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Adamo Bencivenga
L’effimero piacere del tradimento
Ambra
poggia le chiavi sulla vassoio di rame in ingresso. Leo sta leggendo il
giornale in salotto.
Ambra: Ciao tesoro scusa il
ritardo.
Leo: Oh non preoccuparti come vedi sono
comodamente seduto sul divano.
Ambra: Scusa, ho fatto
tardi in ufficio, poi c’era un traffico pazzesco e per non farmi mancare
niente ho dovuto anche chiamare l’assistenza per una ruota bucata… Ora
metto qualcosa sul fuoco e poi vado a farmi la doccia. Mi aspetti?
Leo: Tranquilla fai con calma.
Lei si
avvicina e lo bacia.
Leo: Mmh ma che buon
profumo!
Ambra: Ti piace? È nuovo.
Leo:
Senti fai una cosa, siediti e rimani cinque minuti qui con me.
Ambra: Come è andata la tua giornata tesoro?
Leo:
Le solite riunioni noiose e a te come è andata?
Ambra:
Bene, il capo ha voluto una relazione scritta di mio pugno, per questo ho
fatto tardi ed ora sono davvero sfinita.
Ambra si siede un
attimo sul divano e si toglie le belle scarpe rosse col tacco 12.
Leo: Ci credo con quelle scarpe…
Ambra:
Beh lo sai che noi donne dobbiamo pagare un prezzo altissimo alla nostra
femminilità…
Leo: Ma lo sai che più passano gli anni e
più ti fai bella? Sono orgoglio di avere una moglie così affascinante!
Ambra: Tesoro grazie, quasi quasi mi imbarazzi o c’è
qualcosa che devo sapere?
Leo: Visto che tardavi ti
ho chiamata in ufficio, ma la tua collega Giovanna mi ha detto che oggi
non ti ha vista.
Ambra: Potevi chiamarmi al cellulare,
no? Leo: Ci ho provato, ma eri irraggiungibile. Ti ho
anche lasciato due messaggi in segreteria. Posso sapere dove hai passato
la tua giornata stancante?
Ambra: Te l’ho detto sono
stata tutto il giorno con il capo in sede centrale.
Leo:
Ti riferisci a quel capo quarantenne, brizzolato, separato e pieno di
fascino che ha una relazione con quella tua collega?
Ambra:
Di capo ne ho soltanto uno…
Leo: Alle volte mi viene
il dubbio che quella tua collega non esista.
Leo la fissa
attentamente.
Ambra: Oddio non guardarmi così, mi
fai paura. Cos’ho che non va? Sono spettinata o ho il rossetto fuori
posto? Leo: Oh no, tu sei sempre in ordine. Se non
fosse per quella calza smagliata poco sopra il ginocchio saresti perfetta!
Ambra: Tu noti tutto, sei incredibile! Me la sono
smagliata sbattendo contro la sua scrivania. Purtroppo non avevo il cambio
con me. Ora posso andare a farmi una doccia?
Leo: Dai
rimani qui. Lo sai che mi piaci vestita così… Una donna elegante, fosse
anche la propria moglie, rimane pur sempre un meraviglioso piacere per gli
occhi. Ambra: Tesoro ho solo una gonna e una
camicetta, nulla di eccezionale.
Leo: Oh sì, ma
l’uccellino mi dice che sono quella gonna troverò un circo di pizzi e
merletti.
Ambra: Smettila dai…
Lei
istintivamente si alza. Lui l’afferra per un braccio.
Leo:
Dove vai? Rimani qui…
Ambra: Leo che c’è che non va?
Leo: Voglio fare l’amore con te.
Ambra:
Ora? Ma sei pazzo?
Leo: Sì adesso. Perché è un
delitto, forse?
Lei si rimette seduta e lui le accarezza la
gamba fasciata da una leggerissima calza nera velata.
