Adamo mi parli del brano Parole di Nico e i Gabbiani?
La storia del brano è una bellissima favola. I Gabbiani erano un gruppo
musicale nato a Carini Palermo e sbarcavano il lunario esibendosi nei
locali e nelle piazze dei paesi siciliani, ovviamente il loro repertorio
era fatto esclusivamente di cover.
Poi cosa succede?
Correva l’anno 1967 quando ai Gabbiani si aggiunge il cantante Nico Tirone
e decidono di pubblicare un disco a loro spese per la City Records,
un’etichetta a distribuzione regionale. Sul lato A incidono "Ora sai" un
brano alla moda con sonorità beat e sul lato B, tanto per riempire il
disco, decidono di registrare un pezzo a cui non credono assolutamente,
ovvero “Parole”.
Come mai?
Ma sai era un pezzo
melodico tradizionale con il classico impianto strofa-ritornello-assolo
strumentale-ritornello, basato su uno scontato giro di accordi e un
semplicissimo arrangiamento. Ben presto però, forse per la facilità di
ascolto e di esecuzione, si rendono conto che il pezzo funziona, e in poco
tempo, nonostante il disco sia distribuito solo in Sicilia, diviene la
canzone più suonata nelle balere di quell’anno.
Quindi in
poco tempo varca i confini siciliani…
Esatto, la piccola casa
discografica non riesce a far fronte alle richieste per cui per la
distribuzione nazionale chiede aiuto alla Ricordi. A quel punto il disco
entra nella diventando uno dei pochi casi di successo spontaneo, senza
alcuna promozione televisiva o radiofonica.
Fu un successo
clamoroso…
Disco d’oro poi di platino, praticamente un
successo storico con due milioni di dischi venduti e una lunga serie di
serate e tournee in giro per il mondo. Rimane per ben diciotto settimane
nella Hit Parade di cui tre in testa e alla fine dell’anno nella
classifica annuale dei singoli più venduti si classifica al sesto posto,
preceduto solo da:
A chi di Fausto Leali,
Il tema di Lara di Bob
Mitchell,
Cuore matto di Little Tony,
Nel sole di Al Bano,
La
Coppia più bella del mondo di Adriano Celentano.
Scavalcando
canzoni e cantati più famosi come:
Un Mondo d'amore di Gianni
Morandi,
Mama di Dalida,
A Whiter shade of pale dei Procol Harum,
Poesia di Don Backy.
Una favola che durò poco
però…
Il successo portò la band, che solo due anni prima
suonava nelle feste di paese, ad un contratto con la Ariston, ma il nuovo
45 giri, Amore (lato A) e Ritornerà l'estate (lato B) non riuscì a
sfondare. Il gruppo, formato da Nicola Tirone (voce e chitarra), Giulio
Prestigiacomo (tastiera), Franco Mannino (chitarra), Vito Balsamo (basso e
sassofono) e Vick Cataldo (batteria), fu dirottato dalla Ariston alla
sottoetichetta FIrst ed alla fine del 1969 si sciolse.
Chi
erano Nico?
Nico era un professore di matematica nato a
Sambuca, in provincia di Agrigento ed era un’artista a tutto tondo, oltre
a scrivere splendide canzoni era anche un amante della manualità:
costruiva, dipingeva, intagliava. Famosi erano i suoi presepi che esibiva
all’interno della storica Piazza della Repubblica di Mazara del Vallo,
realizzati interamente in sughero.
Il gruppo come si era
formato?
Gli altri quattro ragazzi erano tutti di Carini e si
erano conosciuti a Palermo dove lavoravano. Avevano iniziato a suonare
nelle feste di paese quando si sciolse Nico iniziò una carriera da solista
come Nico Tirone
Insomma una bella favola di cinque ragazzi
che volevano solo divertirsi facendo serate…
Esatto, erano
nati come esecutori di cover e del resto sono mai stati un complesso beat.
Sicuramente non faceva parte dei ragazzi contestatori e arrabbiati del
tempo. Eseguivano le loro canzoni super melodiche leggermente ritmate e
con un ritmo vagamente moderno su cui spiccava l’organo elettrico