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GIALLO PASSIONE
Henriette e
Giacomo Casanova
Un grande amore!
Giacomo Casanova, il veneziano più famoso
del mondo, rinomato per la sua vita di
amante focoso e libertino, si innamorò di
questa bellissima donna in fuga, vestita da
ufficiale e rea di aver abbandonato il tetto
coniugale.
Adamo, chi era Henriette?
Lo pseudonimo
nascondeva probabilmente l'identità di una nobildonna francese
di Aix-en-Provence, forse Adelaide de Gueidan. Fu molto
probabilmente il più grande amore della vita di Giacomo
Casanova.
Beh allora Henriette ne fu orgogliosa immagino…
Il buon Giacomo ebbe centinaia di amanti di ogni rango sociale,
perfino prostitute e suore. Anche quando era ufficialmente
legato sentimentalmente non resisteva alla tentazione di
sedurre. Tra le altre non possiamo non ricordare Manon Balletti,
che conobbe a Parigi e Francesca Buschini con la quale costruì
una relazione durata 9 anni.
Quando incontrò
Henriette?
È il carnevale del 1749, Henriette
viaggia per l’Italia sotto mentite spoglie, vestita da
ufficiale, rea di aver abbandonato il tetto coniugale. Lui amava
le donne anticonformiste e coraggiose, inclini magari a
trasgredire le regole e sicuramente Henriette certamente lo era.
Lui aveva 24 anni, stava portando dei documenti a Napoli e
giunto a Civitavecchia si fermò per visitare il porto. Fu lì che
vide scendere da una nave una coppia. Lui anziano e lei una
ragazza dal viso delicato, travestita in abiti maschili da
ufficiale.
Poi cosa successe?
Casanova ne fu subito colpito e il destino volle che la coppia
alloggiasse nello stesso albergo di Casanova. A cena iniziò un
malizioso gioco di sguardi con la bella signora, ma non successe
nulla. Il giorno dopo però quando l’anziano accompagnatore uscì
per una passeggiata la donna rime sola, Casanova mandò la sua
guida nella stanza di lei per fissare un appuntamento.
E
Henriette come reagì?
La donna rispose che il suo viaggio
sarebbe proseguito per Parma con una tappa a Roma. Quindi, prima
di partire definitivamente per Parma, si sarebbero potuti vedere
a Roma. Così avvenne. Casanova ed Henriette si incontrarono
fuori Porta del Popolo. Quello fu l’inizio di un intrigante
idillio e un viaggio che li portò a trascorrere assieme circa
quattro mesi.
Lei si dimostrò una donna amabile…
Non cedette subito alle lusinghe del buon Giacomo,
ma godendo in quel periodo di una certa tranquillità economica,
Casanova condusse con lei un soggiorno di lusso ed agiatezza a
Parma, le fece alcuni regali tra cui un diamante e ovviamente
poi lei cedette almeno fino a quando lei non venne riconosciuta
e dovette separarsi da lui per ritornare nel suo paese di
origine, ossia Aix-en-Provence.
Lui ne era
innamorato?
Henriette era bella e intelligente di
qualche anno più grande, lui ne subì il fascino al punto che non
riuscì a nascondere un senso di soggezione nei suoi confronti.
Henriette, da donna vissuta qual era, lo amava senza pretendere
di legarlo a sé.
Un grande amore quindi…
Al momento dell’addio, a Ginevra, Henriette incise con
un diamante sul vetro d’una finestra la scritta: “Tu oublieras
aussi Henriette”. Assicurandolo che sarebbe stata capace di
vivere anche senza di lui e pregandolo di fare altrettanto. Lui
non la dimenticò mai. Sappiamo che anche lei provò un immenso
dolore per quell’addio pregandolo però di fingere di non
riconoscerla se mai si fossero incontrati di nuovo.
Si rividero?
E in effetti si incontrarono
due volte nel 1763 e nel 1769, la prima volta lei evitò
saggiamente di farsi riconoscere e la seconda fu lui a fingere
di non riconoscerla, obbedendo quindi al desiderio di lei.
Visto il personaggio possiamo essere certi che sia
una storia vera?
Spesso Casanova frequentava donne
sposate per cui nelle sue memorie le citava con le sole iniziali
o con nomi di fantasia come nel caso di Henriette. Talvolta, per
garantire ancor più l’anonimato, l’età delle sue conquiste
veniva modificata, ma in ogni caso le persone e i fatti sono
risultati veri e riscontrabili in una serie di documenti.
Quindi non si è inventato niente?
Oh
direi proprio di no. Di certo fu il più grande seduttore della
storia e soprattutto poche donne seppero resistergli. Il suo
metodo era semplice: quando incontrava una donna, la studiava,
ne assecondava gli umori e gli stati d’animo, scopriva cosa
mancava nella sua vita e glielo offriva. Insomma si adattava
alla donna e dava corpo alle sue fantasie.
Giocava ad essere l’amante ideale…
Ecco esatto,
proprio così. Le studiava a fondo fino a conoscere le loro
mancanze. Lui del resto era sempre cortese nei modi, perfetto
nelle movenze e negli inchini, generoso nei complimenti e nei
regali. Poche alla fine resistevano alla tentazione di avere un
amante in sintonia con i loro desideri e capace d’impersonare le
loro fantasie.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
http://www.veneziatoday.it/blog/vivivenezia/storie-amore-venezia-giacomo-casanova.html
http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/05/19/339171/
http://www.nuoviargomenti.net/persone-che-avrei-voluto-conoscere-casanova/
https://sogniestorie.wordpress.com/2018/09/05/henriette/
FOTO GOOGLE IMAGE
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