Adamo mi togli una curiosità? Ma qual è l’origine del nome del
quartiere Garbatella di Roma?
Allora iniziamo col dire che il
quartiere si trova nella zona Ostiense, costruito nel 1920 da re Vittorio
Emanuele III, vicino alla Basilica di San Paolo fuori le mura. Il progetto
prevedeva la costruzione di un “quartiere giardino”, i cui vari lotti
abitativi dovevano ospitare le famiglie del vicino porto fluviale. Il
quartiere fu completato intorno agli anni ’30 e iniziò a riempirsi di
famiglie provenienti da Borgo, sfollate per permettere la costruzione di
Via della Conciliazione e successivamente da quelle provenienti
dall’attuale Via Fori Imperiali, che all’epoca ospitava delle abitazioni.
Quindi era una specie di borgata popolare.
Direi
anche malfamata e si discusse a lungo sul nome da dare a questo nuovo
quartiere. Dapprima ci fu l’ipotesi di chiamarlo “Concordia”, un’altra
proposta fu “Remuria” ovvero il nome del posto dove Remo avrebbe voluto
fondare la città.
In realtà nel corso degli anni, come avviene spesso,
il nome fu scelto per consuetudine dagli stessi abitanti.
Sì ok, ma l’origine?
Le prime case vennero realizzate vicino
alla “Tenuta dei 12 cancelli”, una distesa di vigneti nei pressi
dell’odierna via delle Sette Chiese, posseduta al tempo dal monsignor
Alessandro Nicolai, ministro dell’agricoltura di papa Gregorio XVI. Ebbene
quelle viti erano coltivate “a garbata” ovvero un tipo di coltivazione
nella quale le viti vengono appoggiate agli alberi di acero o di olmo.
Ma c’è anche un’ipotesi più suggestiva vero?
La
leggenda vuole che prima della nascita della borgata, la zona fosse un
crocevia importante per i pellegrini che dovevano raggiungere la Basilica
di San Paolo tramite via delle Sette Chiese. Vista l'alta presenza di
viandanti, le strade della zona erano ricche di osterie e trattorie, dove
gli avventori si fermavano per rifocillarsi e riposare durante il viaggio.
Secondo quest’ipotesi, il quartiere invece prenderebbe il nome
dall’appellativo dato alla proprietaria di un’osteria, di nome Carlotta o
Maria. La leggenda racconta che questa donna fosse a dir poco avvenente,
così bella e gentile, bravissima ad intrattenere gli ospiti e tanto
benvoluta dai pellegrini, da essere conosciuta come la “Garbata e bella
ostessa” negli anni abbreviato prima in “Garbata Ostella” e
successivamente in “Garbatella”. Ad avvalorare questa ipotesi nei pressi
di Piazza Bonomelli vi è un busto femminile con sotto scritto “La
Garbatella”. Qualcuno azzarda che quello sia il ritratto dell'ostessa, ma
non c'è conferma ufficiale a questa diceria.