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CINEMA PASSIONE
La prima notte di
quiete
INTERVISTA IMPOSSIBILE
Vanina Abati
«Perché la morte è la prima notte di quiete?
Perché finalmente si può dormire senza sognare.»
..Vanina ci racconta la sua storia?
Frequento un liceo di Rimini e un bel giorno nella
nostra classe arriva un nuovo professore, il supplente
di letteratura italiana Daniele Dominici. Durante la
sua prima lezione ci chiede di svolgere un tema
fornendoci due tracce: una di argomento libero, la
seconda di argomento letterario. Solo io svolgo il
tema prendendo spunto dalla seconda traccia.
Fatto insolito immagino…
Beh
sicuramente incuriosisco il professore, il quale
inizia a corteggiarmi e mi regala un libro di Stendhal
che porta il mio nome: Vanina Vanini. Si tratta di una
storia d’amore appassionante fra una giovane
aristocratica romana e un affiliato alla Carboneria.
Dicono che lei sia una ragazza molto
bella, ma stranamente malinconica, negativa ed
introversa.
In quella scuola mi sento un
pesce fuor d’acqua. Alcuni dei miei compagni fanno
spesso delle battute allusive nei miei confronti
perché frequento Gerardo Pavani, un ragazzo sui
generis, figlio di papà e libertino che ha il vizio
delle donne, ma al quale sono in qualche modo legata
da una torbida relazione.
Torniamo al
professore… com’è Daniele Dominici?
È
bello, giovane e triste dall’aria tenebrosa. Taciturno
e malinconico come me. Porta sempre un cappotto di
cammello e un maglione verde, la barba di tre giorni e
la sigaretta perennemente accesa. È autore di un libro
di poesie intitolato La prima notte di quiete da un
verso di Goethe, cioè la notte dopo la morte quando
finalmente si può dormire senza sognare. Solo in
seguito vengo a sapere il motivo di quella tristezza.
Ossia?
Le poesie le ha scritte
e dedicate alla donna della sua vita che purtroppo è
morta.
Lei è al corrente che il bel
professore non è solo vero?
Certo, convive
con una donna più grande di lui. Monica dieci anni
prima si è innamorata persa di lui tanto da lasciare
il marito per seguirlo. Ma so anche che la loro la
storia è oramai esaurita e stanno insieme più per
disperazione che per amore.
Poi cosa
succede?
Un giorno inaspettatamente
all’uscita di scuola il professore mi invita ad andare
con lui a Monterchi per illustrarmi la Madonna del
Parto di Piero della Francesca. Io accetto e rimango
estasiata dalla descrizione che ne fa Daniele. Insomma
passo una giornata serena ed insolita, mi sento bene e
sulla via del ritorno a notte fonda quando ormai siamo
sotto casa mia ci baciamo, è un bacio intenso e
passionale, ma purtroppo in lontananza vedo l’auto del
mio fidanzato e allora apro lo sportello della
macchina e scappo.
Gerardo sospetta
vero?
Non è stupido. Ha conosciuto il
professore perché entrambi amano giocare a poker e
frequentano un locale della zona praticamente un giro
di vitelloni della provincia bene. Una sera a casa
sua, presente Daniele, Gerardo per vendetta nei miei
confronti mostra al gruppo un filmino girato da lui
stesso in cui in alcuni fotogrammi appaio nuda. Per la
vergogna il giorno dopo non mi presento in classe.
Cosa fa Daniele.
Sempre più
attratto da me viene a cercarmi a casa, desidera
conoscere la mia storia ma in realtà si è innamorato e
non vuole perdermi. Mia madre però lo minaccia e lo
caccia in malo modo urlandogli di non cercami più.
Perché?
Mia madre non vuole
assolutamente che io mi leghi al professore e che lui
sappia la verità ovvero che sotto la sua benedizione
mi sono venduta sin da giovanissima ai ragazzi del
gruppo.
Immagino che questa verità non
faccia desistere Daniele.
Assolutamente
no, anzi ormai lui è deciso ad andare avanti per
salvarmi e in qualche modo salvare se stesso. Dopo una
notte d'amore in una casa vuota sulla spiaggia
decidiamo di andare a vivere insieme. Ma lui prima
deve assolutamente sgravarsi dal peso della coscienza.
Prova a chiamare Monica ma lei non risponde al
telefono.
A quel punto cosa fa?
Tormentato dal senso di colpa e temendo il suicidio di
Monica decide di tornare indietro e chiudere
definitivamente quella relazione. Allora mi accompagna
alla stazione e mi dice che mi raggiungerà da lì a
poco, ma purtroppo non lo rivedrò mai più perché sulla
strada del ritorno, durante una corsa disperata nella
nebbia, Daniele
si schianta con l'auto contro un
camion.
. .. |
La prima notte di quiete
è un film del 1972 diretto da Valerio Zurlini.
FINE
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
WEB REPORTAGE
© All rights
reserved FONTI
https://www.cosmopolitan.com/it
https://it.wikipedia.org/wiki/
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