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CINEMA PASSIONE
Intervista
impossibile a
Roxanne
La protagonista di
"Cyrano de Bergerac"
Tutto l’amore oltre
l’amore
La vicenda di "Cyrano de Bergerac e
Roxanne " scritta da Edmond Rostand è
ambientata nella metà del '600. Fu
rappresentata per la prima volta a Parigi
nel 1897. Il film con Gérard Depardieu e
Anne Brochet è del 1990.
Madame, chi era Cyrano de Bergerac?
Era un giovane soldato, poeta e abile spadaccino
afflitto da un grosso e ingombrante nasone. A causa di
questo difetto si era convinto che nessuna donna avrebbe
mai potuto amarlo e, per compensare in parte a questa
mancanza, diventò molto abile con la spada e nel
comporre versi.
Mi scusi, ma lei chi è?
Io sono la cugina di Cyrano. Dicono molto
piacente e per la verità anche molto corteggiata. Nella
mia fila di spasimanti c’era anche mio cugino, il quale
per paura di essere rifiutato non mi rivelò mai il suo
amore. Per conquistarmi a suo modo cercava di
proteggermi come quella volta a teatro quando umiliò un
attore che aveva osato levare i suoi occhi su di me e
successivamente sfidò a duello un gentiluomo che aveva
osato importunarmi (il famoso "ed al fin della licenza
io tocco!")
Poi cosa accadde?
Sempre all'oscuro di quell’amore, dopo quel
duello gli scrissi un messaggio nel quale gli chiedevo
un appuntamento segreto. Lui però credette che mi fossi
innamorata di lui e quindi pensò che durante
quell’incontro avrei confessato il mio amore per lui.
Ma immagino che non fosse così?
Purtroppo no, avevo altro nella mente e nel
cuore. Ero innamorata di un altro giovane, il bellissimo
cadetto Christian de Neuvillette, con cui però non avevo
mai scambiato una parola, ma che ritenevo fosse in
possesso di tutte le migliori doti che un uomo dovrebbe
avere. Quindi durante quell’incontro, in nome della
nostra amicizia, chiesi a Cyrano di aiutarmi a
conquistarlo.
Lui come reagì?
Non mi avrebbe mai deluso per cui comportandosi
da vero gentiluomo mise da parte i suoi sentimenti per
mantenere fede all'impegno preso ed esaudire il mio
desiderio. Purtroppo però Christian, delicato, dolce,
onesto, coraggioso e leale non era dotato di alcuna
sensibilità poetica e allora Cyrano, sempre perché io
non rimanessi delusa, fece del suo meglio per insegnare
all'amico i rudimenti di quelle dolci schermaglie
verbali che tanto mi avrebbero fatto piacere, ma questi
non ne risultò assolutamente capace. Per cui si sostituì
a lui scrivendo a suo nome ogni giorno una lettera
destinata a me.
Ovviamente lei non ne è
al corrente.
Assolutamente no, io credevo
che quelle lettere fossero davvero scritte dal mio
amato. Pensi che una notte, sotto il mio balcone, Cyrano
fece da suggeritore a Christian e poi, favorito
dall'oscurità, si ritrovò lui stesso a parlarmi d'amore
fingendo di essere l'altro.
Poi cosa
successe?
Scoppiò la guerra ed entrambi
vennero mandati al fronte. Cyrano però continuò a
scrivere lettere d'amore sotto il nome di Christian ed
io, ormai perdutamente innamorata, non mi capacitavo a
pensare che il mio amato fosse così lontano ed in
pericolo, per cui mi recai in gran segreto nella zona
dove infuriava la guerra. Sul campo di battaglia
dichiarai tutto il mio amore a Christian aggiungendo che
lo avrei amato anche se fosse stato brutto perché le
parole che esprimeva superavano ogni aspetto fisico.
La cosa però ebbe l’effetto contrario…
Questo gesto convinse Christian che non fossi
innamorata di lui, ma delle lettere che mi spediva,
quindi di essere affascinata dalle parole d'amore di
Cyrano, per cui sentendosi in colpa chiese all’amico di
svelarmi l’equivoco in modo che io mi rendessi conto chi
amassi veramente e quindi scegliere il mio amato. Cyrano
si convinse, ma purtroppo il giorno seguente Christian
venne ferito e prima che morisse Cyrano sussurrò
all'orecchio dell'amico di avermi raccontato tutto e,
conoscendo ormai la verità, di aver scelto Christian
come compagno della mia vita.
A quel
punto lei cosa fece?
Distrutta dal dolore mi
rinchiusi in un convento e, per quattordici lunghi anni,
ogni sabato, Cyrano venne a farmi visita. Un pomeriggio
però cadde in un'imboscata, e venne ferito gravemente.
Riuscì comunque ad arrivare al convento. Gli chiesi di
leggermi l'ultima lettera scritta da Christian, ma
Cyrano, ferito e frastornato, si confuse e invece di
leggere la lettera, la recitò a memoria. Solo allora,
mentre Cyrano stava morendo, mi resi conto che era lui
l'uomo che mi aveva sempre scritto quelle bellissime
parole e che nel tempo mi aveva fatto innamorare. Ma
ormai non c’era più tempo!. ..
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
FOTO GOOGLE IMAGE
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