Madame le sue origini?
Sono figlia di seconde
nozze di Sir Leslie Stephen e Julia Prinsep Duckworth, rimasta vedova con
tre figli a carico. Sono la sorella maggiore di Virginia, che in seguito
divenne una famosa scrittrice col cognome del marito, Virginia Woolf, e
dei miei fratelli Thoby e Adrian. Con noi vivevano anche i fratellastri
George e Gerald Duckworth, figli di mia madre. Vivevamo tutti insieme al
22 di Hyde Park Gate, Westminster a Londra.
La sua
adolescenza?
Ho studiato a casa lingue, matematica e storia, e
ho preso lezioni di disegno da Ebenezer Cook prima di frequentare la
scuola d'arte di Sir Arthur Cope e, dopo la sua morte, alla Royal Academy.
Purtroppo non fu un’adolescenza felice, venni abusata sessualmente dai
miei fratellastri George e Gerald Duckworth.
Poi cosa
avvenne?
Dopo la morte dei nostri genitori (mia madre nel
1895, quando io ho sedici anni e Virginia solo tredici, e mio padre nel
1904) vendetti la casa di Londra ci trasferimmo insieme a Virginia e ai
due fratelli nel distretto di Londra Bloomsbury, in una casa più grande.
Lì iniziammo a socializzare con artisti, scrittori e intellettuali con i
quali avremmo formato il gruppo culturale di Bloomsbury. Tra i
frequentatori della casa di Gordon Square, c’erano anche Clive Bell e
Leonard Woolf, il mio futuro marito e quello di Virginia.
Nel 1907 a 28 anni si sposò…
Mi sposai con Clive Bell e con
lui ebbi due figli. Ma la nostra era una coppia aperta, entrambi avevamo
relazioni con altre persone. Mio marito era bisessuale e intratteneva una
relazione sentimentale con David Garnett. Quanto a me frequentai dapprima
il critico d’arte Roger Fry e in seguito il pittore bisessuale Duncan
Grant. Con lui ebbi nel 1918 una figlia, Angelica, che mio marito allevò
come sua figlia. Angelica da grande sposò l'ex amante di suo padre.
È vero che andaste a vivere insieme, lei, suo marito e i
rispettivi compagni?
Ci trasferimmo nella campagna del Sussex,
a Charleston, poco prima dello scoppio della guerra e lì, Duncan e David
(da obiettori di coscienza) dovevano lavorare la terra per sfuggire alla
chiamata alle armi. Era stata mia sorella Virginia a suggerirmi quella
casa di campagna ad un’ora da Londra, come posto ideale per la nuova
famiglia e per il gruppo di intellettuali loro amici. L’aveva definita
“absolutely divine”. In quella casa i bambini erano liberi di girare nudi
e di pasticciare col fango, gli ospiti leggevano silenziosi o conversavano
brillantemente sull’arte e la politica.
Una specie di oasi
di libertà…
Virginia viveva i suoi tormentanti momenti nei
suoi personaggi che le devastavano la testa e l’anima, io invece mi
rifuggiamo nella leggerezza dell’essere e nella perdizione femminile.
Ballavo nuda e mostravo fiera il mio seno durante le tante smodate serate,
teorizzavo il libero amore, bandivo la gelosia e mi ritrovavo spesso in
ménage à trois.
Vanessa Bell morì nel 1961 dopo una
breve malattia a Charleston e fu sepolta nel cimitero della chiesa
parrocchiale di Firle. Quando Duncan Grant morì nel 1978, fu sepolto
accanto a lei.
FINE