Adamo mi parli del brano “A tazze e cafè”
‘A
tazza ‘e cafè è una canzone scritta dal poeta Giuseppe Capaldo,
autore di componimenti napoletani, e musicata da Vittorio
Fassone nel 1918.
Chi era Giuseppe Capaldo?
Il poeta, vissuto tra la fine dell’Ottocento e il primo
ventennio del Novecento, oltre ad aver scritto famosissime
canzoni tra cui Comme facette mammeta, del 1906, musicata da
Salvatore Gambardella era anche uno di quegli uomini che mai si
sarebbero sottratti al corteggiamento di belle donne.
Quindi dedicò questa canzone a qualche bella signorina
immagino…
Lui faceva il cameriere nel bar chiamato
“Caffè Portoricco” in via Sanfelice al centro di Napoli, e tutti
i giorni osservava innamorato la bella Brigida, che faceva la
cassiera nello stesso locale. Ovviamente lei era
corteggiatissima e in maniera decisa ed aspra, teneva a distanza
i molti spasimanti fra i quali proprio il nostro Giuseppe
Capaldo. Lui però si innamorò perdutamente di lei. Era
bellissima. Il poeta tentò di conquistare il cuore
dell’affascinante femmina, ma questa non sembrava rispondere
alle sue avances.
Quindi cosa fece?
Un bel giorno il giovane guardò la donna, quindi vide una tazza
di caffè bollente che stava servendo e sentì quella scintilla
che solo i veri poeti avvertono. Allora prese carta e penna e
cominciò a scrivere dei versi paragonando l’amata ad una tazza
di caffè, amara, ma capace di diventare dolce nel caso in cui si
aggiungesse lo zucchero. Quindi, apparentemente ruvida e
scostante, la bella Brigida, per l’Autore, se corteggiata con
pazienza e sapienza, si si sarebbe mostrata finalmente dolce e
amabile.
Come finisce la storia?
Beh non so se ebbe successivamente successo con la bella e
scorbutica Brigida e se per caso le abbia addolcito il cuore, ma
di sicuro sappiamo che su quei tavolini del bar Capaldo scrisse
“’A tazza ‘e cafè”. Dichiarazione d’amore ricca di ironia e
irriverenza. Sappiamo che mostrò le sue parole al cavalier
Vittorio Fassone che, appassionatissimo musicista, decise
all’istante di comporre la musica per trasformare quelle parole
in una canzone.
Oltre a Brigida è anche un
tributo al caffè…
Il caffè a Napoli è sempre stato
assoluto protagonista anche in ambito culturale, come a teatro,
nella letteratura e nella musica. La quasi totalità delle grandi
canzoni napoletane di ogni epoca ricorrono spesso al caffè, non
solo come bevanda ma come tempo e luogo nei quali si snodano
situazioni e si esaltano i sentimenti.
Chi la
cantò?
La prima volta fu interpretata da Elvira
Donnarumma, una delle sciantose più amate della Belle Epoque, al
Teatro Bellini di Napoli. Il pezzo è stato successivamente
interpretato dai più grandi napoletani ed italiani.
Cover?
Il brano ha visto, negli anni,
numerose interpretazioni e rifacimenti. Resta impressa nella
storia la versione cantata da Roberto Murolo, incisa nel 1964 e
inclusa nell’album Reginella e successivamente incisa da Claudio
Villa, Renzo Arbore, Milva, Gabriella Ferri e Massimo Ranieri.
Su Youtube ci sono varie versioni...
Roberto Murolo - 'A Tazza 'e Caffè - YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=zRV7RAg5iyA