Nel precedente articolo sulla commedia sexy
all’italiana abbiamo parlato delle insegnanti e delle
studentesse le cui avvenenze hanno popolato per anni
le fantasie degli italiani. In questo capitolo
parliamo invece delle poliziotte e figure simili. La
sotto sotto categoria della fase femminile del film
poliziottesco prende spunto dalla pellicola di Steno:
La poliziotta, del 1974. Le storie quasi tutte in
fotocopia attingono nei luoghi di caserme, preture,
ospedali militari, commissariati e da qui si incarnano
ruoli come la poliziotta impersonata magnificamente da
Edwige Fenech nel film La poliziotta fa
carriera del 1976 diretto da Michele Massimo
Tarantini. La bella Edwige in questo caso impersona la
figura di Gianna che si arruola nella polizia, ma si
rivela un fiasco totale. Infatti la sbarazzina agente
di polizia, durante i primi casi a cui viene
assegnata, commette una serie di errori ma complice la
sua avvenenza fisica finirà per mettere a segno un
paio di colpi clamorosi e ricevere elogi e promozioni.
Nel film La Pretora di Lucio
Fulci invece, pellicola dello stesso anno, la bella
Edwige recita il doppio ruolo della severissima
pretora Viola Orlando e della sorella gemella Rosa,
prostituta di classe e attrice a luci rosse
protagonista di una Biancaneve porno. Il film è famoso
per il primo nudo integrale dell'attrice ed ha avuto
grossi problemi con la censura.
Nello stesso
anno esce La dottoressa del distretto militare,
un film di Nando Cicero che vede protagonista manco a
dirlo Edwige Fenech nei panni di una procace
dottoressa chiamata a sostituire un superiore in un
ospedale militare, è fermamente decisa a smascherare i
soldati che, per ottenere un congedo o rinviare la
partenza, si fingono malati. Un compito non facile per
la provocante dottoressa, che risveglia i più bassi
istinti in decine di reclute sessualmente represse.
Nel 1977 Nando Cicero dirige ancora la Fenech nel
film La soldatessa alla visita militare
in cui l’abituale confusione di un campo militare
viene scossa dall'arrivo di un ufficiale medico
decisamente piccante: la bella soldatessa straborda
nella sua divisa, e con le sue forme prorompenti turba
gli animi dei commilitoni e scatena le fantasie
erotiche dell'irreprensibile colonnello.
L’anno dopo sempre Nando Cicero dirige ancora la
Fenech nel film La soldatessa alle grandi
manovre dove un'avvenente dottoressa deve
compilare una relazione sulle passioni e i
comportamenti amatori di alcuni soldati. Il taglio
ovviamente è estremamente popolare al limite della
barzelletta-movie, nel 1979 Michele Massimo Tarantini
ci prova con La poliziotta della squadra del
buon costume con una svampita Edwige Fenech
nei panni di un’ambiziosa poliziotta che combina molti
pasticci ma ogni tanto ne infila una giusta, come
quando, facendosi credere spogliarellista, sgomina un
incredibile traffico di donne.
Nel 1980 è la volta
di Luciano Salce che dirige la bella Adriana Russo,
titolare dello spaccio della caserma, in
Riavanti... Marsch! Cinque uomini di mezza
età vengono richiamati per un corso di aggiornamento
nella caserma militare dove 20 anni prima avevano
svolto il servizio di leva.
Nel 1980 è
invece Nadia Cassini a interpretare una bellissima
dottoressa nella pellicola La dottoressa ci
sta col colonnello diretta da Michele Massimo
Tarantini. Il film racconta le vicende di un
ufficiale, poco dotato virilmente, che si rivolge a
una dottoressa americana specialista in trapianti,
perché gli cambi il pene con quello di un soldato
dotatissimo. L'operazione riesce, ma il risultato non
è quello che si aspetta l'ufficiale... l'organo
infatti viene rigettato nel momento del bisogno ed il
colonnello finisce tra le voci bianche.
Nel
1981 ancora Michele Massimo Tarantini ci riprova con
La poliziotta a New York sempre con
la spumeggiante poliziotta Edwige Fenech la quale
sfruttando le sue innegabili doti fisiche, e un bel
po' di innata fantasia riesce con successo a
consegnare alla giustizia due bande rivali di
spacciatori.
Sempre nel 1981 con la regia di
Michele Massimo Tarantini esce La dottoressa
preferisce i marinai. La protagonista questa
volta è Paola Senatore e narra le vicende di due
disoccupati assunti da una impresa di pulizie in un
albergo, dove alloggiano i marinai di una nave
militare, con il comandante e una spia al servizio
dell'Urss.
Nel 1982 è la volta del film
La gorilla, una pellicola comica diretta da
Romolo Guerrieri e interpretata da Lory Del Santo nei
panni di una guardia del corpo, esperta di karate. La
bella Lory finirà per essere reclutata da una
prostituta tiranneggiata un esoso protettore.
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