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MUSICA PASSIONE
Storia delle Canzoni
Alexander Platz
La vita prima della
caduta del muro secondo Milva e Battiato
1982
Adamo mi parli del brano Alexander Platz?
Il brano pubblicato nel 1982 è cantato da
Milva e gli autori sono Alfredo Cohen, Franco
Battiato e Giusto Pio. È la canzone di apertura
dell'album Milva e dintorni. Il brano è stato
cantato anche dall’autore Battiato nell'album Giubbe
rosse e nel live Greatest Hits del 1989.
È uno dei brani più celebri di Milva vero?
Milva fece di questo brano un vero e
proprio cavallo di battaglia, riproposto nei
concerti e reinciso in varie raccolte in Italia,
Germania e Giappone cantandolo in più lingue come
nella versione francese, stesso titolo, e tedesca
con il titolo Menschen an der Macht. In Italia non
fu mai pubblicato su 45 giri.
Non è
un brano originale vero?
Sì in effetti è
un riadattamento di un altro pezzo, Valery, comunque
degli stessi autori, inciso da Alfredo Cohen nel
1978 e dedicato a una giovanissima transessuale,
Valérie Taccarelli, che Cohen conobbe a Bologna dove
lei era attivista di uno dei primi circoli di
cultura LGBT.
Quattro anni dopo
Battiato la riscrive…
Sì era l’82 quando
riscrisse il pezzo ispirandosi alla famosa piazza di
Berlino, città al tempo ancora divisa dal muro.
Aggiunse il ritornello, mancante nella versione
precedente, e trasformò il testo in una riflessione,
da parte di una ragazza, sulla vita nella Berlino
Est del tempo.
Al tempo il muro non
era ancora caduto…
Alexanderplatz era
parte integrante di Berlino Est e il muro era il
simbolo della divisione delle due Germanie (DDR e
BDR). Un polo occidente e un polo orientale separati
da una cortina di ferro. Il 9 novembre 1989 ovvero
il giorno del crollo era ancora lontano.
Il Testo?
“Alexander Platz” ci
regala uno spaccato quotidiano della vita prima del
1989: fa freddo, è febbraio e il paesaggio è
completamente imbiancato. I passi della donna lungo
il Muro sono ritmati e cadenzati. La solitudine e il
gelo si percepiscono attraverso le strofe,
sussurrate da Milva, che ci fa percepire i passi
della donna che percorre nella neve gli sconfinati
viali di una città ancora ignara di ciò che sarebbe
accaduto di lì a sette anni. Insomma un frammento di
vita quotidiana prima dell'unificazione
Chi è la protagonista?
In realtà
non si sa nulla di lei ad eccezione del fatto che in
quella città è arrivata da poco tempo (“Come ti
trovi a Berlino Est?” Le domanda la bidella della
scuola). La vita al di là del muro è grigia, fredda,
la frontiera sembra simboleggiare il limite estremo
oltre il quale non si può andare. La ragazza, per
evadere dalla solitudine, si immagina sia come una
sorta di Cenerentola, a servizio in qualche
abitazione agiata, sia come una “vera principessa,
che aspetta all’angolo come Marlene, ossia la
Dietrich.
Come finisce?
L’ultimo verso “Ti piace Schubert?” rimanda al fatto
che la musica classica era praticamente l’unica
fonte d’intrattenimento nell’Europa Orientale: Non
vi era posto per la musica contemporanea,
considerata come un prodotto americano e simbolo ed
avamposto degli ideali edonistici dell'occidente.
.. .. |
L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA GRAZIE A:
https://www.musicaememoria.com/franco_battiato_alexander_platz.htm
https://www.battiatolacura.it/canzone/alexanderplatz/
https://auralcrave.com/2018/02/08/alexanderplatz-la-caduta-del-muro-secondo-milva-e-battiato/
https://it.wikipedia.org/wiki/Milva_Alexander_Platz
https://it.wikipedia.org/wiki/Alexander_Platz_(brano_musicale)
https://libreriamo.it/intrattenimento/musica/alexander-platz-la-canzone-dellamore-ai-tempi-del-muro-di-berlino/
IMAGE GOOGLE
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