Adamo mi parli del brano
“Donna amante mia”?
Il brano cantato da Umberto
Tozzi fu pubblicato nel 1976 come 45 giri e inserito nell’album
omonimo.
Quell’album conteneva diversi brani di
successo.
Il disco non entrò nelle classifiche di
vendita (non riuscì a vendere più di 6.000 copie) ma Umberto
Tozzi si conferma un ottimo autore. Tra i brani sono sicuramente
da ricordare “Mi manca”, scritta per i Camaleonti e portata al
successo da Marcella Bella e Riccardo Fogli con il testo
modificato. Due anni dopo anche “Tu sei di me” diventerà una
cover, interpretata da Gigliola Cinquetti per il mercato
sudamericano con il titolo “Frutaflor matutina”. Ma il vero
successo lo ottenne Fausto Leali che interpretò la bellissima
“Io Camminerò”, incisa in seguito anche da Mina.
Chi erano gli autori di “Donna amante mia”?
Lo
stesso Tozzi e Giancarlo Bigazzi.
Di cosa parla
il testo?
Racconta la storia di un uomo che in una
fredda mattina di inverno si sveglia dopo avere trascorso una
notte d'amore con la sua amante. (Pelle di velluto non ti
sveglio io, con il freddo della brina, penseresti ad un addio).
È deciso a lasciare la moglie, per cui pensa di andare a casa,
prendere i vestiti e dirle che è tutto finito. (Vado solo a
prendere i vestiti e ad uccidere il passato, ora ci sei tu.)
Ma ovviamente c’è l’imprevisto, nel senso che quando torna a
casa non riesce a lasciare la moglie. (Com'è difficile spiegare
a una donna la sua parte, quando tu la vuoi lasciare, lei mi
sfiora il corpo e dentro muore…). E qui nascono i sensi di colpa
(Donna amante mia, donna dell'addio, scoiattolo impaurito
che farai, e chi si accorgerà che sei donna; io ti cercherò
dolce amante mia, ma ti conosco, mi dirai di no, e qui sulla tua
porta io ci morirò.)
Ricorda un po’ Tanta
voglia di lei dei Pooh.
Beh sì, quasi una storia da
fotoromanzo, ma al contrario dei Pooh il brano è eseguito con
più grinta e un timbro di voce molto personale. La canzone piace
al pubblico, vende, si fa sentire in giro ma non spacca e non
riesce a trainare l’album.
Però come esordio non
è niente male…
E pensare che Tozzi avrebbe voluto
fare solo l’autore, invece alla CGD, la sua casa discografica,
lo obbligano a cantare i suoi pezzi e gli affiancano Giancarlo
Bigazzi, autore all'epoca già affermatissimo grazie ai successi
ottenuti con Massimo Ranieri (“Rose Rosse”), Riccardo del Turco
(“Luglio”) Mario Tessuto (“Lisa dagli occhi blu”) e tanti altri.
Prima di Donna amante mia cosa aveva fatto Tozzi?
Tozzi, prima di allora, si era affermato come musicista
per altri artisti tipo Mia Martini e Wess & Dori Ghezzi (Un
corpo, un'anima). Nato a Torino il 4 marzo 1952, è figlio di
Nicola Tozzi, agente di polizia originario di Vico del Gargano e
mamma Immacolata, casalinga, entrambi emigrati a Torino nel
1945. Ultimogenito della famiglia, è fratello di Franco, anche
lui cantante negli anni sessanta. Cominciò a suonare la chitarra
a 13 anni, ma le vere prime esperienze musicali cominciarono nel
1967, come chitarrista della band del fratello maggiore Franco.
Nel 1972 entrò come chitarrista della band La Strana Società,
partecipando a Un disco per l'estate e al Festivalbar con il
brano “Pop Corn”. Il gruppo rimase in vita per qualche anno
pubblicando diversi brani come “Nel giardino di Tamara” e “Una
manciata di sabbia”. Nel 1974 scrisse, insieme a Damiano
Dattoli, la canzone “Un corpo e un'anima” vincitrice di
Canzonissima. Il debutto da solista avvenne come detto nel 1976,
con l'album Donna amante mia.
Oggi con 80 milioni di copie
vendute, Tozzi è tra gli artisti italiani che hanno venduto il
maggior numero di dischi. Come autore, con la canzone Gloria del
1979, nell'interpretazione di Laura Branigan, è entrato nella
classifica dei dischi più venduti in Gran Bretagna.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=ogdZFJAStj4