Banksying
Il termine prende vita dal quadro “Balloon Girl” di
Bansky, l'irriverente street-artist britannico, che
nel momento in cui è stato battuto all’asta ha
iniziato ad autodistruggersi.
Il concetto di
“banksying” si riferisce a quell’episodio e descrive
una rottura di una relazione amorosa che appare
improvvisa e immotivata, ma che in realtà è stata
pianificata da tempo. Anche se nel caso del dating
online non ci sono impegni né obblighi diciamo che
chi pratica il banksying non è un vero e proprio
gentleman e l’altra persona, diciamo la vittima, al
momento della rottura, cade letteralmente dal pero.
Ovviamente è inutile dire che per evitare il
banksying, ovvero prevenire la cantonata, occorre
parlare sempre apertamente con il proprio partner
per capire se le aspettative sulla relazione sono
condivise o meno.
Benching
Il termine vuol dire “mettere in panchina” qualcuno.
Lo scopo è prendere tempo per sondare altre
opportunità, senza però correre il rischio di
restare a bocca asciutta. Perché mentre si filtra in
giro, intanto si lascia l’altro sulla corda,
chattando ogni tanto e mettendo like, per fare in
modo che l’interesse non scemi del tutto e la storia
non si chiuda definitivamente. Ovviamente troverà
sempre un motivo per non uscire insieme o per non
legarsi definitivamente, ma poi di certo tornerà a
cercarti sui social. Questo atteggiamento si chiama
Benching. A praticarlo sono le persone insicure che
hanno bisogno di conferme ed hanno il timore di
rimanere da soli.
Bird boxing
Il termine prende vita dal film “Bird Box”,
distribuito dalla piattaforma Netflix. La
protagonista Sandra Bullock è una madre che in una
realtà post apocalittica è costretta a scappare
bendata con i figli piccoli al seguito, per sfuggire
a delle misteriose creature che se guardate portano
a diventare folli. Nell'ambito del dating, questo
termine indica quindi l’essere completamente ciechi
rispetto ai difetti della persona con cui si esce, i
quali, se intuiti in tempo, sarebbero dei campanelli
di allarme. La soluzione? “Togliersi la benda” e
affrontare la realtà, prima che sia troppo tardi.
Quindi se si usa la parola bird boxing si sta
parlando di una persona forse troppo innamorata che
non si accorge delle avvisaglie insite in quel
rapporto che potrebbero portare ad un rischio
incalcolabile. Ad esempio un piccolo schiaffo
seguito immediatamente dalle classiche scuse del
tipo: “Non lo farò più!” Diffidate gente diffidate!
Breadcrumbing
La traduzione letterale è piuttosto eloquente: “fare
pangrattato” ed è il termine internazionale più
diffuso per definire gli “amori-briciola”, ovvero
quelle relazioni ove ci si accontenta delle
briciole. Si tratta dei rapporti in cui l’altro
partner concede poco di se stesso, quel minimo che
serve per tenere in vita la relazione e non si lega
mai fino in fondo. Ma tutto sommato sono persone
oneste perché offrono poco ma pretendono anche poco.
Questo atteggiamento è comune tra le persone di
successo che affascinano per charme ma che si
rivelano fallimentari dal punto di vista della
generosità emotiva. In pratica si instaura una
relazione sulle briciole d’amore concedendo il
minimo indispensabile. Nel dating si usano messaggi
affettuosi ma poco impegnativi alimentando speranze
che in realtà non avranno seguito. Scrivono frasi
tipo: «Hey, come va?» «Che fai di bello?» «Tutto
bene?» ma poi non chiederà mai di uscire. In questi
casi sarebbe opportuno di dotarsi una salutare
aspirapolvere.