Ambra: Dai Leo, per favore, sono sudata, non mi sento in ordine e
poi sono stanchissima, ho fame e ho anche un po’ di mal di testa.
Leo: Sei stanca per fare l’amore o di fare l’amore?
Ambra: Che cervellotico che sei! Perché vuoi proprio ora?
Leo: Non credo che ci sia un orario specifico per
scoparsi la propria moglie, comunque non lo facciamo da oltre un mese, te
ne sei accorta vero?
Ambra: Appunto… passiamo weekend
interi ad ignorarci… ed hai scelto proprio ora per farlo?
Leo:
Chissà perché sono convinto che in qualsiasi altra ora il tuo entusiasmo
sarebbe stato come adesso, ovvero pari allo zero assoluto.
La
mano di Leo sale fino al bordo della gonna e s’arresta quando incontra i
gancetti di un sensuale reggicalze color rosa antico.
Leo:
Vedi che l’uccellino aveva intuito bene? Ma una domanda te la voglio fare…
Per scrivere una relazione occorre andare vestita così in ufficio?
Ambra: Leo mi dici che ti prende? Cos’hai stasera? Mi
sorprende la tua gelosia.
Leo: Non hai risposto alla
mia domanda…
Ambra: Non è una novità per me, vestire
in questo modo mi fa sentire femmina e tu lo sai.
Leo:
Una donna si sente femmina in funzione degli sguardi che attira a sé…
Ambra: Non è propriamente così, del resto tu non lo sei e
non puoi capire.
La mano di lui va oltre fino al punto di
rendersi conto che la moglie non indossa le mutandine.
Leo: Immagino che sentirsi femmina significhi anche non portare
le mutande. Lei non risponde.
Leo: Tesoro
non stiamo parlando del colore del tuo nuovo rossetto o di una nuova
acconciatura che gli altri non possono non vedere, ma di un qualcosa che
gli altri non vedono a meno che non sia tu...
Ambra: E
con questo? Vedi che non capisci? Io do il meglio di me stessa quando mi
sento bene.
Leo: Spero che quel meglio non si
riferisca a questa cosa umida e nuda che ora sto accarezzando tra le tue
gambe. Ambra: Scemo! Fammi capire, per te quindi
sarebbe un peccato vestirsi per se stesse?
Leo: Scusa,
ma trovo contradditorio sentirsi femmine e non fare l’amore col proprio
uomo. Ambra: Se noi non facciamo l’amore dovresti
farti qualche domanda e darti almeno una risposta.
Leo:
Come vedi ci sto provando.
Ambra: Sì ma in modo
sbagliato, tu stai insinuando…
Leo: Non insinuo, sto
ragionando con te e mi sto chiedendo quale sia la ragione per la quale una
donna debba sedurre se stessa.
Ambra: È proprio questo
il punto, tu pensi che mi vesta così per sedurre qualcun altro che
ovviamente non sei tu.
Leo: Il sentirsi femmina non
può prescindere dalle attenzioni maschili, sarebbe un contro senso.
Ambra: Ecco ora sei stato più chiaro. E chi sarebbe
quest’improbabile uomo?
Leo: Me lo dovresti dire tu,
per quanto mi riguarda non conosco il nome, ma potrei dire che è
decisamente un uomo fortunato e forse brizzolato...
Ambra:
Ti posso giurare sul figlio che non abbiamo mai avuto che il fortunato
saresti potuto essere tu.
Leo: Allora mettiamola così,
visto che io non sono il fortunato, potrebbe esserci al mondo un’altra
persona che ha capito di essere fortunato nel momento in cui tu glielo hai
fatto capire.
Ambra: Ma che dici?
Leo:
Dico che uscendo di casa questa mattina sapevi cosa sarebbe successo o
quanto meno avevi voglia di stupirlo e per questo motivo non ti sei fatta
cogliere impreparata.
Ambra: Stai dicendo che oggi ho
sedotto qualcuno?
