Adamo chi vinse il Sanremo del 1960?
Arrivarono primi Renato Rascel e Tony Dallara. Romantica era
stata scritta da Dino Verde e per la musica dello stesso Renato
Rascel.
Due cantanti completamente diversi…
Infatti le interpretazioni risultarono completamente
agli antipodi: quella di Rascel era melodica e quasi sussurrata,
in contrasto con quella di Tony Dallara, che era il principe
degli urlatori, Sarà proprio grazie a quest'ultimo e alla sua
interpretazione “urlata” che la canzone otterrà la vittoria
finale.
Chi erano i vincitori?
Renato Rascel, quasi cinquantenne, aveva alle spalle una
carriera di quasi 40 anni avendo cominciato già bambino nella
compagnia dei genitori, per poi diventare uno dei protagonisti
della rivista italiana. Tony Dallara invece aveva esordito 2
anni prima sul mercato con un brano che gli aveva regalato un
successo anche europeo ossia “Come prima”.
Come
andarono le vendite dei dischi?
La versione cantata
da Dallara arrivò in prima posizione per sei settimane in
Italia, conquistando la settima posizione assoluta dell’anno.
Tieni conto che il brano dovette scontrarsi quell’anno con
canzoni del tipo: “Il Cielo in una stanza” di Mina, “Il Nostro
concerto” di Umberto Bindi, “Marina” di Rocco Granata e Marino
Marini, “Tintarella di luna” di Mina, “Quando vien la sera” di
Joe Sentieri, “Il Barattolo” di Gianni Meccia, “Notte di luna
calante” di Domenico Modugno, “Voce 'e notte” di Peppino Di
Capri, tanto per citarne alcune. In seguito vennero realizzate
molte versioni in altre lingue, quella di Dalida, raggiunse le
vette della classifica francese. Tra le tante versioni ne viene
addirittura realizzata una in giapponese.
Vi
furono accuse di plagio vero?
Rascel, autore della
musica, venne accusato di aver copiato il brano da Nicola Festa,
veterinario e musicista, autore di un brano intitolato
Angiulella. La questione finì in tribunale e il processo si
concluse a favore di Rascel il quale scomodò addirittura Igor
Stravinsky come esperto in materia.
Come andò il
Festival di Sanremo del 1960?
La decima edizione si
svolse dal 28 al 30 gennaio, la presentarono Paolo Ferrari
(volto ed attore notissimo, con la nomea di intellettuale,
grazie ai serial di qualità della Rai) ed Enza Sampò (molto nota
anche lei per la trasmissione Campanile sera). Venne trasmessa
dalle ore 22 alla radio e in Eurovisione in tv. Parteciparono 23
cantanti su 20 brani in gara. Secondi arrivarono Domenico
Modugno e Teddy Reno con il brano “Libero”, mentre al terzo
posto si classificarono Wilma De Angelis e Joe Sentieri con
“Quando vien la sera”. La direzione artistica dell'evento fu
affidata a Ezio Radaelli, alla sua prima esperienza come
organizzatore del Festival, nonché futuro ideatore del
Cantagiro.
Chi furono i partecipanti di
quell’edizione?
I volti noti erano: Achille
Togliani, Arturo Testa, Betty Curtis, Domenico Modugno, Fausto
Cigliano, Flo Sandon's, Gino Latilla, Giorgio Consolini, Gloria
Christian, Johnny Dorelli, Jula de Palma, Miranda Martino, Nilla
Pizzi, Wilma De Angelis, Teddy Reno e Tonina Torrielli. Tra gli
esordienti spiccavano Mina, Joe Sentieri, Renato Rascel, Sergio
Bruni e Tony Dallara.
Vi fu l’esordio di Mina…
Mina aveva solo diciotto anni ed era agli albori della
sua infinita carriera, anche se era già stata in testa alle
vendite dell’anno precedente con il brano “Tintarella di luna”,
cantò due canzoni: “È vero” in coppia con Teddy Reno e “Non sei
felice” in coppia con Betty Curtis. Comunque anche per una
ragazza spregiudicata e carica di grinta, l’emozione di Sanremo
si fece sentire. Infatti durante le prove scoppiò a piangere e
si rifugiò tra le braccia di Umberto Bindi, autore del suo brano
“E’ vero”. Poi si calmò, ma solo dopo un telegramma che recitava
“ti amo tanto”. Il mittente rimase sconosciuto ma i bene
informati sussurrarono i nomi di Walter Chiari o Maurizio Arena.
Durante la sua esibizione raccolse applausi a scena aperta anche
se la critica non le perdonò la sua spregiudicatezza che la
portò a dichiarare apertamente che fare sesso era un’attività
gioiosa e prevista dalle regole della natura e quindi non
limitabile dalla morale.
Note di colore?
Rascel aveva scritto la sua canzone ispirandosi alla
sua allora compagna Huguette Cartier, la quale lo accompagnò per
tutta la durata della manifestazione. Lo sconfitto Domenico
Modugno non si presentò nella serata finale perché si era
addormentato in hotel a causa di un calmante. La vera novità del
festival risultò essere il genovese Joe Sentieri che conquistò
il pubblico per simpatia e per la sua particolare stravaganza e
riscosse un buon successo di vendite con Quando vien la sera,
cantata in abbinamento con Wilma De Angelis. Tonina Torrielli,
forse per l’emozione, prese due enormi stecche durante
l’interpretazione di “Perderti”. Quell’edizione venne ricordata
anche perché fu l’ultimo Festival di Nilla Pizzi.
Non c’è Festival senza polemiche…
Beh
quell’anno l’immancabile associazione di donne cattoliche
pretese, ma senza successo che fosse cambiata la frase della
canzone di Modugno che recitava "Libero voglio vivere, come
rondine che non vuol tornare al nido." Apriti cielo! Secondo le
signore, il testo era allusivo ed esplicito nell'alludere al
tradimento e all'abbandono della famiglia.
Il
regolamento?
La manifestazione si svolse in tre
serate. Nelle prime due serate vennero eseguito tutte e venti le
canzoni, dieci per sera. La giuria ne scelse 10, 5 per sera.
Nella terza vennero eseguite le dieci finaliste. La giuria era
composta da 389 persone, diverse per ogni sera. Le canzoni
vennero cantate nella stessa sera da due interpreti diversi e
con due arrangiamenti eseguiti dalle orchestre di Cinico
Angelini e Marcello De Martino.
Su Youtube
Dallara
https://www.youtube.com/watch?v=WLWcUuNcqVI
https://www.youtube.com/watch?v=U2IikafvRCQ
Rascel
https://www.youtube.com/watch?v=JfeQAUOktng