Cuffing
Dall’inglese mettere in cuffia indica la tendenza a
rimediare un nuovo partner per la stagione
invernale. Chi usa questa modalità, parte in quarta
e fin dall’inizio della storia si dimostra
eccessivamente entusiasta e coinvolto,
“ammanettando” l’altra una relazione che in realtà è
tutta da costruire. E con la stessa velocità, di
solito si “slega”, tramutando l’innamoramento
esagerato in un totale disinteresse. Questa è la
fase dell’uncuffing, e cioè togliersi la “cuffia”
per andare alla ricerca di nuovi rapporti. Si tratta
di una dinamica inconscia che evidenzia una
debolezza: chi agisce in questo modo denota il
bisogno di avere qualcuno accanto, ma vuole evitare
le responsabilità di un rapporto duraturo.
Curving
La parola fa riferimento alla curva dell’emoticon
sorridente, spesso usato come un rifiuto con il
sorriso, un modo per respingere qualcuno rimanendo
nell’ambiguità. Il caso classico è quando uno dei
due propone un appuntamento, una cena, una serata in
un locale ecc. L’altro, dopo un iniziale “Ma certo,
vediamoci!”, rimanda l’uscita, parlando di impegni
imprevisti tipo di lavoro, familiari o gatti o cani
gravemente malati. Insomma rimane sul vago e non si
risponde in modo chiaro e questo atteggiamento è
chiamato: “Curving”
Quindi fare curving
significa non dare una risposta chiara alla persona
che si sta frequentando, quindi mantenere un
atteggiamento ambiguo e non far mai capire nulla sui
propri sentimenti utilizzando l’emoticon sorridente.
In questo caso sei davanti a un "curver" o lo
sei tu stesso. In questi casi per neutralizzare
questo ambiguissimo smiley occorre fare altrettanto:
non rilanciare con l’ennesimo invito ma rispondere
con la stessa identica (e odiosissima) emoji.
Ghosting
Da ghost che in inglese significa fantasma. Si usa
per quelle persone che spariscono improvvisamente,
smettendo di rispondere a chiamate, messaggi, email,
anche se fino a quel momento sembrava tutto andasse
bene. Si eclissano all’improvviso. Stop a tutte le
comunicazioni ovviamente senza alcuna spiegazione,
motivazione, chiarimento. Irraggiungibili e basta.
Si parla di ghosting soprattutto in ambito
sentimentale, ma può interessare anche i rapporti
d’amicizia o professionali. Sicuramente non si
tratta di persone che affrontano la fine di una
relazione dicendo le cose come stanno, e lasciando
che l’altro faccia altrettanto, no, che
semplicemente spariscono. La comunicazione online
rende molto più semplice questo passaggio dal
contatto intensivo al silenzio: basta rimettere in
tasca il cellulare senza rispondere ed il gioco è
fatto! Sembra che su un campione di 800 utenti fra i
18 e 33 anni, l’80% di essi ha subito un’esperienza
di ghosting passivo. Comunque sia siamo in presenza
di personalità fragili che hanno paura del confronto
e del conflitto, timore di affrontare se stessi e
gli altri in situazioni emotivamente complesse.
Haunting
Ultimo ma non
ultimo, l’haunting è una inquietante forma di
stalking digitale. Fenomeno completamente social, si
verifica quando un ex fidanzato o amico o una
persona che in qualche modo è uscita dalla tua vita
riemerge dal passato sotto forma di continui like e
cuoricini ai tuoi status su Facebook o Instagram e
di visualizzazione nelle tue stories spargendo emoji
che fanno l'occhiolino. Si tratta di un approccio
passivo-aggressivo, che ha come fine quello di
mantenere una sorta di controllo psicologico
sull’altro.
Kondoing
Vi dice niente Marie Kondo? Ma sì, la giapponese
protagonista di un suo show su Netflix ideatrice
dell’ormai noto metodo KonMari, studiato per
ripulire la propria casa utilizzando la gioia come
criterio per decidere cosa tenere e cosa scartare.
