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AMARSI? CHE CASINO!
VIAGGIO NEL PIACERE
IL MESTIERE ANTICO
Marrakech
La città che non dorme mai
Finalmente Marrakech! La città dalle case e
dalle mura color ocra è una delle quattro
città imperiali del Marocco con la sua
caratteristica Jamaa el Fna, la piazza più
frequentata di tutta l'Africa..
Come molte città del Marocco, Marrakech comprende una
vecchia cittadina fortificata chiamata medina,
circondata da quartieri più moderni, il più importante
dei quali è Gueliz.
E noi ci troviamo proprio qui,
nel quartiere della movida notturna precisamente al
Grand Café de la Poste, un bar in stile coloniale che
esiste dal 1925. L’atmosfera è elegante, animata e
allegra, le luci soffuse. Accanto a me, mentre
sorseggiamo un thè bollente alla menta, c’è Monique
una giornalista francese che si è prestata a farmi da
guida. Innamorata del Marocco ogni anno passa le sue
vacanze da queste parti.
Sa che la rubrica per
cui scrivo si chiama Viaggi nel Piacere per cui
esordisce dicendomi: “Può sembrarti strano che una
città di una nazione islamica possa essere tra le
cinque mete più ambite dagli amanti del turismo
sessuale, ma la legge marocchina è tra le più liberali
dei paesi islamici. Marrakech poi è il motore di tutta
la nazione sia per il turismo che per il commercio.
Tieni anche conto che durante il dominio coloniale
francese, le autorità furono costrette a regolamentare
la prostituzione in quanto preoccupate per la
diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili,
in particolare della sifilide, tra le truppe di stanza
nella colonia. Allora vennero istituiti dei "Quartiers
réservés" dove era consentita la prostituzione.
All'interno di questi quartieri a luci rosse le
prostitute dovevano essere registrate e sottoporsi a
regolari controlli sanitari obbligatori. Dovevano
portare sempre con sé la tessera di registrazione e
gli spostamenti fuori dal quartiere erano consentiti
solo sotto autorizzazione dell’autorità. Solo in
seguito fuori dai quartieri furono allestite le maison
de tolérance praticamente dei bordelli ad uso degli
europei.”
Il bar si sta riempiendo, Monique
beve con difficoltà il suo thè bollente. Poi riprende:
“Come vedi qui gli abitanti, specialmente il Giovedì e
il Venerdì sera amano svagarsi ed uscire di casa e
dopo essersi saziati di carne speziate in una delle
tante terrazze di piazza Jemaa El Fna, vengono in
questo quartiere per divagarsi. Qui a Gueliz abita
tutta gente benestante ed è considerato il quartiere
più europeo della città. Non di rado, se stai
camminando da solo ed hai l’aspetto occidentale, ti si
avvicina qualcuno che, scrutando le tue intenzioni, ti
chiede se stai cercando un appartamento. Una volta che
ha deciso di fidarsi di te ti chiede se hai bisogno di
una casa con delle ragazze a pagamento. Tieni conto
che qui non esistono magnaccia, di solito sono
proprietari degli appartamenti che fanno pubblicità
alle ragazze ed il loro guadagno è solo l’affitto
della casa.”
Tiene a precisare che questo è
solo uno dei tanti episodi che posso capitare ad un
turista. “Di solito il business della prostituzione
scarta gli uomini del posto e si concentra su
catarioti, libici, pakistani, inglesi, francesi, ma
soprattutto sauditi ovvero quelli con le tasche gonfie
di valuta pregiata. Qui le ragazze iniziano a
prepararsi nel pomeriggio: trucchi, vestiti, estetista
e parrucchiere per poi presentarsi belle e disponibili
nei vari locali notturni. Di giorno i punti di
raccolta sono negozi alla moda, fast food e brasserie,
mentre di notte i bar e i ristoranti più frequentati.
Sono ragazze avvenenti vestite in maniera
inequivocabile e dagli sguardi sfrontati ed una volta
adocchiato il possibile cliente provvedono a
scambiarsi i numeri di telefono. In questi bar non
succede altro. L'approccio non è comodissimo, è
necessario lo scambio del numero con discrezione e poi
di solito la trattativa via messaggi per fissare luogo
e ora per incontrarsi la sera stessa. La polizia rende
complicata la conoscenza quando comincia a farsi
tardi. Di solito queste ragazze preferiscono gli
uomini anziani perché sono più affidabili, hanno
sicuramente più denaro in tasca e non è esclusa,
almeno nelle loro intenzioni, la remota possibilità di
trovare un compagno che le porti via dal Marocco.
Qualcuna addirittura è vergine e vuole rimanere tale
fino al matrimonio per cui la loro attività sessuale è
limitata laddove è consentito.”
“Comunque dopo
lo scambio dei cellulari spesso, se non si fidano,
danno appuntamento al cliente in un altro locale più
riservato e lontano da occhi indiscreti. Qui la
ragazza di turno non tarda a mettere in chiaro le sue
tariffe che vanno dalle 150 alle 400 euro più
l’affitto dell’appartamento per una notte. Tieni conto
che gli hotel sono sorvegliati dalla polizia per cui
le ragazze svolgono la loro attività in case sicure
perché proprio per evitare il diffondersi della
prostituzione una legge del regno vieta ai marocchini
di soggiornare con altri che non siano i legittimi
consorti. Chi non esibisce il certificato di
matrimonio è passibile di arresto e mette nei guai
anche l'albergatore che rischia di chiudere
l'attività. Di solito viene raccomandato al cliente di
turno di non salire sullo stesso taxi della ragazza,
di stabilire il prezzo e la prestazione prima di
uscire dal locale e soprattutto di tenere sempre a
portata di mano un po’ di denaro per le mance,
poliziotti compresi.”
“Si stima che in tutto il
Marocco le prostitute siano almeno 50 mila. Marrakech
ovviamente la fa da padrone. Ripeto qui non ci sono
intermediari e le ragazze si offrono liberamente.
Anche se poi gli attori che partecipano al business
sono molti tipo i parrucchieri che non chiudono mai,
estetiste a disposizione fino alle 5 del mattino,
taxisti, titolari di bar ristoranti locali e padroni
di case. Ti prego non pensare all’occidentale, qui non
c’è il concetto di una botta e via e di solito prima
della prestazione le ragazze si fanno invitare al
ristorante. I clienti più attesi sono quelli che
arrivano dall'Arabia saudita, ma anche un europeo è
ben visto.”
“Ovviamente esiste anche l’altra
faccia della medaglia, ovvero chi pratica la
prostituzione nell’antico quartiere ebraico il Mellah.
Qui le donne hanno tutte un’età avanzata e non sono
propriamente belle, la maggior parte sono analfabete,
divorziate o vedove con figli a carico da mantenere.
Le loro tariffe scendono vertiginosamente fino alla
miseria di 20 Dirham: 2 euro per un rapporto sessuale
consumato a due passi dal souk.”
.. .. |
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
WEB REPORTAGE
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