Adamo mi parli del brano “Quando nasce un amore”?
È
una canzone del 1988 interpretata da Anna Oxa. Gli autori sono Adelmo
Cogliati, Franco Ciani e Piero Cassano (Matia Bazar), già autori di
"Adesso tu" di Eros Ramazzotti. La canzone fu presentata al Festival di
Sanremo 1988, Cantata divinamente dalla Oxa si classificò al settimo posto
anche se avrebbe avuto tutte le carte per vincere. Quell’edizione la vinse
Massimo Ranieri con “Perdere l'amore” seguito da Toto Cutugno con
“Emozioni” e Luca Barbarossa con L'amore rubato.
Come
andarono le vendite?
Beh sia musicalmente che testualmente non
era sicuramente un testo facile e popolare. Quelli erano gli anni dei
Duran Duran (I don't want your love), di Phil Collins (A Groovy kind of
love), di Jovanotti (Gimme five), degli U2 (Desire). La povera Anna
nonostante il pezzo sublime nella classifica annuale raggiunse soltanto la
69esima posizione.
Com’era il brano?
Il testo
è all’insegna dei buoni sentimenti e decanta le meraviglie di un amore
appena sbocciato. Diciamo perfetta sia sul piano musicale che su quello
delle parole. Il flusso delle parole è pura armonia, la voce ha
l'intonazione giusta, sensuale, si ferma con languidi sospiri, riprende
come un sussurro. Arriva diritta al cuore, tocca le corde della passione.
L’inizio è in punta di piedi…
È l’essenza
dell’amore puro che nasce come un bisbiglio per poi esplodere nella
passione: “Quando nasce un amore non è mai troppo tardi, scende come un
bagliore da una stella che guardi, e di stelle nel cuore ce ne sono
miliardi, quando nasce un amore, un amore…” Accostando la nascita di un
amore a quella di un bambino: “Ed è come un bambino che ha bisogno di
cure, devi stargli vicino devi darli calore, preparargli il cammino il
terreno migliore…”
Poi diventa un crescendo…
Eh
già, descrive l’emozione che si prova, lo stato d’animo di chi s’innamora,
l’amore come droga, come dipendenza: “E’ un emozione nella gola da quando
nasce a quando vola, che cosa c’è di più celeste di un cielo che ha vinto
mille tempeste, che cosa c’è se adesso sento queste cose per te, farò di
te la mia estensione, farò di te il tempo della ragione, farò di più farò
tutte le cose che vuoi fare anche tu…”