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INTERVISTA IMPOSSIBILE
Altea di Vallenberg
La “Donna giusta” di Ginko
Altea di
Vallenberg è un personaggio immaginario
della serie a fumetti Diabolik. Compagna
dell'ispettore Ginko ha origini nobili e il
suo volto è stato ispirato dall'attrice francese
Capucine
Madame ci parla
del suo personaggio?
Compaio per la
prima volta nel n. 22 di Diabolik “Il grande
ricatto”, era il 10 ottobre 1964. Sono la compagna
inseparabile dell'ispettore Ginko e come per Eva gli
autori ebbero l’esigenza di dare una compagna
all’acerrimo nemico di Diabolik.
Ci
racconta la sua storia?
Sono la vedova
del duca di Vallenberg, cugino del re del Beglait e
figlia di un ammiraglio del Beglait. Dopo alcuni
attacchi terroristici che sconvolsero il mio paese
decisi di diventare infermiera volontaria. In quei
giorni conobbi il mio futuro marito, Federico
Vallenberg, che era appunto di nobili origini.
Purtroppo dopo alcuni mesi di matrimonio mio marito,
il duca, morì divorato da uno squalo durante una
battuta di pesca subacquea.
Lei,
rimasta vedova, cosa fece?
In realtà non
ero rimasta vedova comunque tornai nel mio paese
dove scoprii che Federico non solo non era morto, ma
che era anche il capo di tutti gli attacchi
terroristici e che in passato aveva catturato e
torturato Diabolik, il quale pur liberandosi non era
riuscito a scoprire la sua identità. Anni dopo anche
Federico verrà ucciso da Diabolik per vendetta.
Come conosce l'ispettore Ginko?
A seguito di un furto di gioielli, il mio castello
divenne luogo di incontro fra Diabolik e alcuni
governanti che si dovevano mettere d'accordo per il
furto di alcuni gioielli. Scoperto il losco traffico
diventai una collaboratrice di Ginko a cui salvai la
vita e finendo per innamorarmi di lui.
Ma la vostra relazione rimase sempre
segreta…
Beh io ero una duchessa e
Ginko un onesto servitore dello stato perennemente
squattrinato! Per questa differenza di lignaggio la
nostra relazione rimase a lungo nascosta. Diventai
con il tempo sua confidente e comparendo nelle
storie solo per supporto morale ai suoi problemi
personali, difficilmente ho svolto parti attive
nelle storie tranne in alcuni casi quando la vita di
Ginko era in pericolo e tra le altre cose mi trovai
a collaborare con Diabolik e con Eva Kant.
Ginko l’amava vero?
L’amore era
reciproco, vuoi per la forte complicità tra noi che
per le indiscusse affinità elettive. Comunque ripeto
un amore difficile per le disparità sociali. Ginko
in occasione del nostro primo incontro mi disse:
"Domani finirà il sogno di un povero poliziotto che
si è innamorato della meravigliosa duchessa di
Vallenberg".
Fu lei stessa vittima di
un attentato vero?
In occasione del
matrimonio di una mia cugina quando rimasi vittima
di un attentato dinamitardo, riportando gravissime
ferite e arrivando a un passo dalla morte. Poco
prima di perdere i sensi chiesi di sposare Ginko, il
grande amore della mia vita. Dopo alcune settimane
mi ristabilii completamente, ma, scoprii con mia
sorpresa che il mio matrimonio con Ginko non era
valido perché l’uomo che sposai non era altro che
Diabolik nei panni dell'ispettore.
Tra lei e Ginko ci fu anche un periodo di crisi…
Successe quando, per salvargli la vita, collaborai
con Diabolik per rintracciare il killer di Ginko.
Però, quando Ginko si riprese e scoprì la verità, mi
rimproverò aspramente per aver collaborato con re
del terrore. A quel punto sentendomi incompresa e
capendo che per Ginko contava più la sua lotta
contro il criminale che la nostra felicità, me ne
andai uscendo dalla sua vita per un certo periodo.
Ginko però non perse tempo e la
tradì vero?
Durante la nostra
separazione, lui ricevette le attenzioni di Milay,
un'affascinante collega. Non so se mi abbia tradito
davvero, ma so che lui si rese conto di amarmi
ancora. Cercò di rintracciarmi, ma senza successo.
Solo tempo dopo ci rincontrammo nell'ambasciata del
Beglait per un caso fortuito e da quel momento
tornammo insieme dichiarandoci amore eterno.
Viveste anche dei momenti molto tragici…
Direi non pochi, tra le altre cose fui anche vittima
di uno stupro. Mi ritrovai sola perché Ginko era
stato rapito da Diabolik, ma una volta saputo della
violenza carnale, Diabolik liberò Ginko pur di farlo
stare accanto a me. In quel momento Gino comprese i
motivi per i quali in altre occasioni avevo
collaborato con Eva e Diabolik e soprattutto capì
Diabolik, ladro sì, ma con forti principi morali.
Lei è descritta come una donna dal
grande carisma!
Beh rispetto agli altri
personaggi femminili, esclusa ovviamente Eva, sono
una donna completamente diversa. Non temo Diabolik
anzi lo affronto a viso aperto pur di salvare
l'onore del Beglait, il mio Paese d'origine, e non
esito a scavalcare la diplomazia, a cospirare, a
collaborare con i servizi segreti. Tutto questo per
rendere la vita difficile a Diabolik anche se
purtroppo non sono mai riuscita a farlo arrestare!
Chi sono i suoi genitori?
Sicuramente le mie madri sono le sorelle Giussani
mentre mio padre è di certo Enzo Facciolo che mi
disegnò bruna per distinguermi da Eva, ma con lo
stesso fantastico fisico. Fu lui che sfogliando
riviste di moda, cataloghi di abbigliamento, foto da
film... alla fine prese come modello un’elegante
indossatrice francese che si faceva chiamare
Capucine.
Grazie Madame...
Sono io che devo ringraziarla, lei è stato
squisitamente gentile.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Altea_(personaggio)
https://www.diabolik.it/altea-di-vallenberg.php
https://www.facebook.com/DiabolikUfficiale/
FOTO GOOGLE IMAGE
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