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GIALLO PASSIONE
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Furious Love
La favola romana di Elizabeth Taylor e Richard Burton
Entrambi sposati, furono i tramonti di una Roma ruffiana a farli innamorare. L’occasione arrivò quando la 20th  Century Fox propose alla bella Liz di diventare l’intrigante Cleopatra negli Studios di Cinecittà insieme  all’affascinante e donnaiolo Marco Antonio al secolo Richard Burton
 

Elizabeth Taylor, (Londra, 27 febbraio 1932 – West Hollywood, 23 marzo 2011)
Richard Burton (Pontrhydyfen, 10 novembre 1925 – Ginevra, 5 agosto 1984)
 


 
C’era una volta un cantante americano con la voce da tenore melodico e idolo delle teenager degli anni Cinquanta. Si chiamava Eddie Fisher ed era nato a Filadelfia da ebrei russi ed era così popolare che nel periodo fra il 1950 ed il 1956 aveva ben 17 canzoni nella Top Twenty e addirittura 35 fra le prime 40 classificate. Era sposato con la protagonista di ‘’Cantando sotto la pioggia’’ la bella, famosa, bionda e cotonata Debbie Reynolds dalla quale aveva avuto due figli. Eddie era inoltre amico fraterno di Mike Todd, produttore cinematografico e secondo marito della star dagli occhi viola: Elizabeth Taylor.

La favola ci racconta che appena un anno dopo la celebrazione del matrimonio tra Liz e il povero Mike quest’ultimo, più anziano della bella Liz di 23 anni, morì in un incidente aereo. Era il 22 marzo del 1958, la giovane vedova inconsolabile cadde inevitabilmente tra le braccia dell’amico fraterno di Mike ovvero Eddie Fisher il quale pur essendo felicemente sposato non esitò a consolare Liz e poi visto che l’appetito viene mangiando a lasciare la moglie. Il buon Eddie la lasciò proprio quando insieme a Debbie stava recitando con successo il musical Bundle of Joy. Ovviamente la causa della separazione fu la bella Liz. Insomma da amanti ufficializzarono la loro relazione per poi sposarsi appena appena un anno dopo.

Erano due personaggi famosi e quella storia di corna e tradimento causò un grande scandalo nel mondo dello spettacolo statunitense. Debbie, la moglie lasciata, era considerata la «fidanzatina» d’America ed era molto amata dal pubblico. Per questo motivo il loro divorzio ebbe una grande risonanza mediatica. Al tempo era del tutto normale passare davanti alle edicole e vedere il viso affranto della Reynolds o l’infedele Eddie passeggiare mano per mano alla bambolina Liz allora 27enne, ma fresca e bella come quando interpretava “Torna a casa, Lassie!”

Nonostante il dolore la Reynolds rilasciò varie interviste affermando che riusciva a comprendere il suo ex marito il quale l’aveva lasciata per la donna più bella del mondo! E in effetti Elizabeth era davvero bella e famosa anche se all’epoca non aveva ancora vinto i suoi due premi Oscar, ma aveva già collezionato tre matrimoni. Dapprima con ricco sfondato Conrad Hilton, rampollo della famiglia Hilton. Il matrimonio durò però solo sette mesi e non venne mai consumato, del resto lui riversava tutta la sua passione verso i salamini, le noccioline e i maglioni sportivi. Il secondo fu con Michael Wilding, attore affascinante più anziano di lei di 20 anni, un uomo troppo ordinario e sedentario per far felice la giovane Liz. Il terzo appunto con Mike Todd, il ricco produttore, di 23 anni più anziano. Liz non aveva perso tempo ed aveva già avuto tre figli: due dal secondo marito e uno dal produttore.
Eddie e Liz “durarono” insieme cinque lunghi anni e avrebbero voluto coronare il loro amore con un figlio, ma purtroppo non venne per cui intrapresero la via dell’adozione. La prescelta fu una bimba tedesca di nome Maria in seguito adottata da Richard Burton ovvero il quinto e il sesto marito della Liz. Per amore di Eddie, Liz si convertì all'Ebraismo, dopo aver fatto parte del Cristianesimo scientista dalla nascita. Quindi lo amava, lo amava molto e se sull’orizzonte romano non si fosse materializzato Richard Barton gli amici della coppia avrebbero giurato che di sicuro sarebbe stato un amore eterno.

Ma si sa che l’amore eterno dura al massimo sette anni oppure fino a quando la bella Liz ricevette la magnifica proposta della 20th Century Fox ovvero di diventare la bella e intrigante Cleopatra nell’omonimo film insieme appunto a Richard Burton. Le riprese erano previste a Roma negli Studios di Cinecittà e quindi lei si dovette trasferire in Italia e suo marito decise di accompagnarla.

I due si erano già incontrati una volta nell’estate del 1953 quando, durante una festa in piscina a casa di Steward Granger e Jean Simmons, lui la notò seduta a bordo piscina intenta a leggere un libro. Lui cercò di farsi notare, ma niente. Di sicuro quell’approccio non fu dei migliori così che quando Burton, il Marco Antonio del film, venne a sapere chi impersonerà Cleopatra va su tutte le furie. Quella donna non le era mai piaciuta, la considerava una donna piena di sé, arrogante e fisicamente troppo bassa per i suoi gusti. La chiamava “Miss Tette” e quando qualche amico scherzava sul loro soggiorno a Roma lui rispondeva: “Portarmela a letto? Non ci penso neanche: è troppo grassa!”

