Il termine è greco composto dalle parole prostituta (πόρνη) e disegno
(γραφή), quindi indica la raffigurazione esplicita di soggetti erotici e
sessuali effettuata in diverse forme: letteraria, pittorica,
cinematografica, fotografica ecc. Il termine però è recente ed attribuito
a Restif de la Bretonne, che lo introdusse nel saggio Le pornographe del
1769, un trattato sul progetto di riforma e di regolamentazione statale
della prostituzione.
Veniamo al cinema, qual è stato il
primo film a luci rosse della storia?
All’inizio erano solo
innocenti spogliarelli. Comunque il primo cortometraggio risale al 1896,
il film francese si chiamava "Le coucher de la Mariée", durava sette
minuti, ma a noi sono pervenuti solo alcuni secondi. È considerato il
primo film erotico della storia. Racconta di una giovane sposina che si
sfila gli abiti per andare a letto, mentre il marito la spia dietro un
separé e fingendo di leggere il giornale. Praticamente uno spogliarello
domestico. L'anno dopo l’illusionista francese Georges Méliès mise in
scena un altro streap tease nel film Après le bal, descrivendo una dama
dopo un ballo che fa il bagno seminuda, ma in realtà l'attrice Jehanne
D'Alcy, che era anche la moglie del regista, indossa senza mai toglierlo
un costume intero color carne.
Sì ok, ma qualcosa di più
spinto?
Beh per vedere qualcosa di più bisogna aspettare il
1908. Il primo film pornografico vero e proprio è infatti L'Écu d'ou la
Bonne Auberge, anch’esso francese. Racconta di un soldato che cerca
sistemazione in un albergo. E non trovando una camera libera, viene messo
in stanza con due ragazze con le quali si intrattiene piacevolmente.
Immagino la censura…
Quasi tutte le nazioni
vietavano la produzione e la distribuzione di film a contenuto
pornografico per cui questo materiale veniva acquistato e rivenduto
all'interno di circuiti clandestini, di una cerchia ristretta di ricchi
appassionati del genere oppure circolavano nei bordelli. Ovvio che i primi
frame vennero prodotti nelle nazioni dove l’industria del genere era più
sviluppata, ovvero Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Svezia e Stati
Uniti d'America.
Soprattutto in America vero?
La produzione pornografica divenne un affare importante per la criminalità
organizzata soprattutto negli Stati Uniti. Con il passare del tempo il
mercato divenne infatti così florido che i fuorilegge potevano garantire
lauti compensi alle prostitute di lusso che si cimentavano in questo nuovo
genere.
Quindi fu la criminalità a gestire questo florido
commercio?
In pratica erano gli stessi che gestivano i
bordelli. Pensa che si erano inventati anche i peep show ovvero delle
macchinette a gettone dotate di lenti che contenevano anelli di pellicola
con impressionati, a ciclo continuo, veloci rapporti sessuali. Queste
macchinette generalmente si trovavano nelle case d’appuntamenti o nei
retrobottega dei negozi e garantivano ai proprietari guadagni certi.
Poi vennero gli anni settanta e la liberalizzazione del sesso
in tutte le sue forme…
Esatto, venne sdoganata la pornografia
e divenne un vero e proprio genere del grande schermo. La Danimarca fu la
prima nazione al mondo ad abolire la censura e legalizzare la produzione
pornografica. A ruota nel 1970 fu la volta della California che si rese
conto del suo valore oltre che commerciale anche cultura e politico. Qui
nacque la prima sala porno ad opera di due americani hippies, Jim e Artie
Mitchell, i quali fondarono a San Francisco il teatro O'Farrell, un
locale, poi divenuto leggendario, nel quale venivano proiettati
pubblicamente alcuni cortometraggi porno.
La produzione si
intensificò…
Il primo lungometraggio di un certo spessore fu
Mona diretto da Bill Osco e Howard Ziehm. Nel 1969, Andy Warhol girò Blue
Movie un film erotico per adulti che ottenne, per la prima volta nella
storia, un'ampia distribuzione negli Stati Uniti. Nel 1972 venne
realizzato Gola profonda con Linda Lovelace, che è tuttora uno dei film
del genere più noti al pubblico. Alcuni critici sostengono che il miglior
film pornografico di tutti i tempi sia The Opening of Misty Beethoven,
noto anche come Misty Beethoven: pellicola del 1976, diretta da Radley
Metzger e girata in parte a Roma.
A proposito di Roma… e in
Italia?
Al fine di sfruttare potenzialmente tutto il mercato
del cinema e non intercorrere nelle forbici della censura, la
caratteristica italiana era quella di sforbiciare rendendoli soft lavori
realizzati in versione hard. Uno dei primi film girati in Italia in
versione hard e poi circolati nelle sale cinematografiche nazionali è
stato “Sesso nero”, diretto da Joe D'Amato, uscito nel 1980. Il primo film
definito porno, prodotto in Italia e circolato nelle sale italiane è stato
invece “I porno amori di Eva” di Giorgio Mille, le cui scene di sesso
esplicito erano limitate.
Alla fine degli anni settanta
uscirono film tipo: Ultimo tango a Parigi o L'impero dei sensi…
Non erano film propriamente porno e comunque vennero ugualmente censurati,
pensa che Ultimo Tango fu anche bruciato in tutte le sue copie. Poi le
maglie della censura si allargarono e la soluzione fu quella di dedicare
cinema riservati solo alla proiezioni di film a Luci Rosse, dando così un
po’ di ossigeno a quelle sale di seconda visione che altrimenti sarebbero
state costrette a chiudere a causa della nascita delle televisioni
private.
Da dove viene l’espressione a Luci Rosse?
Beh non è propria del cinema, generalmente si intendeva un quartiere
cittadino dove era preponderante la pratica della prostituzione. Il
termine sembra che abbia un’origine biblica ovvero legata al personaggio
di Raab. Tale signora citata nel libro di Giosuè, più precisamente
nell’Antico Testamento, praticava il mestiere più antico del mondo e
soleva mettere una cordicella di colore scarlatto alla finestra della sua
casa.
Quindi anche in Europa iniziò una produzione in
grande stile…
In Europa spuntarono come funghi i sexy shop e
l'industria hard macinò soldi a palate. Come detto sempre più sale
divennero "a luci rosse" e di pari passo prese vita uno star system da
migliaia di dollari. Sul mercato furono immessi film porno di genere per
lo più dalla narrazione incerta e scadente, ma resi celebri da alcune star
divenute famose come Cicciolina, Moana Pozzi, Selen, Eva Henger, Jessica
Rizzo e tante altre.
Dal cinema a YouPorn…
Con
Internet il passo è stato breve. L’inventore si chiamava Fabian Thylmann,
detto Nathan, e fino alla fine del 2012 è stato considerato il re del
porno in quanto era proprietario dei due motori di ricerca più diffusi al
mondo ovvero YouPorn e PornHub. Nathan, ex programmatore di software,
osservando il commercio dei VHS e DVD è stato il primo a capire la
potenzialità della diffusione di porno online con annessa la facilità e la
semplicità della ricerca per categorie. Quindi dal nulla ha iniziato ad
acquistare dalla concorrenza decine di siti porno. Secondo i dati forniti
dallo stesso YouPorn, il motore di ricerca sostiene di aver accumulato
quasi 80 miliardi di visualizzazioni video nel 2014.