Nel dating il termine indica la pratica di
riorganizzare la propria vita amorosa per liberarsi
del superfluo e di tutte quelle persone che non
suscitano sentimenti positivi, non danno gioia e
quindi non vale la pena frequentare. In ambito
sentimentale, ma anche affettivo in senso lato, il
“kondoing” consiste nella pratica di riorganizzare
la propria vita, sbarazzarsi di tutti coloro che ci
tengono sempre in stand by in quanto non sono pronti
per una relazione e quindi se lei/lui non ti
convince, non continuare a sentirla. È solo una
perdita di tempo per entrambi e, soprattutto, rischi
di perdere occasioni più interessanti. Tradotto in
termini pratici significa attenersi alla prima
regola ovvero volersi bene e vivere sereni.
Instagrandstanding
Il termine prende spunto dalla consolidata tattica
di qualcuno che cerca attenzione uniformandosi ai
gusti dell’altra persona. Su Instagram non fa che
postare foto di un luogo speciale per entrambi, un
capo di abbigliamento oppure oggetti che sa che non
lasciano indifferente l’altra persona. Ecco, questo
modo di fare, specialmente se si è in fase di dating
online, ha un nome e si chiama l'instagrandstanding,
ovvero quando qualcuno adatta il proprio modo di
essere quindi pubblicare foto e stories nella
speranza che i post catturino l’attenzione
dell’altra persona. Ovviamente se dall’altra parte
c’è una persona perspicace la tattica non ha effetto
e non produce gli effetti sperati.
Kittenfishing
Il termine è formato da “kitten” che significa
“gattino” e “fishing” che metaforicamente sta per
“caccia”. Si tratta di pubblicare foto di se stessi
di qualche anno fa o pesantemente modificata per
apparire migliori. Quindi non si tratta di un vero e
proprio Catfishing ovvero di un’attività
completamente ingannevoli utilizzando foto di altre
persone inserite in falsi account con una falsa
identità. In parole povere, le foto sono sì della
persona che le sta inviando, ma non sono per nulla
realistiche al fine di presentarsi al meglio ed
avere dunque più possibilità. Generalmente l’alleato
migliore di un kittenfisher è Photoshop quindi non
apprezza le immagini o i video in diretta. Per cui
per smascherare un kittenfisher è presto fatto:
giocare d’anticipo e chiedere un live, in questo
modo si evitano le delusioni di un incontro reale.
Love bombing
Il termine indica un vero bombardamento d’amore
ossia una manifestazione deliberata di affetto
esercitata da un individuo allo scopo di ottenere
una influenza sulla persona coinvolta. Accade quando
uno dei due partner ricopre di attenzioni serrate e
plateali l’altro con messaggi a raffica in tutte le
ore del giorno e della notte. Attenzione però
perché, seppur gratificati, siamo spesso di fronte
al classico fuoco che rischia di lasciare attorno
solo cenere perché raggiunto l’obiettivo il love
bomber, maleducato ed arrogante, spesso sparisce
avendo avuto il solo scopo di conquistare l’altro.
Insomma un vero e proprio gioco di potere. Alle
volte è capace di ricomparire come se nulla fosse e,
laddove interrogato in merito al suo comportamento
elusivo, accampa scuse fasulle. Spesso il termine è
associato a tecniche di manipolazione praticate da
sette religiose per assicurarsi il controllo
dell’adepto in quanto fa leva sulle fragilità
caratteriali ed emotivo di un momento particolare
della vita di ogni individuo per cui chiunque può
esserne vittima.
Micro-cheating
Questo atteggiamento significa piccolo inganno e
racchiude tutti quei comportamenti, senza contatto
fisico e apparentemente innocenti, che però mirano
ad alimentare l’attrazione con qualcuno all’insaputa
del proprio partner: dalle occhiate, agli squilli,
dai like sui social allo scambio di messaggi coi
cuoricini. Sono considerati Micro-cheating le
omissioni, gli incontri non dichiarati, iscrizione
ad app per dating come Tinder, scambi di sms
prontamente cancellati.Insomma piccoli tradimenti
che spesso sono frutto di vanità, oppure di noia o
desiderio di attenzione. Spesso accadono in rapporti
di coppia di lunga durata e si esauriscono in una
bolla di sapone ma ovviamente possono essere anche
un campanello d’allarme e trasformarsi in breve
tempo in un tradimento vero e proprio.