Leo: La seduzione è una componente
essenziale quanto i sottintesi e gli ammiccamenti, ma qui stiamo parlando
di lingerie, per cui possiamo sicuramente dire che stasera qualcuno si è
reso conto di essere davvero fortunato.
Ambra: Tu sei
pazzo! Leo: Quello che indossi sotto la gonna è un
segno di disponibilità e credimi vale più di mille parole!
Ambra è esausta, sbuffa e si distende sul divano.
Ambra:
Quindi insisto, secondo te io oggi sono andata a letto con un altro?
Leo: Non mi è difficile pensarlo. Del resto a parte la
seduzione le componenti ci sono tutte: stanchezza, mal di testa, calza
smagliata, ritardo, traffico, ruota bucata e ciliegina sulla torta la tua
collega che candidamente mi confessa che oggi non ti ha vista per niente
in ufficio.
Ambra: Ma perché vuoi affrontare questo
discorso proprio ora… Leo sono stanca! Ti prego dammi tregua!
Leo: Quindi a parte l’ora tarda ammetti che ci sarebbe molto da
parlare…
Ambra: Dai sono qui con te, non tormentarmi,
ora mi spoglio, mi metto la vestaglia che sa tanto di famiglia e poi, come
al solito, preparo la cena… Così tu sarai soddisfatto e tranquillo.
Leo: Ti scopi qualcuno?
Ambra: A
parte che non sopporto questi termini, comunque se fosse non ti sto
togliendo nulla.
Leo: Fammi capire, visto che non
occupo da settimane quel posto, tu ti senti in diritto di farci accomodare
qualcun altro?
Ambra: Lasciamo perdere, tu non
capiresti. Sono una donna ed ho bisogno di quella considerazione che tu da
molto tempo non mi dai.
Leo: Se fossero solo
attenzioni capirei…
Ambra: Chiamale come vuoi, ma
ovvio che sarei felice se qualcuno non rimanesse indifferente al mio
fascino, al mio modo di essere, di sentirmi femmina e ultimo al mio modo
di vestire. Purtroppo però questo qualcuno non sei tu.
Leo:
Mi stai dicendo che ti piacerebbe che qualcuno mentre gli mostri la
relazione si rendesse conto di quanto sei femmina? Oppure devo togliere il
condizionale?
Ambra: Toglilo se ti fa piacere… E come
dovrebbe avvenire la cosa?
Leo: Beh o tu fai in modo
che la gonna si sollevi magicamente oppure lui avendo già una certa
confidenza si sente in diritto di constatare ciò che indossi per lui.
Lei ride.
Ambra: Beh sai cosa ti dico?
Mica sarebbe male, già mi immagino la scena. Da perfetta segretaria poggio
il mio sedere sulla scrivania e lui non può far altro che ammirare le mie
gambe e non resistendo al mio fascino….
Leo: Quindi
qualcuno sensibile al tuo fascino potrebbe esistere…
Ambra:
Esiste nella misura in cui tu sei distratto.
Leo:
Perché ci giri intorno?
Ambra: Anche questa è una
caratteristica femminile.
Leo: Ripeto la domanda: hai
scopato oggi?
Ambra: Ma hai un chiodo fisso allora!
Vorrei ricordarti che nell’amore non c’è solo quella componente che tu
chiami scopare.
Leo: Tutto il resto lo chiamo
preliminare…
Ambra: Ti sbagli, anche il bacio è amore
e non è affatto un preliminare.
Leo: Quindi ti ha
baciata… Dove?
Ambra: Ti piace pensarlo vero? Ti piace
pensare che tua moglie abbia aperto le gambe e si sia fatta baciare
appoggiata a quella scrivania.
