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GIALLO PASSIONE INTERVISTA IMPOSSIBILE
Katharine
Hepburn Spencer Tracy
Un amore da grande schermo
Katharine ci racconta la sua storia con Spencer Tracy?
Ci conoscemmo nel 1942 sul set de "La donna dell'anno",
storia di due giornalisti che si innamorano e si sposano. Dopo
quel film non si lasciammo mai più e durò fino al 1967, anno in
cui Spencer venne a mancare.
Invece voi non vi
sposaste mai però…
Fu una storia tenera e di
profondo affetto che non ci portò mai all'altare anche perché
Spencer, a differenza di me che ero dichiaratamente atea, era un
uomo profondamente cattolico. Era sposato ed aveva un figlio
sordomuto e quindi non volle mai divorziare sebbene non vivesse
più con la moglie. Nonostante fossimo praticamente liberi non
convivemmo mai e vivemmo la nostra relazione in gran segreto
perché il pubblico non avrebbe apprezzato una relazione
extraconiugale.
Eravate molto diversi forse è il
caso di dire che i poli opposti si attraggono…
Forse
l’unica cosa che avevamo in comune era il mestiere di attori, ci
piaceva fare cinema! Anche se sul set io ripetevo una scena più
e più volte, mentre Spencer era il classico attore da «buona la
prima!»
Le sue origini madame?
Io
provenivo da una famiglia del Connecticut, una famiglia numerosa
e progressista tanto che spesso seguivo mia madre nei comizi
delle suffragette. Lei era una sostenitrice della
contraccezione, e fondatrice di un’associazione per la
promozione dell’aborto e della maternità responsabile e
pianificata. Io invece sin da piccola mi avvicinai alla
recitazione per farla breve nel 1928 vagavo per Broadway in
cerca di qualche comparsata. Finalmente nel 1932 a 25 anni
debuttai nel cinema al fianco di John Barrymore nel film “Febbre
di vivere” e nel 1934 vinsi il mio primo dei miei quattro Oscar
con “La gloria del mattino”.
E Spencer Tracy?
Lui era nato nel 1900, aveva sette anni più di me.
Collezionava una rissa dopo l’altra per colpa delle sue focose
origini irlandesi. Era figlio di una casalinga e del direttore
di una compagnia di trasporti. Era stato espulso da ben 15
scuole a causa del suo comportamento indisciplinato. A 18 anni
si era arruolato in Marina, poi proseguì gli studi in Medicina
ma scoprì come me la passione per la recitazione e fondò una
compagnia teatrale. Nel 1938 vinse il suo primo Oscar con
Capitani coraggiosi, nel 1939 il secondo con La città dei
ragazzi.
Nonostante fosse cattolico non fu uno
stinco di santo, vero?
Di sicuro non è stato un uomo
fedele, prima di conoscermi aveva frequentato diverse camere da
letto di parecchie colleghe di Hollywood, comprese Joan
Crawford, Loretta Young e Ingrid Bergman.
Fu il
regista e produttore Joseph Mankiewicz a farvi incontrare…
A quel tempo uscivo da una relazione con il miliardario
Howard Hughes ed avevo avuto una breve storia con John Ford.
Qualche mese prima dell’inizio delle riprese del film "La donna
dell'anno" Joseph mi aveva invitato nel suo studio per
presentarmi appunto Spencer. Quel giorno portavo i tacchi alti e
lo salutai dicendo: “Temo di essere troppo alta per lei, signor
Tracy…” Fu quello l'inizio di una lunga relazione professionale
e personale.
Una coppia molto attiva
professionalmente…
In venticinque anni di vita in
comune girammo nove film insieme. Dopo "La donna dell'anno"
recitammo l’anno successivo in “Prigioniera di un segreto” di
George Cukor, “Senza amore” di Bucquet nel 1945, “Il mare
d'erba” di Elia Kazan nel 1947, “Lo stato dell'Unione” di Frank
Capra nel 1948, “La costola di Adamo” di George Cukor nel 1949,
“Lui e lei” sempre di George Cukor nel 1952, La segretaria quasi
privata di Walter Lang nel 1957, e ultimo “Indovina chi viene a
cena?” di Stanley Kramer nel 1967 in cui vinsi l’Oscar per la
migliore attrice protagonista.
In compenso foste
moglie e marito sul grande schermo varie volte…
Compreso l’ultimo. Purtroppo quello fu anche l’ultimo lavoro di
Spencer che due mesi dopo la fine delle riprese morì a causa di
un infarto. Pensi che due anni prima nel 1965 Spencer era finito
in coma per abuso d’alcol e psicofarmaci e finalmente si era
deciso a vivere con me. Ero strafelice di prendermi cura di lui
giorno e notte, ma il 10 giugno del 1967, nel cuore della notte
si era svegliato inquieto ed era andato in cucina. Non vedendolo
tornare lo raggiunsi, ma non feci in tempo, sul corridoio sentii
il rumore di una tazza caduta sul pavimento e trovai Spencer a
terra, stroncato da un attacco di cuore. Aveva 67 anni.
Nei comunicati ufficiale della MGM si riporterà invece che
lui era solo a casa e che è stato trovato morto dalla domestica.
Katharine Hepburn aspetterà il 1983, con la morte di Louise, la
moglie di lui, per confermare ufficialmente la loro storia
d’amore clandestina. «Io e Spencer abbiamo passato 27 anni
insieme, in quella che per me fu assoluta felicità».
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://www.repubblica.it/spettacoli/
https://www.marieclaire.com/it/attualita/
https://www.lamescolanza.com/
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