Adamo ma davvero esiste una canzone che si intitola
“Acqua alta in Piazza San Marco”?
Sembra strano,
ma esiste! La compose il
cantautore romano Giampiero Artegiani insieme al musicista
Marcello Marrocchi. Praticamente non ti dirà nulla ma fu
l’autore tra gli altri brani della famosa “Perdere l’amore” con
cui Massimo Ranieri sbaragliò tutti al Festival di Sanremo del
1988.
Eravamo nel 1984…
La presentò a
Sanremo ma non riuscì ad arrivare in finale nella categoria
delle Nuove Proposte, vinta quell’anno da “Una terra promessa”
di Eros Ramazzotti, comunque il brano riuscì ad avere un
discreto successo radiofonico finendo però ben presto
nell’oblio, così come accadde per gli altri singoli del
cantautore.
Un atto d’amore per Venezia…
Un eccellente mix di musica cantautorale e
rinascimentale con innesti di violini in stile Rondò Veneziano
descrivendo le caratteristiche della città lagunare ossia, oltre
all’acqua alta, San Marco, i colombi, il Ponte dei Sospiri,
Casanova, i turisti, le gondole e i gondolieri che non cadono
mai in acqua, gli amori che nascono e quelli che finiscono, i
Mori e Arlecchino.
Ma chi era Giampiero
Artegiani?
Esordì come tastierista e chitarrista
negli anni settanta nelle cantine della periferia romana,
entrando a far parte della formazione della band di rock
progressivo Semiramis insieme a Michele Zarrillo. Il gruppo
partecipò allo storico raduno rock capitolino di Villa Pamphili
nella primavera del 1972.
Poi?
Dieci
anni dopo il primo successo come solista con il brano Il sogno
di un buffone, un bel testo con richiami medioevaleggianti, che
racconta di un amore impossibile tra un giullare e la regina.
Pubblica quindi in autunno il suo primo album 33 giri omonimo,
che contiene anche il successo estivo.
Poi Acqua
alta…
Siamo nell’84 partecipa al Festival di Sanremo
con la canzone Acqua alta in piazza San Marco, nell’86 torna a
Sanremo con “...e le rondini sfioravano il grano”
classificandosi al terzo posto.
Dopo altre
canzoni meno note abbandona la carriera di cantante…
Si dedicò esclusivamente all’attività di autore e
Produttore Artistico per altri artisti. Trai i quali Franco
Califano, Massimo Ranieri, Michele Zarrillo, Silvia Salemi,
Maria Carta, etc. E nel 1988 arrivò il grande successo con
Perdere l’amore. La curiosità è che questa stessa canzone era
stata proposta al Festival già dall'anno precedente,
nell'interpretazione di Gianni Nazzaro, ma, in quell'occasione,
era stata scartata dalla commissione selezionatrice con la
dicitura: «non idonea».
Poi nel 1997 un altro
successo…
Scrisse “A casa di Luca”, brano
interpretato da Silvia Salemi. La canzone venne presentata al
Festival di Sanremo 1997, classificandosi al quarto posto nella
manifestazione ed ottenendo un buon successo. Il singolo
raggiunse la nona posizione della classifica dei dischi più
venduti.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=36YFMd7CGBA
https://www.youtube.com/watch?v=7OworKwN31Q