Adamo mi parli del brano “La valigia
dell’attore”?
È una canzone di Francesco
De Gregori del 1997 inserita nell’album dal vivo
arricchito da alcuni brani inediti in studio.
L’album pubblicato in due CD o tre LP ripercorre i
circa 25 anni di carriera di De Gregori. L’album
prende il nome dalla prima traccia ovvero “La
valigia dell’attore.”
Come nasce la
canzone?
Francesco De Gregori l’ha
scritta per l'attore Alessandro Haber che l'aveva
pubblicata nel 1995 nell'album "Haberrante", primo
dei suoi cinque lavori discografici finora incisi.
Due anni dopo De Gregori decide in seguito di fare
una sua personale interpretazione.
Di cosa parla il testo?
È l’istantanea
della vita di un attore e di una qualsiasi compagnia
teatrale errante che si sposta di teatro in teatro,
di città in città cambiando ogni volta identità in
scena e camerino dietro le quinte, ma in realtà
accompagnato sempre dalla solita malinconica
atmosfera (abbiam lasciato soltanto un momento la
nostra valigia di là nel camerino già vecchio tra un
lavandino ed un secchio tra un manifesto e lo
specchio) e nella speranza di ricevere nuovamente
gratificanti applausi. E allora diventa l'amante e
la sposa, il padre e la figlia, l'attore e la
sciantosa chiedendosi ogni volta chissà come
apparirà la sua faccia agli occhi del pubblico e
quanta gente ci sta e se quella sera si alzerà una
lira!
Com’era la versione di Haber?
Diciamo che il maestro De Gregori cuce ad
arte il testo all’attore ed a qualsiasi attore che
per amore della propria professione non perde mai la
passione e la voglia di andare avanti per ogni nuova
tournée nonostante i sacrifici, la distanza dai
propri cari e l’inevitabile vita da nomade. (Eccoci
qua siamo venuti per poco perché per poco si va il
sipario è calato già su questa vita che tanto pulita
non è e ricorda il colore di certe lenzuola di certi
hotel.) Sebbene Haber fornisce un’ottima
performance, il successo commerciale e la bellezza
inaudita di questo brano arriva solo dopo la
versione di De Gregori.
Quando
incise questa canzone, De Gregori era già famoso…
Francesco De Gregori è nato a Roma, il 4
aprile del 1951. Figlio del bibliotecario e di una
insegnante di lettere. Per via della professione del
padre, cresce a Pescara fino a dieci anni poi torna
a Roma; frequenta il liceo classico Virgilio. Grazie
al fratello inizia a esibirsi in pubblico al
Folkstudio conoscendo musicisti tipo Antonello
Venditti, Ernesto Bassignano, Giorgio Lo Cascio.
Ovvero i quattro ragazzi che ricorda Venditti in
Notte prima degli esami: "Io mi ricordo quattro
ragazzi con la chitarra, e un pianoforte sulla
spalla".
Siamo nel 1971…
Presentato da Giovanna Marini insieme a Giorgio Lo
Cascio ottiene un’audizione e poi un contratto con
la It di Vincenzo Micocci. Poi per divergenze
artistiche il duo si scioglie e insieme a Venditti
decidono di scrivere e cantare insieme realizzando
l'album Theorius Campus, pubblicato nel giugno del
1972. Il titolo del disco è in realtà anche il nome
del duo e raccoglie alcuni brani già presentati al
Folkstudio, tra i quali Signora aquilone e Dolce
signora che bruci di De Gregori, Roma capoccia, Sora
Rosa e Ciao uomo di Venditti.
Nel
1972?
De Gregori inizia a collaborare
con Edoardo De Angelis e Amedeo Minghi. Addirittura
partecipa ad Un Disco per l'Estate con la canzone
Alice, classificandosi all'ultimo posto, ma
l'operazione riesce avendo una buona visibilità.
Alice non lo sa è quindi il titolo del primo album
da solista di De Gregori, che esce nel 1973.
Dalla IT, De Gregori passa alla Casa madre RCA
Italiana (con un contratto da 300.000 lire al mese),
che pubblica l'album seguente, semplicemente
intitolato Francesco De Gregori.
Il disco
continua a presentare, sulla linea del precedente,
testi estremamente complessi e introspettivi, con le
hit di punta come Bene, Souvenir, Dolce amore del
Bahia, Cercando un altro Egitto e, soprattutto,
Niente da capire.
Poi il grande
successo…
Arriva con Rimmel del 1975,
uno dei dischi più venduti del decennio, contenente
tra i brani uno dei suoi ritratti più riusciti,
Rimmel, Pablo (scritta insieme a Lucio Dalla),
Quattro cani e Pezzi di vetro. Dopo una breve
collaborazione con De André dove nascono canzoni
come Oceano, La cattiva strada, Dolce Luna e Canzone
per l'estate segue nel 1976 l’album Bufalo Bill. Il
10 marzo 1978 si sposa con Alessandra Gobbi, una sua
compagna di liceo e nello stesso anno torna sulla
scena con il riuscito De Gregori, album contenente
la famosa canzone Generale.
Poi la
famosa collaborazione con Dalla…
Nel
dicembre del 1978 De Gregori e Dalla pubblicano il
45 giri Ma come fanno i marinai. Dice a proposito il
cantautore romano: «La canzone, forse la gente non
ci crede, è nata a pranzo, quando, dopo il caffè, ci
siamo messi a suonare insieme». Segue qualche mese
dopo Banana Republic, imponente tournée e un disco
che vende oltre 500 mila copie.
Siamo
negli anni ottanta…
Dopo una pausa di
quasi tre anni torna sul mercato nel 1982 con
l'album Titanic, a cui segue il successo dell'EP La
donna cannone, uscito l'anno successivo e contenente
tre brani composti per il film Flirt di Roberto
Russo, con Monica. Prosegue la sua carriera
pubblicando Scacchi e tarocchi nel 1985 che
comprende i brani La storia, A Pa', dedicato a Pier
Paolo Pasolini, poi Terra di nessuno nel 1987,
contenente, fra le altre, Mimì sarà.
Gli anni novanta?
Nel 1992 esce Canzoni
d'amore, che, nonostante il titolo, contiene solo
una canzone d’amore ovvero: Bellamore. Nel 1993
pubblica un live, Il bandito e il campione, che
contiene l'omonimo brano, scritto dal fratello Luigi
Grechi, l'album vende centinaia di migliaia di
copie. A tale proposito De Gregori dirà: "In verità
volevo fare un favore a mio fratello, ma il favore
l'ha fatto lui a me". Nel 1996, dopo 4 anni
dall'ultima pubblicazione di inediti, De Gregori
pubblica Prendere e lasciare e finalmente l'anno
seguente pubblica il doppio live La valigia
dell'attore, la cui canzone si aggiudicherà nel 1998
la Targa Tenco come miglior canzone dell'anno.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=cAPZ-pwuO8k