Madame, ci
descrive il suo personaggio?
Jacula è un
personaggio immaginario ideato da Renzo Barbieri e
Giorgio Cavedon e dal disegnatore Giorgio Cambiotti.
La serie di genere erotico/horror portava il mio
nome.
Quando nasce?
In
realtà esordisco nel marzo 1969 su un'altra testata
dell'editore, ovvero Isabella. Nello stesso anno
però, sempre pubblicata dalla ErreGI e poi dalla
Ediperiodici, uscì la testata che portava il mio
nome, in formato tascabile. Il personaggio nacque
sull'onda del successo dei fumetti neri degli anni
‘60 caratterizzati da elementi trasgressivi e
violenti ai quali viene aggiunta la componente
erotica. In tutto dal 1969 al 1982 vennero
pubblicati 327 volumi sia in formato tascabile che
in quello gigante.
Dicono che le sue
fattezze fossero identiche a quelle della cantante
Patty Pravo…
Beh sì, furono gli stessi
autori ad ammettere di essersi ispirati graficamente
a Patty.
Chi era Jacula?
Jacula è una vampira che vive avventure dell'orrore
ambientate a cavallo tra Ottocento e Novecento
rivisitando tutti i luoghi classici dell’immaginario
dell’occulto e del mistero con streghe, antiche
maledizioni, ritorni dall'oltretomba e castelli
infestati dagli spettri.
Come
vampira però differisce dal modello tradizionale…
Sono immune ai raggi del sole, questo fu possibile
grazie a una pozione del dottor Carlo Verdier, un
vampiro che nel corso della serie sarà mio compagno,
ma, come tutti gli altri vampiri, non sono immune
all’aglio e ai crocefissi.
Un horror
pennellato puntualmente da situazioni erotiche…
Nelle mie avventure incontro vari personaggi del
genere horror come Frankenstein, l’uomo lupo, Jack
lo squartatore, lo zombie, la mummia o il mostro
della laguna nera. L’elemento erotico è più o meno
presente.
La sua figura oltre che
erotica lei è alquanto dissacratoria.
Nella storia sono una donna forte ed emancipata
oltre che affascinante e divento portabandiera dei
valori rivoluzionari, per questo motivo sono una
vampira senza freni e inibizioni, eversiva nei
confronti del potere costituito. I miei bersagli
principali sono la famiglia, la chiesa e le
istituzioni borghesi.
Pensa che ebbe
successo per questi motivi?
Penso che in
quel contesto culturale, ossia perbenismo borghese
imperate e i dettami della religione non al passo
coi tempi, ogni tematica legata alla libertà
sessuale suscitava sicuramente apprezzamento e tanta
curiosità. E poi ci metta i tagli della censura che
invece di moralizzare creavano ancora più morbosità.
Ebbe successo anche all’estero vero?
Venni pubblicata in vari paesi europei ma ottenni
successo in Francia. Come gli italiani, i francesi
venivano attratti dalle mie imprese
erotico/horror/gotiche. Il successo fu strepitoso e
senza precedenti. Molte donne si identificarono con
Jacula, una eroina disinibita e sessualmente libera
che anticipava in sostanza tematiche femministe.
Come mai poi chiuse i battenti?
Le cause furono molte tra le quali la perdita di
freschezza e la ripetitività delle storie e la grave
crisi del fumetto popolare agli inizi degli anni 80
per l'affermazione sul mercato dei video porno.
I numeri confermano la sua tesi.
In una statistica del 1983 venne fuori che in
quell’anno uscivano regolarmente in edicola 39
testate per la bellezza di un milione di albi
venduti ogni mese! Tutte di genere erotico che poi
sfociava in Horror tipo la zombie Cimiteria,
licantropi come Ulula e soprattutto vampire. Dopo il
mio successo seguirono a ruota Zora (con i
lineamenti di Catherine Deneuve), Sukia (con le
sembianze di Ornella Muti) e Yra.