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AMARSI? CHE CASINO!
VIAGGIO NEL PIACERE

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IL MESTIERE ANTICO
Buenos Aires
Le Chicas del bar Globo
Le Chicas sedute ai tavolini del bar Globo si lasciano andare a sorrisi ammiccanti, sono belle e sono more, hanno i capelli lunghi come le loro gambe accavallate
 


 


 
Mi avvicino ad una di loro, forse la più bella, sicuramente la più provocante, i suoi cerchi d'oro sanno di casas malas, di tango e arabalero, dice di chiamarsi Lujanera. I suoi modi sono sbrigativi, il suo tacco 12 dondola come un richiamo. Vende l’orgasmo a prezzi stracciati e non chiede molto, grazie al cambio pesos euro praticamente la sua bocca, il suo seno generoso in bella mostra è gratis, ma sul suo viso truccatissimo, dietro quei sorrisi di mestiere traspare tristezza e miseria e l’unica cosa che le è rimasta è affittare il suo corpo per un’ora alla volta. Dice che il divertimento è assicurato, praticamente un giro di giostra, devo solo acquistare il biglietto. Sicura e convincente dice che chi l'ha provato ci ritorna spesso, nessuno può fare a meno di lei, si sente la regina del bar Globo, la puttana che tutti vorrebbero come sposa. Si illude Lujanera oppure è solo un modo per reclamizzare il suo prodotto. Si dà per poco e con poco campa anche se ha una figlia di quattro anni nata da chissà quale padre, dice un marinaio messicano, ma poi si contraddice parlando di un camionista che aveva sbagliato strada ed è finito dritto dritto tra le sue gambe. Prende il telefono e mi fa vedere una foto di una bimba che gioca in un piccolo giardino pubblico. Dice che quella figlia è tutta la sua vita e non ha altro per cui vivere, nient'altro da difendere, neanche le sue cosce che ora mi mostra fino all'orlo del suo perizoma invisibile, sperando che io accetti l'invito.

Qui le Chicas non hanno protettori, si gestiscono autonomamente, la maggior parte sono sposate e sono madri, ed hanno tanta esperienza nel simulare l’orgasmo così che il cliente va a casa soddisfatto per aver visto e fatto godere una donna. Eh già dietro il loro essere puttane c’è tanto mestiere e sanno come far illudere il cliente, farlo sentire un grande amante.

In Argentina la prostituzione è legale. L'articolo 19 della Costituzione recita: "Le azioni private di persone che non offendono in alcun modo l'ordine pubblico e la morale, né danneggiano una terza persona, sono riservate solo a Dio, e sono esenti dall'autorità dei magistrati". Invece è illegale la prostituzione organizzata, la gestione dei bordelli, lo sfruttamento, il favoreggiamento ecc. E per aggirare i regolamenti si organizzano bordelli mobili su furgoni e camion, rendendo le incursioni più difficili.
Il centro di Buenos Aires è costellato di foglietti che pubblicizzano servizi erotici a poco prezzo. Qui sono circa venti mila le lavoratrici del sesso e per lo più sono originarie delle zone remote del paese. In tutto il paese sono circa settantacinque mila ed è una vera piaga sociale.

Un giornalista del Diario de la mañana mi dice che dal 1853 ovvero l’anno dell’indipendenza molte prostitute europee sono sbarcate in questi lidi per via di una legge molto permissiva. Nel 1929 si hanno testimonianze di circa duemila bordelli in città sotto il controllo di organizzazioni di magnaccia ebrei tipo il Zwi Migdal, l’organizzazione del più grande traffico di prostituzione dell’America Latina, che sfruttando la povertà, l'ignoranza e la disoccupazione aveva messo a lavorare circa trentamila donne, con un giro d’affari di circa 50 milioni di dollari l’anno.

Il reclutamento avveniva nelle zone rurali dell’est Europa. A casa di queste famiglie modeste si presentavano i magnaccia ebrei e spacciandosi per ricchi uomini d’affari convincevano i genitori a far partire le loro figlie per l’Argentina. Ovviamente questa povera gente pensava di dare alle proprie figlie un futuro migliore, ma in realtà le stavano mandando a prostituirsi. Alle volte per essere ancora più convincenti organizzavano dei veri e propri matrimoni informali e fasulli perché davano false generalità. Poi nel 1929, grazie anche a donne ebree coraggiose, qualcuno riuscì a scoperchiare la cupola e 434 membri dello Zwi Migdal furono sottoposti a processo di cui un centinaio furono condannati. Da quel giorno i bordelli iniziarono a chiudere e i magnaccia a essere espulsi e incarcerati.

Questa sarebbe una bella storia a lieto fine da raccontare ai propri nipoti se Lujanera o le altre chicas sedute ai tavolini all’aperto del Bar Globo non continuassero a sorridermi e soprattutto a chiedere una miseria per una cosiddetta ora d’amore.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
WEB REPORTAGE
© All rights reserved
FONTI
https://www.ilmessaggero.it/
https://it.vvikipedla.com/wiki/Prostitution_in_Argentina
https://versioneargentina.wordpress.com/
https://www.joimag.it/mafia-ebraica-



© Riproduzione riservata

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