Mosting
Il mosting dall’inglese
“most”, che significa “più” e si riferisce in modo
diretto alla pratica di ricoprire l’altro di
complimenti e di fargli credere che stia accadendo
qualcosa di davvero speciale. In realtà indica la
pratica di sparire dalla vita di un partner
occasionale, dopo averlo fatto sentire speciale e
averlo illuso con grandi promesse d’amore. Chi lo
pratica ovvero il moster è un essere davvero
spregevole. In pratica fa credere all’altro partner
di provare un interesse sincero e profondo,
sbilanciandosi non solo a parole ma anche nei fatti,
e poi sparisce nel nulla. Un esempio? Incontrare un
uomo e passarci una meravigliosa notte insieme. Lui
la ricopre di complimenti dicendole che è
letteralmente perfetta e al momento dei saluti le
promette che la richiamerà più tardi. Invece si
dilegua senza lasciare traccia non rispondendo più
ai messaggi.
Orbiting
Il termine “orbiting” si riferisce all’atteggiamento
di “orbitare” attorno una persona senza avvicinarsi
mai troppo, quindi senza mai impegnarsi veramente.
Sono appunto i finti interessati, gli indecisi o
quelli che hanno il timore di essere coinvolti
seriamente in una storia. Per fare un esempio
pratico, è il comportamento di quelli che non
rispondono ai messaggi su WhatsApp o rispondono
distrattamente con notevole ritardo, pur non
perdendosi mai una stories su Instagram o mettendo
like su facebook. L’unica soluzione è orbitare in
un’altra galassia.
Stashing
Questo termine deriva dal verbo "to stash" che
significa nascondere. Lo stashing consiste nel
rinchiudere la relazione in una bolla di isolamento
e quindi mettere da parte il partner e tenerlo
segreto, lontano da amici, parenti e social network.
Nei casi più estremi farlo scomparire dalle proprie
foto in modo da apparire single senza alcuna
corrispondenza tra mondo mediatico e quello reale.
Spesso alla base c’è la paura di impegnarsi, ma
anche l’insicurezza, la timidezza e il timore di
essere giudicati. Nei casi più gravi ovviamente si
nutrono dubbi sulla relazione stessa o magari esiste
una relazione parallela.
Textlationship
Ci sono rapporti dove non si oltrepassa la fase
“chat” e non ci si incontra mai dal vivo senza
sentire il bisogno di vedersi e conoscersi di
persona. Tutto resta confinato dietro lo schermo di
uno smartphone o di un pc: Chat, WhatsApp e SMS.
Sono le relazioni-via-messaggio le cosiddette
"textlationship". Possono essere assidue e durature,
magari per mesi, e comprendere anche il sesso a
distanza, ma restano rigorosamente virtuali. Offrono
svago, emozioni e conferme e allo stesso tempo
permettono di farsi la propria vita, di occuparsi
del lavoro e magari anche della famiglia. In più,
consentono di nascondere le reali intenzioni o,
magari, alcuni tratti della nostra personalità che
non vogliamo mostrare. Sono allettanti perché non
intaccano la libertà personale e non richiedono un
impegno costante. Attenzione, però, a non scambiarle
per relazioni vere.
Tuning
È il termine che si usa nella prima fase di un
rapporto, quando due persone sono vaghe ed evasive
nel definire il proprio legame. Non è detto che per
il solo fatto che abbiano fatto sesso insieme
debbano a tutti gli effetti definire il loro legame
per cui alle volte è d’obbligo rimanere ancorati ad
una fase di sintonizzazione. Fase di solito
piacevole, per via della generosità e della
disponibilità da parte di entrambi i soggetti, ed
anche necessaria se rappresenta a tutti gli effetti
un primo step di un percorso di reciproca conoscenza
con lo scopo di rendersi conto se si è di fronte a
quella “giusta” e se è il caso o meno di impegnarsi
maggiormente. Se invece diventa l’unica fase del
rapporto, segnala paura e immaturità, almeno da
parte di uno dei due partner, ad avere rapporti seri
e duraturi.