Adiamo parliamo della canzone vincitrice del
Festival di Sanremo nel 1953?
Il brano vincente fu
Viale d'autunno cantato da Carla Boni e Flo Sandon's. Era stato
scritto da Giovanni D'Anzi e si classificò appunto in prima
posizione con 64 voti precedendo il brano Campanaro eseguito da
Nilla Pizzi e Teddy Reno con 56 voti..
Ebbero
riscontri di vendite?
I dischi nelle due
interpretazioni ottennero buoni riscontri di vendita con una
leggera preferenza per l’interpretazione di Carla Boni, comunque
inferiori a quelli di altri pezzi partecipanti alla rassegna,
quali Vecchio scarpone, che si era classificato terzo
nell’interpretazione di Gino Latilla e Giorgio Consolini e Papà
Pacifico, che si classificò decima, sempre cantata da Nilla
Pizzi e Teddy Reno.
Ad ogni Sanremo c’è un
vincitore morale… chi fu quella volta?
Decisamente
fu Vecchio scarpone, che divenne la canzone simbolo del
patriottico italiano a tal punto che fu accusato dalla sinistra
dell'epoca di operare una malcelata apologia
malinconico-nostalgica del regime fascista.
Come furono
le due interpretazioni della canzone vincitrice?
Carla Boni,
accompagnata dal maestro Angelini, ne diede un'interpretazione
moderna, di gusto americaneggiante mentre Flo Sandon's che, pur
accompagnata dal jazzista Trovajoli, si limitò ad un’esecuzione
più melodica. Comunque "Viale d'autunno" fu uno dei pochi brani
salvabili, una dignitosa beguine con una bella melodia composta
sia nel testo che nella musica dal maestro D'Anzi.
Chi erano le due interpreti?
Carla Boni e
Flo Sandon's entrambe al debutto riuscirono a battere la grande
favorita Nilla Pizzi. La stampa lanciò velate accuse di combine:
pare che Viale d'autunno fosse stato inizialmente offerto a
Nilla Pizzi, ma che poi le fosse stato tolto, forse per ripicca
o gelosia, ed affidato all'emergente Carla Boni. Le due sono
passate alla storia come rivali, ma questo è stato più volte
smentito dalle interessate.
Cosa successe
realmente?
La stampa vociferò questioni sentimentali
ovvero la rottura del legame tra Nilla Pizzi e il maestro
Angelini e sembra che per ripicca quest’ultimo abbia sottratto
la canzone all’ex favorita regalandola su un piatto d’argento
all’emergente Carla Boni, favorendone così la vittoria. La Boni,
al secolo Carla Gaiano veniva da Ferrara ed era moglie di Gino
Latilla, dopo vari provini deludenti era finalmente approdata
nell’orchestra del maestro Pippo Barzizza, il quale l'accolse
nel suo gruppo facendole incidere i suoi primi dischi.
E invece chi era Flo Sandon's?
Lei era già
famosa per i duetti con il marito Natalino Otto, in seguito si
presentò ad altre cinque edizioni del Festival, ma non riuscì
più a bissare il successo della prima partecipazione. La canzone
non servirà molto a Flo Sandon's, ma servirà al definitivo
lancio di Carla Boni, cantante della scuderia del maestro Cinico
Angelini dal 1952.
Come fu la terza edizione del
Festival?
Condotto ancora una volta da Nunzio
Filogamo si svolse sempre nel Salone delle Feste dal 29 al 31
gennaio. A partire da quella edizione venne introdotta
l'esibizione doppia delle canzoni, con ogni brano che venne
presentato da due artisti diversi. Altra novità furono le due
orchestre dirette da Angelini, più classico e tradizionale, e
Armando Trovajoli che privilegia sonorità più moderne.
Chi partecipò?
Achille Togliani, Nilla
Pizzi, Gino Latilla già reduci dalle prime due edizioni e poi
gli esordienti Carla Boni, Doppio Quintetto Vocale, Flo
Sandon's, Giorgio Consolini, Katyna Ranieri, Quartetto Stars e
Teddy Reno.
Com’era il regolamento?
Come al solito vennero presentate 10 canzoni per sera, per i
primi due giorni. Al termine di ogni serata i giurati votarono
le 5 canzoni finaliste. Durante la terza sera ci fu la finale. I
giurati erano 320, diversi per ogni serata e così suddivisi: 80
sorteggiati fra il pubblico presente in sala, 240 fra gli
abbonati alla Radio.
Su Youtube ci sono varie versioni...
https://www.youtube.com/watch?v=Ds0tiYhHYj0