Il genere ha degli schemi narrativi molto rigidi e non
può discostarsi da una vicenda amorosa basata su
relazioni più o meno erotiche, in un ambiente di vita
comune tipo famiglie, scuole, palestre, collegi,
preture, commissariati e ospedali. Il tono della
narrazione è sempre leggero, semplice e distensivo
infarcito da luoghi comuni che lo rendono di facile
comprensione.
Il filone prende spunto dal film
di successo Grazie zia del 1968 di Salvatore Samperi,
che ha per trama un rapporto incestuoso tra zia e
nipote. Poi nel 1973 è la volta di Malizia sempre
dello stesso regista che fa di Laura Antonelli
l'interprete principale di queste pellicole.
La cosiddetta commedia sexy italiana è un genere che
conta circa un centinaio di film e per meglio
raccontare questo atipico filone iniziamo con le
pellicole che hanno come protagoniste le insegnanti
ovvero le maestrine sexy, le studentesse e in genere
l’ambiente della scuola. La regina di questo sotto
sotto genere è sicuramente Edwige Fenech protagonista
con le sue curve mozzafiato e lo sguardo provocante
del film “L’insegnante” di Nando
Cicero (1975), la quale deve impartire ripetizioni al
giovane Franco, tutt’altro che concentrato sullo
studio. Il film seguente vede la Fenech in
“L’insegnante va in collegio” (1978) di
Mariano Laurenti, al fianco di un Alvaro Vitali nei
panni del giovane Carlo, innamorato perso della
professoressa d’inglese. Anche nell’ultimo film della
trilogia, “L’insegnante viene a casa”
(1978) di Michele Massimo Tarantini, la Fenech è
un’attraente e giovane insegnante ma questa volta di
pianoforte. La bella pianista è innamorata di un
politico il quale essendo già sposato vuole evitare a
tutti i costi uno scandalo.
Dato il successo
l’argomento scuola viene ampiamente sfruttato e tra le
altre regine del genere troviamo la bellissima Gloria
Guida nella parte de “La liceale”
(1975) di Michele Massimo Tarantini. Lei ragazza
giovane e acerba, figlia di genitori separati, eccita
professori e compagni: ma arriva chi approfitta di lei
e poi la pianta in asso. Il secondo film della serie è
“La liceale nella classe dei ripetenti”
(1978) e l’anno successivo “La Liceale Seduce
I Professori” (1979) sempre con Gloria Guida
nella parte della ragazzina fintamente ingenua. Gloria
Guida è anche protagonista del film di Cicero
“La liceale, il diavolo e l'acquasanta”
(1979) sempre nei panni di una liceale. Parliamo
ancora di liceali nel film “La liceale al mare
con l'amica di papà” del 1980 diretto da
Marino Girolami. Il film tratta le vicende di una
giovane affascinante donna che si traveste da suora
per impartire lezioni private alla figlia del suo
amante e quindi essere vicino al suo uomo, sposato e
tiranneggiato dalla moglie.
Nel 1980 il regista
Mariano Laurenti ci prova con “La ripetente fa
l'occhietto al preside” ma questa volta la
protagonista è Annamaria Rizzoli. Due anni prima lo
stesso regista aveva diretto la Fenech in
“L’insegnante va in collegio” in cui un ricco
imprenditore del nord si traveste da barbone per
sfuggire ai sequestri, ma continua a frequentare
l’amante e l’insegnante di inglese di suo figlio.
Decisamente il 1975 è stato l’anno della nascita
di questo genere e infatti oltre a
“L’insegnante” con la Fenech e “La
liceale” con la Guida esce in contemporanea
“La Supplente” che vede protagonista
la bionda Carmen Villani. Il regista è Guido Leoni e
racconta le vicende di una scuola superiore nel
momento in cui arriva una giovane supplente. Gli
studenti maschi sono sessualmente attratti da lei,
inizialmente, però, lei non si concede a nessuno di
loro. Quattro anni dopo sempre con Carmen Villani, ma
con la regia di Vittorio De Sisti esce “La
supplente va in città” che racconta le
vicende di una supplente che va a Roma per cercare il
fidanzato e farsi sposare, ma questi rifiuta e per
vendetta lei lo denuncia per stupro.
Sempre nel
1975 e sempre Vittorio De Sisti aveva girato
“Lezioni private” con Femi Benussi e Carroll
Baker. Ambientato in una piccola città, narra di uno
studente che s'invaghisce della propria insegnante di
musica e il suo migliore amico usa fotografie
compromettenti della donna per ricattarla.
Relativamente alle belle supplenti nel nostro elenco
non può mancare “La professoressa di scienze
naturali” (1976) di Tarantini con Lilli
Carati che parla di una supplente il cui fascino
seminerà scompiglio sia tra gli studenti che i loro
genitori.
“La professoressa di lingue”
di Demofilo Fidani è un film del 1976 con
Femi Benussi la quale vestendo i panni di una
professoressa di lingue dà lezioni private ad un
ragazzo timido e balbuziente figlio di un ricco
allevatore di maiali. Anche “Calde labbra”
del 1976 parla di una giovane insegnante di francese
che impartisce ripetizioni ad una sedicenne
problematica. Dopo un'iniziale reciproca diffidenza,
tra le due nasce un rapporto sempre più intimo e
complice, che le porta a divenire amanti.
Nel
1981 Alessandro Lucidi dirige Carmen Russo nel film
“La maestra di sci”. Qui la giovane e
sensuale maggiorata protagonista è una fotomodella che
sta per ereditare una grande somma di denaro dallo zio
americano. La condizione è che deve dimostrare una
condotta morale ineccepibile, per cui la sua migliore
amica la convince a cambiare occupazione e le trova un
lavoro come insegnante di sci presso un albergo
alpino.
Dalla montagna ci spostiamo al mare e il
1980 vede ancora protagonista la Rizzoli nei panni di
una docente nel film “L'insegnante al mare con
tutta la classe” diretto da Michele Massimo
Tarantini. La bella Annamaria veste il ruolo di
un’affascinante insegnante di francese che farà
innamorare il padre del ragazzo a cui dovrà dare
ripetizioni.
Insomma il cliché non cambia
neanche nel film “L'insegnante balla... con
tutta la classe” del 1979 diretto da Giuliano
Carnimeo in cui Nadia Cassini veste il ruolo di una
avvenente professoressa di ginnastica.
“Classe mista” (1977) di Laurenti con Femi
Benussi e il suo sequel “La compagna di banco” con
Lilli Carati parlano rispettivamente di uno studente
innamorato della nuova professoressa di lettere e di
una giovane e bellissima figlia di un industriale che
si iscrive all'ultimo anno del liceo.
“Mia
moglie torna a scuola” (1979) di Giuliano
Carnimeo invece vede protagonista ancora Carmen Russo
nei panni di una casalinga che decide, contro il
parere del marito, un commerciante alimentare
benestante, di iscriversi ad un collegio privato per
ottenere la licenza liceale. Arrivata nel collegio
diventa l'oggetto del desiderio dei giovani studenti
maschi e del suo professore.
L’insegnante
di violoncello del 1989 vede come
protagonista Serena Grandi la quale, bellissima e
formosissima, oltre a insegnare musica turba i sonni
dei suoi allievi adolescenti, ma sarà il padre di uno
di loro a riuscire nell’impresa…
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