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STORIE


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Lettera a cuore aperto di una lavoratrice del sesso alla moglie di un suo cliente
Le grazie di una prostituta
"Sono io la base di tanti matrimoni sani, stai tranquilla!"






Photo Michel Desaulniers

 

“Cara moglie, scusa se ti chiamo così, ma credo che chiamarti Beatrice sia troppo confidenziale. Noi non ci conosciamo, ma io so molto di te, tranquilla non voglio entrare nella tua privacy... Questo non è il mio scopo! So di te perché il tuo lui ossia tuo marito a volte si confida con me. Bada bene niente di intimo o scottante, ma a volte, quando bisticciate, lui ha bisogno di parlare. Forse ora ti starai chiedendo chi sia questa donna bizzarra che scrive alla moglie di un suo cliente. Ebbene non voglio farti stare sulle spine. Sono una donna come te, forse un po’ più sofisticata, sicuramente più truccata, ma sono come te anche se facciamo due lavori diversi ed il mio, purtroppo, entra nelle sfere personali di mariti non soddisfatti sessualmente.”

“Ripeto tu non sai niente di me e forse non sai neanche che tuo marito ogni tanto ti tradisce e paga un'altra donna per fare sesso. Sì esatto sono una lavoratrice del sesso, o se vuoi una puttana, e voglio subito mettere in chiaro una cosa: ovvero che non sono stata io a cercarlo, ma è stato lui, forse in un momento di debolezza, a trovarmi nelle tante pagine di internet dove sono presente, a comporre il mio numero di telefono e a chiamarmi.”

“Per rassicurarti e per quanto valga la cosa, posso dirti che, forse per timidezza o forse perché lo considerava un fatto fuori dai suoi limiti morali, ci ha ripensato più volte, rimandando per settimane l’appuntamento. Poi si è deciso, è venuto a trovarmi nella mia casa dopo il lavoro, abbiamo parlato per circa un’ora e poi abbiamo fatto sesso sul mio letto. Forse vorresti sapere come sia andato il rapporto, ma non sono solita parlare di dettagli e posso comunque dirti che è un uomo passionale ed io, seppure mi considero una divoratrice di uomini, non mi è affatto dispiaciuto.”

“Oddio, questo non significa nulla. Ovviamente dopo quel primo incontro ci siamo visti di nuovo, ma ti prego non mi considerare una minaccia, lui ti vuole bene e mai si priverebbe di te, del tuo affetto e del tuo calore familiare, ma a volte, come un comune mortale, ha bisogno di evadere, tutto qui. Del resto se un uomo sposato sceglie di fare sesso con una prostituta, significa che non vuole mandare a monte il matrimonio. Non credi?”

“Ora ti sto immaginando e so come ti senti, lascia stare il fatto che ogni tanto preferisca le mie grazie alle tue, e per favore non ti considerare brutta o poco desiderabile! Non ti chiedere quanto sia grande il mio seno o se ho le gambe dritte e gli occhi da gatta. Sono una donna anch’io e conosco certe dinamiche. Sai nel mio lavoro mi capita spesso di incontrare uomini benestanti che hanno accanto donne bellissime, ma preferiscono fare l’amore con me e quindi deduco che non si tratti della persona o del suo aspetto, ma dell’istituzione stessa del matrimonio che ineluttabilmente porta all’abitudine e alla noia e inesorabilmente alla mancanza di desiderio. Sì lo so, è una filosofia spicciola la mia, ma credimi ne conosco a migliaia di queste situazioni e la vostra non è dissimile dalle altre.”

“Permettimi qualche domanda. Quando è stata l'ultima volta che avete fatto sesso? Quante volte lo hai rifiutato perché ti sentivi stanca, o avevi le tue cose o qualche generico malessere oppure avevi altri pensieri per la testa? Quante volte lo hai fatto solo per dovere considerandolo alla stregua di una fastidiosa pratica da evadere? E quante volte lo fate? Una volta a settimana? Il sabato, la domenica? Quante volte la sua fantasia è andata oltre la realtà? E quando è stata l'ultima volta che se ne è lamentato? L’amore dovrebbe essere sempre e comunque un gioco piacevole, un desiderio reciproco e appagante, qualcosa di magico che libera la mente, ma purtroppo, in certe condizioni, si rivela solo un problema. Ecco, volevo arrivare proprio qui. Non pensi che forse tuo marito abbia deciso di toglierti la gestione del problema dalle mani e metterla nelle mie? Vorrei davvero che tu guardassi questo aspetto e considerassi questa mia lettera una sorta di buona notizia, ossia che se tuo marito viene a cercare me perché vuole rimanere con te e non crearti problemi.”