Lui inoltre aveva dei dubbi anche sul piano professionale, ma la casa di produzione gli fece un’offerta a cui non poteva rifiutare, ovvero, per i previsti tre mesi di lavoro, il suo appannaggio consisteva nella bellezza di 250 mila dollari e una casa a disposizione per ospitate tutta la sua famiglia al seguito. Burton al tempo era sposato con Sybil Williams, un'attrice gallese e regista teatrale, ed era papà di Kate e Jessica, due bambine arrivate oltre il tempo massimo di qualsiasi speranza, quando già la coppia si era convinta di non poter aver figli.

Liz intanto si era già trasferita a Roma e pensò bene durante le prime lavorazioni di prendersi una brutta polmonite tanto che venne ricoverata in ospedale e per otto giorni rimase in bilico tra la vita e la morte.
Passate le difficoltà Liz e Richard si incontrarono a Roma, sul set del film, il primo settembre 1961. Come da copione ai due toccava recitare la parte degli amanti e, come spesso accade, dalla finzione si passò alla realtà. Durante le prime prove si guardarono negli occhi e l’intesa fu così immediata e perfetta che il regista non ebbe bisogno di fare altri ciack. Poi ovviamente sopraggiunse la passione, quella universale e assoluta.

Richard, penultimo dei tredici figli di un minatore gallese, si dovette ricredere immediatamente anche se continuò per tutto il soggiorno a Roma, a chiamare Liz sfrontatamente “cicciottella!”. Agli amici dirà: “Lo ammetto! Mi pareva un batuffolo di grasso ed invece è fantastica, la sua bocca emana energia allo stato puro. Lei non è una donna, è una strega! Dopo averla baciata ho impiegato meno di tre secondi a convincermi che non potevo più fare a meno di lei”.
L’esplosione passionale prese di sorpresa persino la 20th Century Fox che si sforzò invano di non lasciar trapelare l’imbarazzante faccenda. Ma fu impossibile. Burton fece letteralmente perdere la testa alla Taylor e da parte sua volle a tutti i costi dimostrare a Liz di non essere un donnaiolo come si diceva in giro.
Insomma la loro relazione romana non fu un fuoco di paglia, non fu una fugace storia di letto, ma fu l’inizio di una storia complicata che solo la morte potrà mettere anni dopo la parola fine. I due sembravano calamitati, non c’era ora del giorno che non passassero insieme e cosa preoccupante non si nascondevano ai paparazzi nonostante entrambi fossero regolarmente sposati. La loro relazione clandestina sconvolse l’opinione pubblica, tanto che il Vaticano arrivò a definire la coppia un esempio d’immoralità. Ogni loro fuga, ogni lite, ogni cena, finiva immancabilmente sulle copertine di tutte le riviste di gossip. Richard e Liz divennero gli amanti più chiacchierati del pianeta.

Intanto Eddie il marito di Liz era ripartito, ma non ci impiegò molto ad apprendere la notizia così come Sibyl, la moglie di Richard. Ormai quella passione diventò una valanga che distrussee famiglie e figli precedenti e su quelle rovine Liz e Richard si sposeranno nove giorni dopo il divorzio di lei da Eddie e tre mesi dopo il divorzio di lui da Sibyl ovvero il 15 marzo 1964.

Dicevamo fu un rapporto tempestoso e complicato, fatto di eccessi, leggendarie litigate e gelosie. Il loro impegno principale sembrava quello di fare pace in privato dopo aver litigato in pubblico, non si facevano mancare niente dai fatidici sganassoni alla Taverna Flavia agli insulti e le offese d’ogni tipo. Ovviamente le riappacificazioni a Burton costavano parecchio come il leggendario diamante da 69,42 carati, del quale Liz si considerava “custode” più che proprietaria. Fu la stessa Liz a dichiarare che il loro far pace consisteva nel fare l’amore a letto: “Stiamo bene insieme dalla mattina alla sera e ancora meglio dalla sera alla mattina.” E oltre all’amore pazzo e sfrenato li univa la pigrizia, non andavano mai sul set prima di mezzogiorno, l’alcol, whisky per lui, Martini per lei, e soprattutto il seno di lei che il buon Richard non disprezzava più definendolo da “da balia” ma “meravigliosamente morbido adatto a far l’amore.”
Se Liz è stata la prima ad innamorarsi, Richard l’amerà per sempre scrivendole lettere appassionate come questa: “Prima di tutto devi sapere che io ti venero. In secondo luogo, a rischio di sembrare ripetitivo, devi sapere che ti amo. Terzo, non posso vivere senza di te. Terzo, voglio dire quarto, hai un’enorme responsabilità sulle spalle perché se mi lasci davvero, dovrò uccidermi. Non c’è vita senza te ed io ho paura. Sono spaventato. Perso. Solo. Ottuso. Stupido. Quinto, mi piaci. Sesto, scommetto che potresti farmi smettere di recitare, pratica che ho sempre ritenuto deplorevole”

Ma questa è una favola senza il lieto fine perché finì con lei ricoverata a disintossicarsi nella clinica Betty Ford, e lui ucciso a 58 anni da un'emorragia cerebrale provocata forse da una rissa tra ubriachi.

 




  




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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://www.quotidiano.net/spettacoli/2010/09/24/389441-addio_eddie_fisher.shtml
https://it.wikipedia.org/wiki/Eddie_Fisher
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/debbie-reynolds-memories-liz-taylor-mi-rubo-marito-ma-non-67622.htm
http://marilyn.corriere.it/2019/03/19/miss-tette-e-marcantonio-la-fiaba-di-liz-e-dick/
https://libreriamo.it/teatro/la-storia-del-folle-amore-tra-richard-burton-e-liz-taylor/
http://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2011/08/12/news/liz-amp-richard-alcol-sesso-e-tradimenti-1.34351

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