Adamo mi parli di Vacanze Romane dei Matia Bazar?
Vacanze romane è sicuramente tra le canzoni più amate e
conosciute del gruppo genovese. È una canzone del 1983 scritta
da Giancarlo Golzi e Carlo Marrale, pubblicata come singolo e
inserita nell'album Tango. Interpretata dalla voce di Antonella
Ruggiero è accompagnata dagli arrangiamenti stile sinth pop del
tastierista Mauro Sabbione. All'epoca la formazione era composta
da Carlo Marrale, Aldo Stellita e Giancarlo Golzi oltre
ovviamente a Mauro Sabbione e Antonella Ruggiero.
È una delle canzoni più note dei Matia Bazar, vero?
Il brano fu presentato al 33° Festival di Sanremo del
1983 e si classificò al quarto posto aggiudicandosi il Premio
della Critica. Ha ottenuto un grosso riscontro nelle vendite
rimanendo per ben quattro mesi in vetta alle classifiche e sarà
il quarto singolo più venduto del 1983. Grazie al successo di
questo brano, i Matia, vinsero nello stesso anno anche il
Telegatto come miglior gruppo italiano.
La
canzone fu comunque la vincitrice morale di quell’edizione…
Fu un’edizione bizzarra, pensa che “Vita spericolata”
di Vasco Rossi si classificò al penultimo posto e addirittura
“1950” di Amedeo Minghi venne scartata prima della finale. A
vincere fu Sarà quel che sarà della sconosciuta Tiziana Rivale…
A chi si erano ispirati i Matia Bazar?
"Roma dove sei?", è l'attacco che immerge subito chi ascolta nel
rimpianto per una Roma che non c'è più. Infatti il brano
richiama con nostalgia i tempi passati di Roma senza riferimenti
ad un periodo in particolare, anche se il titolo è lo stesso del
film con Gregory Peck e Audrey Hepburn, girato a Roma negli anni
Cinquanta. Nel testo poi sono citate due operette dei primi
decenni del secolo scorso: Il paese dei campanelli e La vedova
allegra. È citato anche La dolce vita di Federico Fellini, film
che era diventato un concetto di stile di vita degli anni a
cavallo tra i '50 e i '60.
Come nasce la canzone?
Secondo l’autore Carlo Marrale l’assemblaggio vero e
proprio è arrivato nel 1983 ma già da anni alcune parti del
brano erano nella sua mente e scritte qua e là su pezzi di
carta. Poi quando fece ascoltare ai membri del gruppo la musica
immediatamente il bassista Aldo Stellita compose il testo in un
paio d’ore, anche se verrà accreditato poi a Giancarlo Golzi,
realizzando un particolare arrangiamento in equilibrio tra
elettronica e stile retrò. Sul palco dell’Ariston l’impatto
visivo fu notevole: vestiti di bianco, microfoni vintage, con
Antonella Ruggero bellissima ed elegante in guanti bianchi e
trucco rétro, eseguirono quella splendida melodia, una sorta di
béguine elettronica, abbinata a testi che pescavano
nell’immaginario della “Dolce Vita” della capitale con immagini
decadenti e raffinate.
Chi erano i Matia Bazar?
Il nome della band viene proprio dalla Ruggero e dal
suo nome d'arte "matia" che in genovese significa "matta". Il
gruppo era nato a Genova nel 1975 riunendo Piero Cassano, Aldo
Stellita e Carlo Marrale provenienti dai Jet, Giancarlo Golzi e
Antonella Ruggiero, allora cantante solista. Si impongono
subito, fin dal disco d’esordio “Stasera che sera”, come un
gruppo di pop-rock leggero, ma non privo di una raffinatezza
superiore a tanti gruppi italiani contemporanei. Poi con altri
pezzi che scalarono le classifiche come “Solo tu” del 1978 e
“Per un’ora d’amore” ed “e dirsi ciao” sempre del 1978. Mauro
Sabbione subentrò come tastierista a Piero Cassano che aveva
lasciato il gruppo nel 1981. Negli anni poi il gruppo subirà dei
mutamenti soprattutto per ciò che riguarda la voce femminile. La
Ruggiero, infatti, lascerà i Matia nel 1989 per provare la
carriera da solista e sarà sostituita da Laura Valente fino al
1998 anno in cui muore anche uno dei componenti storici e cioè
Aldo Stellita. Alla fine degli anni '90, quindi, della storica
band era rimasto solo Giancarlo Golzi che ingaggia Silvia
Mezzanotte e Fabio Perversi che, insieme al rientrate Piero
Cassano riportano i Matia ai grandi livelli di un tempo
arrivando a vincere Sanremo nel 2002 con "Messaggio d'amore".
Come andò quell’edizione di Sanremo?
Il trentatreesimo Festival di Sanremo si svolse al
Teatro Ariston di Sanremo dal 3 al 5 febbraio e fu condotto da
Andrea Giordana affiancato da Isabel Russinova, Anna Pettinelli
ed Emanuela Falcetti, all'epoca conduttrici del programma
musicale Discoring.
Quali furono i brani di
successo?
Oltre alla canzone di Vasco Rossi “Vita
spericolata” e a “Vacanze Romane” dei Matia Bazar vi fu il
successo di Toto Cotugno con L'italiano scritta, a detta dello
stesso Cutugno, nel novembre del 1981 per Adriano Celentano che
poi la rifiutò e che vendette milioni di copie in tutto il
mondo, tanto da essere ancora oggi considerata (soprattutto
all'estero) una sorta di "inno non ufficiale" d'Italia.
Poi?
Sicuramente il brano 1950 di Amedeo
Minghi giovane esordiente al Festival. E “Margherita non lo sa”
di Dori Ghezzi. Parteciparono tra gli altri: Fiordaliso, Gianni
Morandi con “La mia nemica amatissima”, Amii Stewart con
“Working Late Tonight” Sandro Giacobbe, Marco Ferradini,
Zucchero, Gianni Nazzaro, Viola Valentino, Pupo ecc. Tra gli
ospiti internazionali salirono sul palco: Peter Gabriel,
Toquinho, John Denver ecc.
Come andarono le
vendite?
Oltre al quarto posto di Vacanze romane
nella classifica dei dischi più venduti dell’anno troviamo: al
18esimo posto L’italiano, al 28esimo Vita spericolata di Vasco
Rossi, al 42esimo Sarà quel che sarà di Tiziana Rivale, al
52esimo Volevo dirti di Donatella Milani.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=0TAeVsu0-Vk
https://www.youtube.com/watch?v=AJMFc6TnT6A
Vacanze romane
Artista Matia Bazar
Autore/i Giancarlo Golzi (testo)
Carlo Marrale
(musica)
Genere Beguine
Synth pop
Edito da
Ariston
Pubblicazione
Incisione Tango
Data
1983
Durata 4:04