Madame le sue origini?
Sono nata a Milano il
primo gennaio del 1923 da una famiglia molto benestante
originaria di Stresa, ma venni subito affidata a una famiglia di
contadini.
Come mai?
Ero figlia di un
legame illegittimo. La mia giovane mamma mi aveva affidata a una
contadina di Agnadello, vicino Cremona. Sono cresciuta lì in
quell’ambiente di persone semplici e vere, e nella miseria si
viveva bene anche se mangiavo pane ammuffito.
Poi andò a vivere a Torino…
Andai ad abitare da mia
nonna, tutt’altro ambiente ma se ancora oggi respiro l’odore
della libertà e delle cose semplici lo devo ai miei genitori ed
ai loro figli. Anche se poi ho girato il mondo sono sempre
rimasta legata a quei valori e il mio inseparabile foulard sul
capo che porto sempre mi ricorda quello dei contadini che
lavoravano nei campi.
Assieme ad Alida Valli e
Anna Magnani è considerata una delle attrici di punta del cinema
italiano degli anni quaranta.
Debuttai appena
diciassettenne nel 1940 col film L'orizzonte dipinto, il primo
ruolo importante avvenne però nel 1942. Fu quello di Lisabetta
nel film La cena delle beffe di Alessandro Blasetti.
Dopo qualche anno pieno di successo in Italia, fu
chiamata ad Hollywood…
Fu nel 1948 che venni messa
sotto contratto dalla 20th Century Fox. Lavorai con James
Stewart e Spencer Tracy in Malesia nel 1949, accanto ad Ava
Gardner, Humphrey Bogart e Rossano Brazzi nel film La contessa
scalza del 1954.
Ormai era diventata una diva
internazionale…
In Italia con Michelangelo Antonioni
feci Le amiche nel 1955, grazie al quale vinsi il Nastro
d'argento come migliore attrice non protagonista, e in Spagna
con Luis García Berlanga in Calabuig nel 1957.
Il
24 marzo 1951 si era sposata…
Chi avrei davvero
sposato era quell’uomo elegante, agile, serio di Fred Astaire!
Invece diventai la moglie di Richard Baseheart, un attore
americano aitante, ma fragile e col vizio di bere. Divorziai
nove anni dopo nel 1960. Un matrimonio decisamente sfortunato.
Dall'unione nacque però mio figlio Jackie. L'unico rimpianto è
quello di avere dovuto rinunciare, a causa della gravidanza,
alla proposta giunta direttamente da Charlie Chaplin per il
ruolo di protagonista femminile nel suo film Luci della ribalta
nel 1952, poi assegnato a Claire Bloom.
In
America la ricordano con quei suoi occhi verdi pieni di fuoco,
pelle perlacea, charme, eleganza haute couture…
Ho
vissuto nel benessere scegliendomi gli amici più fidati. Ero
amica della principessa Grace e di Ingrid Bergman. Pensi ho
fatto i popcorn a casa di Paul Newman e ho tenuto a battesimo
Anthony, il figlio di Gregory Peck. Cary Grant mi ha invitato
più volte per il tè nel suo meraviglioso giardino che sembrava
un set cinematografico. Una volta lo trovammo mentre faceva il
piccolo punto per ricamare delle sedie. Noi ridemmo e lui serio
rispose che glielo aveva consigliato lo psicanalista!
Ai nostri giorni si parla tanto di Me Too…
Al tempo come oggi le molestie sessuali erano all’ordine del
giorno, solo che in quegli anni non venivano pubblicizzate e noi
attrici avevamo imparato a cavarcela da sole.
Ci
vuole raccontare la sua storia?
Darryl Zanuk, il
gran capo della Fox, una sera mi mise le mani addosso ed io
reagii immediatamente gettandogli in faccia un bicchiere pieno
di whisky. Ovviamente gli urlai parole irripetibili, ma oltre
che il mio orgoglio quella scena rappresentò la fine della mia
carriera da quelle parti. Mi tenne sotto contratto ma senza
farmi lavorare.
Tornò alla ribalta con il film
Barabba…
Diretta da Richard Fleischer avevo accanto
un cast eccezionale tra i quali Anthony Quinn, Silvana Mangano,
Vittorio Gassman ed Ernest Borgnine. Poi nel 1964 fu la volta di
Giulietta degli spiriti diretta da Federico Fellini e nello
stesso anno accanto alla mia amica Ingrid Bergman recitai nel
film La vendetta della signora.
Sempre negli
anni sessanta fece tanto teatro.
Insieme a Giorgio
Strehler realizzammo capolavori irripetibili come: Arlecchino
servitore di due padroni; Il gioco dei potenti; I giganti della
montagna; Il giardino dei ciliegi.
Poi ancora
America…
Venni richiamata dopo vari anni nel 1968,
insieme a Rossella Falk, per interpretare il ruolo di una
sofisticata contessa italiana nel film Quando muore una stella
di Robert Aldrich, accanto ai protagonisti Kim Novak e Peter
Finch.
Nel 1973 fu la volta di Effetto notte di
François Truffaut…
Il film fu un successo! Tanto che
venne premiato con l'Oscar al miglior film straniero.
Personalmente ottenni una nomination all'Oscar come miglior
attrice non protagonista, ma il premio venne dato a Ingrid
Bergman, la quale durante la cerimonia di consegna del premio si
scusò pubblicamente con me affermando che secondo il suo parere
ero stata proprio io a meritarlo.
La sua vita
privata madame?
Ho avuto diverse importanti
relazioni sentimentali, fra cui quelle con il direttore
d'orchestra Victor de Sabata e con il regista Giorgio Strehler.
Viveva a Milano nella sua bella casa, ovvero
l'ex-conventino di piazza S. Erasmo…
Beh direi un
luogo magico dove ogni angolo trasuda di vita e di ricordi. Qui
ho vissuto l'amore furioso, folle e passionale con Giorgio
Strehler e quello placido e pieno di affetto e tenerezza con mio
marito, l'industriale farmaceutico Carlo De Angelis, il quale mi
fu sempre devoto.
Ci racconti il rapporto con
Giorgio Strehler
Giorgio e il Piccolo Teatro erano
la mia vita. Eravamo giovani, bravi, pazzi per il teatro, felici
di lavorare e talmente presi da questa fiamma. Ma erano anche
rapporti incendiari, erano anche i litigi. Vivemmo e lavorammo
insieme per 15 anni ed alla fine ci lasciammo per sfinimento.
Nostro figlio purtroppo morì prima di nascere.
Dei
molteplici aspetti della sua vita mondana ha narrato nel libro
autobiografico Quanti sono i domani passati. Nel 2017 è stato
realizzato un docufilm sulla sua carriera intitolato Diva!,
presentato al Festival del cinema di Venezia. A dar voce alle
memorie di Valentina Cortese ci sono otto attrici italiane:
Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia
d’Amico, Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Carlotta Natoli e
Greta Scarano.
L’attrice si è spenta il 10 luglio 2019 a 96
anni nella sua casa di Milano.