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INTERVISTA IMPOSSIBILE
Isabella
La duchessa dell’erotismo
Una donna più
seducente di Angelica, più perfida di Cleopatra,
più astuta di Modesty Blaise». Non c’è uomo
che la possa domare, non c’è donna che possa
superarla sia nell’ardimento che nell’amore,
un amore libero come il suo cuore, cuore di
giovinetta, cuore di ghiaccio, cuore di
passionaria…
Era il 1966 e con queste parole l’editore
presentava il primo fumetto erotico pubblicato
in Italia, che farà da battistrada ad un
filone fumettistico quello del fumetto
erotico italiano (Anno
pubblicazione: 1966 - 1976)
Madame chi è
Isabella?
Il mio personaggio è stato
creato da Giorgio Cavedon e Renzo Barbieri con i
disegni di Sandro Angiolini nel lontano 1966. Sono
la protagonista di due serie a fumetti in formato
tascabile con periodicità quattordicinale di genere
erotico, storico e avventuroso.
Ebbe
un notevole successo vero?
Sulla scia
dei romanzi del ciclo di Angelica, Marchesa degli
angeli, faccio parte di una serie di eroine procaci
e disinibite che divennero un autentico fenomeno di
costume. In Italia fui la prima e feci da apripista
a un nuovo genere. Alla fine vennero realizzati 263
numeri ognuno dei quali andava in media oltre le
settantamila copie vendute.
Vuole
descriversi madame?
Sono una bellissima
ragazza bionda rimasta orfana e allevata da una
famiglia di zingari nella Francia del XVII secolo ai
tempi del re Luigi XIII circondata da personaggi
immaginari come Jacula, ma anche da quelli realmente
esistiti come il Cardinale Richelieu o Maria de'
Medici.
Era un’abile spadaccina…
Il mio obiettivo era andare alla ricerca delle mie
origini scoprendo successivamente di essere la
Duchessa di Chateau Salins e l’unica superstite
della nobile famiglia dei De Frissac che venne
sterminata dal barone Von Nutter (un crudele
feudatario tedesco che indossava una maschera di
cuoio sopra il volto deturpato) per impadronirsi dei
nostri possedimenti. Presi quindi la decisione di
consacrare la mia vita alla vendetta della mia
famiglia e rimpossessarmi dei miei beni senza mai
rinunciare al piacere.
Lei
assomigliava molto a Brigitte Bardot?
Sì
in effetti c’era una decisa somiglianza anche se il
mio personaggio era ispirato a quello di Angelica,
ovvero una figura che esaltava la donna. Una donna
capace di risolvere da sola i problemi, senza
l’aiuto del maschio, pur mantenendo al tempo stesso
la propria femminilità.
La serie
toccò temi ancora inediti al tempo come
l'omosessualità, il sadomasochismo e la promiscuità
sessuale…
Sempre alla ricerca della mia
libertà sessuale non disdegnavo affatto avventure
sessuali tradendo il mio partner Gilbert. Anche
perché lui sapeva accettare con disinvoltura i miei
numerosi tradimenti sia con uomini, nobili o rustici
che fossero, e sia con ragazze anche minorenni. Tra
le quali ricordo la sedicenne Sciusciù una giovane e
conturbante cortigiana, che oggi, in quando
minorenne, difficilmente apparirebbe in un fumetto
erotico. Tra l’altro vale la pena ricordare che a
quei tempi la maggiore età era di 21 anni!
Qualcuno afferma che questa sua ricerca non
contribuisce affatto alla emancipazione della donna…
Il sesso era un tramite, io mi battevo per la
liberazione della Lorena e per arrivare allo scopo
non mi sono creata troppi scrupoli, anche di
torturare o uccidere i miei nemici. Comunque conosco
queste critiche, in effetti gli inventori del mio
personaggio erano uomini, per cui è possibile che
quel tipo di perversione appartenga ai bisogni e
alla sfera sessuale dell’uomo del tempo comprese le
sue frustrazioni e i suoi desideri più sordidi e le
fantasie represse.
Comunque lei non
perdeva occasione per mettere in mostra il proprio
corpo nudo…
Pensi che per evitare le
forbici della censura mostravo il seno nudo privo
dei capezzoli. Null’altro visto che il pelo pubico e
quello che c’era sotto erano ancora più di un tabù.
Come dicevamo lei aprì un filone del
tutto inedito in Italia…
Il mio successo
diede vita a personaggi come l’imperatrice romana
Messalina, la nobildonna rinascimentale Lucrezia, la
nazista della Seconda guerra mondiale Hessa, la
vampira ottocentesca Jacula, la gangster degli anni
trenta Bonnie, l’agente segreto americano Goldrake,
la creatura infernale del Medievo Lucifera, la
piratessa caraibica Jolanda e poi ancora Helga,
Cimiteria, Jungla, Walhalla, Belzeba, Vartàn e
Maghella che molto spesso erano semplici variazioni
della mia storia, alcune decisamente di scarsa
qualità altre invece come Zora la vampira e Jolanda
de Almaviva di notevole fattura.
Le
avventure di Isabella durarono esattamente 10 anni,
prima di arrendersi ai cambiamenti dei gusti dei
lettori. Chiuse i battenti, appunto, nel 1976. La
moda delle eroine sexy delle epoche passate stava
giungendo al tramonto: anche se i tascabili
vendevano più che mai, il pubblico ora preferiva le
ambientazioni moderne. |
Isabella (fumetto) Lingua orig.
lingua italiana Paese Italia Autore Giorgio
Cavedon, Sandro Angiolini disegnatore Anni di uscita
1966 - 1976 Editore Ediperiodici, l'Editrice
Sessantasei, Edizioni Erregi Albi 263 (completa)
Genere erotico Sceneggiatori Renzo Barbieri e Giorgio
Cavedon Disegni Sandro Angiolini Autori delle
copertine Sandro Angiolini, Gaspare De Fiore, Umberto
Sammarini e Studio Rosi Uscirono in totale divisi in
due serie, la prima pubblicata da aprile a dicembre 1966
per 19 numeri per l'Editrice Sessantasei e la seconda da
gennaio 1967 a ottobre 1976 per 244 numeri edita dalle
Edizioni Erregi fino al n°155 e dalla Ediperiodici fino
alla conclusione della serie.
INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Isabella_(fumetto)
http://curiosando708090.altervista.org/isabella-primo-fumetto-erotico-adulti/
https://www.giornalepop.it/isabella-la-duchessa-dellerotismo/
FOTO GOOGLE IMAGE
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