Adamo chi era Camille Léonie
Doncieux?
Era la modella preferita di Claude Monet
che poi divenne suo marito. Posò anche per Pierre-Auguste Renoir
e Edouard Manet. Era nata il 15 gennaio del 1847 a Lione.
Le sue origini?
Proveniva da una
famiglia abbastanza modesta tanto che decise ancora adolescente
di trasferirsi a Parigi e fare la modella. Aveva vent’anni e tra
un atelier e l’altro conobbe Claude Monet nel marzo del 1867.
Come conobbe il pittore?
Era un
pomeriggio di marzo del 1865 quando l’artista, entrato in una
libreria in rue Dante a Parigi, vide la ragazza per la prima
volta: bruna e affascinante, se ne innamorò perdutamente. Non fu
una scelta facile: la giovane, già promessa in sposa a un
rampollo facoltoso, dovette praticamente fuggire assieme a
Monet.
Quindi?
Lei posò per lui e
poco dopo iniziarono a frequentarsi e nacque una relazione
abbastanza seria tanto che lei rimase incinta. I genitori del
pittore non la presero bene e cercarono in tutti i modi di
contrastare il rapporto in quanto lei era di origini molto
umili.
C’era una forte sintonia tra loro…
Camille seguì Claude nella vita bohémienne diventando la sua
compagna fissa. I due dividevano tutto: le ore di posa, la
precarietà, la mancanza di denaro, le tante fughe di notte per
via degli affitti che non riuscivano a pagare… In compenso la
bella modella esercitava su tutti un gran fascino, non solo sul
suo Monet, ma anche sugli altri impressionisti che la vollero
protagonista delle loro tele, come Renoir.
Un
periodo difficile per il pittore…
Tieni conto che al
tempo il termine Impressionismo era fortemente negativo. Veniva
considerato come abbozzo di pittura incompiuta, pennellate
veloci che catturavano scene dipinte dal vero, en plein air.
All’epoca l’artista era ancora un giovane pittore poco
conosciuto e le sue opere non erano capite. Camille divenne la
sua unica modella, ritratta infinite volte per tutta la vita;
prima dal vero, e in seguito attraverso i soli ricordi. Camille,
sua appassionata amante e sostenitrice, fu la prima a capire che
ciò che stava avvenendo su quella tela era una rivoluzione che
necessitava ancora di parecchio tempo per essere compresa e
accettata.
Il dipinto più famoso fu La donna in
abito verde…
La ritrasse a figura intera e presentò
la tela al Salon del sotto il nome di Camille. Fu ben accolto
dalla critica tanto che vinse la medaglia d’argento ovvero il
secondo premio. Il quadro venne acquistato dallo scrittore
Arsene Houssaye per la somma di 800 franchi. Uno degli ardenti
sostenitori di questo dipinto fu nientemeno che Emile Zola.
La dipinse anche in “Femmes au Jardin”.
La scena raffigura un momento di svago di tre donne in giardino.
La luce è così intensa da essere riverberata dalle stoffe dei
vestiti vaporosi delle donne. Beh in tutte e tre le figure si
possono riconoscere i tratti del volto di Camille Doncieux,
segno di un grande, vero e indimenticabile amore.
Si sposarono?
Nel 1870 dopo tre anni di
convivenza, nacquero in quel periodo due figli: Jean Monet nato
appunto nel 1867 e Michel Monet nato nel 1878. Lei purtroppo era
malata, aveva un cancro all’utero e la nascita del secondo
figlio la indebolisce ulteriormente. Morì l’anno successivo il 5
settembre 1879, all'età di 32 anni
Come reagì il
pittore a quella morte?
Monet fu sconvolto dalla
morte della giovane moglie, tanto da usare l’arte come ultima
via d’uscita. Si buttò compulsivamente nella pittura, cercando
di immortalare la sua amata in tutte le pose. Sperava in questo
modo di rallentare la malattia, come dimostra anche il celebre
ritratto “Camille Monet sul letto di morte”, nonostante avesse
intrecciato da poco una relazione extraconiugale con Alice
Hoschedé, moglie di un ricco finanziere, amico del pittore e suo
fedele collezionista. Monet continuò a ritrarre la moglie anche
dopo la sua morte generando non poca gelosia ad Alice.
Abbiamo poco notizie di lei…
Purtroppo sì,
la seconda moglie di Claude Monet, Alice Hoschedé, impose a suo
marito di distruggere tutta la corrispondenza della sua prima
moglie, inviata e ricevuta, ed ogni documento tra cui alcune
foto che avrebbe potuto ricordare la sua prima moglie. L'unica
foto rimasta di Camille Doncieux, scattata in Olanda nel 1871 è
conservata in una collezione privata, di cui ovviamente Alice
Hoschedé ignorava l’esistenza.