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CINEMA PASSIONE
Le Interviste
Rossella O'Hara
Via col Vento
«Domani è un altro giorno!»
(1939)
Madame quali sono le sue origini?
Il mio
vero nome in realtà è Scarlett italianizzato in Rossella.
L’autrice del mio romanzo aveva prima pensato al nome di Pansy e
solo successivamente venni chiamata Scarlett. In Italia invece
grazie al successo del film di Fleming venni sempre chiamata
Rossella.
Il suo personaggio venne interpretato
dalla giovane attrice britannica Vivien Leigh, come mai questa
scelta?
Vennero fatti diversi provini tra i quali
quelli di Bette Davis e Katharine Hepburn poi Tallulah Bankhead
e Joan Bennett che sono state per parecchio tempo considerate le
scelte più probabili fino a quando non furono soppiantate da
Paulette Goddard. Alla fine venne scelta Vivien Leigh,
praticamente sconosciuta in America.
La sua
storia?
Siamo nel 1861, alla vigilia della Guerra
Civile Americana, quando il Nord e il Sud conservano ancora
opinioni politiche e ideali opposti. Sono figlia di un
proprietario terriero della Georgia, vivo a Tara con la mia
famiglia. Nella storia nasco già sedicenne, la mia vita è agiata
grazie al grosso patrimonio dei miei genitori e posso
permettermi una condotta frivola sforzandomi nel contempo di
apparire come impone la società. Sono un’adolescente spensierata
e trascorro i miei giorni fra colazioni, balli, ripicche e
pettegolezzi. Ho un carattere ribelle e forse anche per la mia
condizione sociale, egocentrico ed arrivista anche se alcuni
dicono che sono semplicemente una ragazza viziata e
superficiale.
S’innamora?
Provo un
forte sentimento per il mio vicino di casa, Ashley Wilkes, a cui
dichiaro ripetutamente il mio amore e il desiderio di sposarlo,
anche se lui è già destinato ad un'altra, Melania Hamilton,
seguendo la tradizione della sua famiglia che prevede i
matrimoni fra cugini.
La tormenta questo
sentimento non corrisposto?
Vivo nell’illusione che
Ashley mi ami quanto io lo ami e che siano solo le circostanze a
separarci anche perché da lui non ricevo mai un netto rifiuto
finché quando convola a nozze mi arrendo all’evidenza e per
dispetto sposo un uomo senza amore, Carlo Hamilton, fratello di
Melania, che purtroppo morirà al fronte poco dopo.
Dopo il matrimonio cosa accade?
Sullo sfondo
della Guerra di Secessione mi trasferisco ad Atlanta, dai
parenti di mio marito. Lì incontro Rhett Butler. Rhett si rende
immediatamente conto del mio folle amore per il marito di mia
cognata, ma non demorde, mi corteggia sperando che un giorno io
possa rivolgere a lui la stessa passione.
Nel
frattempo, la guerra è alle porte della città…
Melania è incinta ed io l’aiuto a partorire, ma non c’è tempo da
perdere, la guerra incombe e fuggo con lei verso Tara, aiutata
da Rhett. Qui mi aspetta un mondo devastato dal conflitto. La
mia bella casa è distrutta, mia madre purtroppo è morta e mio
padre è impazzito. Mi rimane solo la cara Mami, la ex schiava
che ha deciso di restare accanto ai vecchi padroni, per amore.
Anche lei si rende conto cosa significhi patire
la fame…
Ne rimango traumatizzata e vivo la
situazione come se solo io stessi soffrendo le conseguenze e i
disastri della guerra. Il mio egoismo non ha limiti, odio le
donne nella misura in cui è donna la mia rivale in amore, sarei
pronta ad accoltellarla alle spalle se solo Ashley mi desse il
via il ibera. Non sono esplicitamente razzista, ma do per
scontato che i miei privilegi di bianca, ricca e latifondista
siano sacrosanti.
Comunque ormai è una donna più
che adulta…
La giovane viziata e confusa di un
tempo ha lasciato spazio a una nuova Rossella, non migliore, ma
una donna indipendente, che non ha paura di niente e nessuno,
che non abbassa mai la testa, non ha peli sulla lingua e si
rifiuta di vestire i panni della donna di fine ’800. La guerra
mi costringe a rimboccarmi le maniche. Assumo così il ruolo di
capofamiglia e con tutte le mie forze decido di resuscitare Tara
e portarla agli splendori di un tempo, con ogni mezzo e a ogni
costo. Come detto le difficoltà della circostanza mi rendono
ancora più aspra, a tratti addirittura crudele, e soprattutto
materialista fino al punto di sposare per denaro il fidanzato di
mia sorella Susele.
Ma anche lui muore...
Dentro di me è sempre vivo l’amore non corrisposto per
Ashley, ma nel frattempo, Rhett si è arricchito grazie a
investimenti fortunati e ora è uno degli uomini più rispettati e
facoltosi della città.
La ama sempre vero?
Il suo amore è sincero pur sapendo di non essere
ricambiato allo stesso modo. Alla fine mi fa una proposta di
matrimonio ed io accetto. Nasce così nostra figlia Eugenia
Vittoria "Diletta", ma il fantasma di Ashley continua a
tormentarmi cuore e mente.
E suo marito?
Lui si rifugia nel conforto per l’adorata figlia, fino
a quando la piccola viene tragicamente a mancare. A quel punto
il nostro matrimonio cade a pezzi sia per la perdita di nostra
figlia ma anche per le continue voci di una presunta relazione
tra me e Ashley. Rhett desiste e si allontana da me.
Pure Melania, la sua rivale, muore…
Quando
potrei finalmente essere libera di amare alla luce del sole
Ashley, vedendolo addolorato per la morte della moglie, capisco
che lui non mi ha mai amata. E in fondo anche io ho amato
un’illusione, passando una vita ad inseguire un uomo sposato, e
nel contempo fiduciosa di poter coronare il mio sogno d’amore.
Cosa fa?
Quando ormai è troppo
tardi cerco Rhett per dirgli d'aver capito l'errore, perché lui
è il solo uomo che mi ha amata veramente. Lo supplico di
tornare, ma lui è stanco dei miei capricci e alla mia domanda
«Che sarà di me?», mi risponde: «Francamente me ne infischio!»
Beh sì «dopotutto, domani è un altro giorno!»
. .. |
Rossella O'Hara è un personaggio immaginario,
protagonista femminile dell'unico romanzo di Margaret Mitchell
Via col vento (1936, vincitore del Premio Pulitzer l'anno dopo)
e di varie pellicole cinematografiche, tra le quali il film del
1939 di Victor Fleming, vincitore di 10 Oscar.
Nome orig.
Scarlett O'Hara
Lingua orig. Inglese
Autore Margaret
Mitchell
Interpretata da
Vivien Leigh in Via col vento
(1939)
Sesso Femmina
Frase famosa «After all, tomorrow is
another day!»
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/
https://www.stile.it/2014/10/28
https://www.mollybrown.it/
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