Leo: Ora capisco perché
non hai messo le mutande…
Ambra: Per apparire
disponibile è il minimo che si possa fare… E poi in ufficio i tempi sono
molto limitati…
Leo: Quindi lo ammetti che sei uscita
senza mutande per fare prima…
Ambra: Forse non le ho
messe perché sapevo che tornando a casa tu, come un poliziotto di
frontiera, avresti controllato e ti saresti eccitato pensando esattamente
a quello che mi stai dicendo ora.
Leo: Non
tergiversare… Ti sei offerta così?
Ambra: Mi sono
offerta come piace a te.
Leo: Te la sei fatta baciare?
Ambra: A te fa piacere pensarlo?
Leo:
A me fa piacere pensare che hai un potere enorme tra le gambe e nessun
uomo resisterebbe ad un tuo comando.
Ambra: Sei
perverso…
Leo fissa attentamente le sue gambe e non può non
notare un livido violaceo all’interno della coscia. Lui ritrae la mano.
Ambra: Leo, cosa c’è ora?
Leo: Perché
hai quel livido?
Ambra: Te l’ho detto, ho sbattuto
contro la scrivania del capo. È stato in quel momento che ho smagliato la
calza. Leo: Mentre si avvicinava vero? Dai dimmi cosa
è successo dopo?
Ambra: È successo esattamente quello
che la tua mente malata vuole farsi sentir dire.
Leo:
Allora te lo dico io, ti ha chiesto se ti fossi fatta male, ti ha alzato
la gonna e ti ha baciata tra le cosce esattamente in quel punto!
Ambra: Sì è possibile che sia successo così, ma non
ricordo bene la sequenza…
Leo: A quel punto ti ha
spogliata vero?
Ambra: Mi ha lasciato così come mi
vedi, in calze, reggicalze e tacchi.
Leo: E cosa ti ha
detto quando ti ha visto senza mutande?
Ambra: Cosa
vuoi che ti dica che lo sapeva e non si è sorpreso?
Leo:
Tesoro dai dimmelo ora, veloce, salta qualche passaggio.
Ambra:
Beh lo sai, dopo il bacio mi ha rivoltata. Avevo i gomiti appoggiati alla
scrivania, lui mi chiedeva di muovermi ed io ancheggiando lo invitavo…
Leo: Cosa ti diceva?
Ambra: Che ero
stupenda, che avevo un meraviglioso sedere… Che ero stupenda perché
disponibile e sposata, insomma l’amante perfetta!
Leo:
Dio mio! Ti ha presa così?
Ambra: Mi stringeva i
fianchi e mi diceva: “Ora entro in questo Paradiso.”
Leo:
Diceva anche altro vero?
Ambra: Mi chiamava troia,
come piace a te!
Leo: Davvero?
Ambra:
A tutti gli uomini piace.
Leo: E poi?
Ambra:
Poi basta, dai tesoro, sono sfinita, ora prendimi. Lo so che ti fa
impazzire pensare ad una donna che fa l’amore con due uomini diversi nella
stessa giornata.
Leo: Non potrei farne a meno.
Ambra: Beh ora lo sai!
Leo obbedisce e si
distende sopra di lei.
Leo: Lo sai che non posso
fare a meno di questa commedia prima di fare l’amore.
Ambra:
Lo so che ti eccita ed io sto al gioco come vedi. Alla fine mi eccito
anche io!
Leo: Sei stata bravissima, oggi c’è stata
anche la variante del livido!
Ambra: Eh già… sapevo
che vedendolo ti saresti eccitato.
Leo:
Involontariamente hai reso la scena più vera… Così vera che ad un certo
punto ho dubitato di te, sai?
Ambra: Ho fatto del mio
meglio tesoro.
Leo: Non è facile calarsi nella parte
della moglie infedele.
Ambra: Già, non è assolutamente
facile. Leo: Amore sei stupenda! Sono pazzo di te!
Ambra: Prendimi amore. Fammi tua.
Leo:
Oh sì tesoro, entro. Sei fantastica quando reciti. A parte il livido è una
recita perfetta!
Ambra: A parte il livido... certo!
FINE
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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