ROMA 3 OTTOBRE 2021
Adamo stanotte è andato distrutto a
causa di un incendio il Ponte dell’Industria chiamato amichevolmente dai
romani Ponte di Ferro. Ma qual è la sua storia?
È un ponte di
Roma sul Tevere che collega i quartieri Ostiense-San Paolo e
Portuense-Marconi. Lo chiamavano Ponte di Ferro perché è costruito
completamente in metallo e formato da arcate in ferro e ghisa appoggiate
su piloni costituiti da tubi di ghisa riempiti di calcestruzzo.
Quando venne costruito?
In origine venne chiamato
Ponte San Paolo ed era esclusivamente un ponte ferroviario. Fu costruito
tra il 1862 e il 1863 da una Società Belga per consentire alla linea
ferroviaria proveniente da Civitavecchia di arrivare fino alla nuova
stazione Termini. La società belga effettuò il lavoro in Inghilterra, poi
il ponte fu trasferito in pezzi a Roma, dove fu montato. L'infrastruttura
funzionava anche da ponte levatoio, infatti la parte centrale era
parzialmente mobile e si sollevava per permettere la navigazione delle
imbarcazioni.
Quando fu inaugurato?
Il 10
luglio 1863 sul ponte transitò la prima locomotiva. Il 24 settembre, alla
presenza del pontefice Pio IX, sul ponte passò ufficialmente il treno
della linea Roma-Civitavecchia
Cinquant’anni dopo subì
delle modifiche…
Nel 1910, con l'apertura della nuova stazione
di Trastevere, per la viabilità ferroviaria fu costruito un altro ponte,
chiamato Ponte San Paolo e nel 1911 il Ponte dell’Industria è transitato,
nei due sensi, da pedoni, su appositi marciapiedi, e da automobili.
Il Ponte di Ferro è entrato anche nelle pagine della storia
vero?
Il 7 aprile 1944 il ponte fu testimone della barbarie
nazifascista. Dieci donne, prima seviziate, furono giustiziate dalle
truppe del servizio di sicurezza delle SS, dopo l'assalto a un forno che
riforniva le truppe d'occupazione tedesche. Le donne, sorprese dai
militari tedeschi con pane e farina, prelevata dal forno Tesei, furono
allineate sulle transenne del ponte dell'Industria sul lato di via del
Porto Fluviale e fucilate. I corpi delle donne, a monito per la
popolazione sbigottita, vennero lasciati in terra sotto la vigilanza dei
repubblichini fascisti fino alla mattina seguente. Accanto ai corpi
sanguinanti venne addirittura posto un cartello nel quale si parlava di
quella strage definendola un esempio di ciò che, da allora, sarebbe potuto
accadere alla popolazione che avesse osato effettuare ulteriori assalti a
forni e negozi.
È stato anche protagonista di alcuni film…
Ricordiamo tra tutti la scena del film “La banda degli onesti”, film del
1956 diretto da Camillo Mastrocinque con Totò e Peppino De Filippo. Nel
film Totò ha promesso a un anziano in punto di morte di sbarazzarsi di una
valigia contenente una matrice e della carta filigranata per stampare
banconote. Nella scena ambientata sul ponte, Totò sta per eseguire quelle
ultime volontà gettando la valigia nel Tevere ma ci ripensa…