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FASCINO E SEDUZIONE
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"Sono io il Perizoma!"
Mistero, enigma, seduzione
In poche parole sono come un recinto di filo spinato.
Proteggo la proprietà senza ostruire la visuale.





 


 
Sono io il perizoma! La mia parola deriva dal greco perì-zoma che significa cingere attorno. Contrariamente a quanto si pensa, non sono solo un capo di biancheria intima moderno, ma vengo da molto lontano.
Infatti ero un indumento maschile già usato dalle popolazioni primitive, in particolare nel bacino del Mediterraneo, per coprire e riparare i genitali dei combattenti.

Nell'antico Egitto venivo usato in stoffa di cotone oppure di pelle animale e fibre vegetali, spesso abbinato a una cintura: molto semplice quello degli schiavi, soldati e contadini, più raffinato e con alcuni ornamenti quello di giudici e sacerdoti. A Creta, durante il periodo della civiltà minoica ero indossato da atleti e acrobati. Nell'antica Grecia venivo usato dagli atleti o nei bagni termali. Fui usato, spesso in tela di lino, anche dagli Etruschi e nell'antica Roma, dove ero chiamato subligaculum.

Nel VI secolo dai lottatori di sumo e udite udite solo in tempi moderni vengo utilizzato come indumento femminile avendo oltre alla praticità anche una forte valenza erotica. La prima donna fu una ballerina di burlesque, una certa Jennie Lee che nel 1939, in occasione del The World's Fair e per volere del sindaco di New York di allora Fiorello La Guardia, danzò con i glutei ben in vista.
Negli anni 70 feci trionfalmente il mio ingresso trionfale sulle spiagge di tutto il mondo divenendo di fatto da allora un capo intimo indispensabile di alta sensualità. Nel 1998 fui immortalato indosso a Monica Lewinsky, in una bellissima forma a T che emergeva dai pantaloni a vita troppo bassa.

Mi distinguo dal tanga o dalla brasiliana perché sul retro lascio scoperto gran parte del sedere assumendo forme tipo striscioline e triangoli di stoffa, corda o elastico che passano tra le natiche ricongiungendosi con il cordoncino che cinge i fianchi.

Gli inglesi mi chiamano thong, che significa cinturino oppure string, che significa corda e in particolare in musica indica la corda del sol nel violino, quella con il calibro più grosso. Esisto in diversi modelli a seconda della forma della corda posteriore. In inglese vengo indicato come "T-back" quello in cui l'elastico che cinge la vita forma una T con quello che passa fra le natiche oppure come "Delta back" quando l'elastico che passa tra le natiche si divide in due elastici, prima di ricongiungersi con l'elastico in vita, formando un triangolo ovvero una forma a "delta".

Nei paesi ispanici vengo chiamato spiritosamente hilo dental in spagnolo o fio dental in portoghese ovvero filo interdentale, in turco "ipli külot" che significa mutande con la corda, in bulgaro "prashka" che significa fionda. In alcuni paesi sudamericani mi chiamano colaless da cola sedere e less senza.

Per le ridotte dimensioni e per la tendenza a sottolineare alcune parti del corpo, sono considerato normalmente un indumento particolarmente sexy sia per chi mi osserva e sia per chi mi indossa, in quanto possono stimolare alcune zone erogene. Senza trascurare che il mio scopo principale è proprio quello di dare un effetto nude sotto i vestiti più aderenti.
Insomma sono considerato un oggetto di desiderio e un simbolo di sensualità e provoco nell’intimo un senso di libertà e di indipendenza che sfida e cattura l’occhio. Abbinato al tulle, al pizzo o ancora al raso con inserti di perle, cristalli Swarovski e dettagli in oro sono in grado di essere un vero alleato per la donna nei momenti di profonda intimità.
In poche parole sono come un recinto di filo spinato. Proteggo la proprietà senza ostruire la visuale.



 





 
Photo Anna Morozova




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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Perizoma
https://www.marieclaire.com/it/
https://mishmishswimwear.com/blog


FOTO GOOGLE IMAGE


 

















 
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