“Sai, io sono una professionista e conosco bene il mio lavoro. Sono discreta e, ancora più importante, sono a pagamento! Chiedo un giusto ricompenso, ma i miei clienti sono tutti benestanti, come del resto lo è tuo marito, per cui mai mi sentirei in colpa! Comunque è proprio il compenso che dovrebbe renderti serena perché questo significa che il mio tempo, la mia attenzione e la mia sessualità si misurano in ore, finite le quali lui torna a essere tuo. Insomma come se avesse speso i suoi soldi per una serata con gli amici o una vacanza rigeneratrice. Quando scende le scale della mia casa è tutto finito, nessuno strascico, nessun coinvolgimento perché, mi piace sottolinearlo, io non amo tuo marito e non lo amerò mai. Non penso che proverò per lui più dell'affetto che ho per il mio barista preferito o per la signora che ogni mattina viene a fare le pulizie nella mia casa.”

“Non voglio dire che in quanto moglie tu non debba considerare la cosa, per questo ti sto scrivendo, ma sto dicendo che forse tu non hai voglia di andarci a letto così spesso. Sei piena di cose da fare, sei madre e ti occupi interamente della gestione dei vostri figli, sei figlia e ti occupi dei tuoi genitori anziani, e a volte sei anche stressata e questa iperattività ti porta a trascurare il vostro rapporto come del resto lui non si preoccupa più del tuo piacere come un tempo. Lo capisco, ma sappi che non si preoccupa nemmeno del mio, questo è certo. Sono io che mi occupo del suo! Ma non ti sostituisco perché l’amore che fa con me è a senso unico mentre il vostro, quando accade, dovrebbe essere reciproco per la soddisfazione di entrambi. Capisci ora perché per lui è più facile salire le mie scale che condurti il sabato sera nella vostra bellissima, ma asettica stanza da letto?”

“Purtroppo tutte le mogli sono delle dilettanti, non hanno studiato e non hanno praticato la materia per cui noi siamo qui per questo, noi non ci mettiamo amore, ma tecnica! Quella tecnica che rende tutti gli uomini leggeri e appagati senza che stiano lì a domandarsi: “Le sarà piaciuto?” Si tratta esclusivamente di un vero e proprio sfogo sessuale! E credo sia proprio questo il punto! Io sono l'ingrediente segreto di un sacco di matrimoni sani, sono una benefattrice anche se invisa alla stragrande maggioranza delle donne. Sono sicura che tornerà a casa sorridente e non si lamenterà se proprio quella sera tu non hai voglia, se il più piccolo dei tuoi figli piange o se c’è poco sale nella minestra. Sono io che involontariamente risolvo questi piccoli problemi di convivenza!”

“Ecco questo volevo dirti e ribadirti ancora una volta che, in quanto prostituta, non sarò mai una minaccia per il vostro matrimonio. A mio parere dovresti preoccuparti se lui avesse un’amante, ma il fatto che venga da me esclude questa ipotesi. Non chiedo che tu sia felice, ma credo che tu debba sapere che al di fuori dell'orario di lavoro non voglio avere nulla a che fare né con lui e men che meno con te. Non andrò mai a cena con tuo marito, non chiamerò mai nel cuore della notte e soprattutto non cercherò di convincerlo a separarsi da te. Finirebbe il mio lavoro non credi? A me servono uomini sposati e insoddisfatti del proprio menage sessuale. Per il mio lavoro sono una fonte di guadagno inesauribile! Ora ti lascio, mi scuso se ti ho disturbata, ma credo nella sincerità e sono convinta che questa lettera fortificherà ancora di più il vostro matrimonio.”

Ps. Non lasciarlo, sarebbe inutile, perché il prossimo, dopo i primi tempi, farebbe lo stesso. Tranquilla è il mio lavoro e so come funzionano queste cose. Non credo davvero che esistano uomini sposati che mentalmente o praticamente non abbiano fatto ricorso, almeno una volta nella loro vita, alle grazie di una prostituta.

 






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Il racconto è frutto di fantasia.
Ogni riferimento a persone e fatti
realmente accaduti è puramente casuale.


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