Adamo mi parli del brano Compagno di scuola?
È una canzone di Antonello Venditti
pubblicata per la prima volta nel settembre del 1975
nel quarto album Lilly con etichetta RCA Italiana.
Subì una censura vero?
Diciamo preventiva in quanto la stessa Rca si
rifiutò di pubblicare il disco con il verso "quella
ragazza che l'ha data a tutti meno che a te",
modificato poi in "filava tutti meno che te". Anche
a causa di questo motivo il rapporto tra l’autore e
la RCA si deteriorò.
Di cosa parla il
brano?
Si inizia descrivendo l’ora di
entrata a scuola al suono della campanella, con i
più grandi che fumano, davanti al portone del liceo
Giulio Classico Giulio Cesare di Roma, nel
benestante quartiere Trieste di Roma (dove abitava
il cantautore romano): “Le otto e mezza tutti in
piedi, il presidente, la croce e il professore ...”
Per poi ricordare con nostalgia il periodo del
liceo, una specie di critica romantica a quegli
ideali traditi con i conseguenti compromessi che la
vita ti impone crescendo.
Una
nostalgia malinconica mi sembra di capire…
Già, al tema dei primi innamoramenti tra i
banchi di scuola (vedi la citazione di Paolo e
Francesca) si affianca quello delle rivolte
giovanili del ’68 visto sempre nell’ambito
studentesco dove Marx e un Nietzsche al suono della
campanella vanno al bar e si danno la mano anche se
hanno idee opposte.
Ma anche il tema
dove la politica trionfa a tutti i costi sulla
realtà…
Il privato è comunque pubblico e
lo studio diventa politico al punto da chiedersi,
studiando la divina commedia, se Dante era un uomo
libero, un fallito o un servo di partito.
Un significato molto annacquato…
Anche il titolo Compagno di scuola passando
per compagno di fede politica alla fine diventa
compagno di niente, ovvero il compagno che ha
tradito i propri ideali entrando in banca e quindi
seguendo i dettami di quello stesso mondo
capitalista che tanto osteggiava quando si definiva
rivoluzionario. Insomma passando dall’eskimo e il
ciclostile alla giacca e la cravatta. “Compagno di
scuola, compagno per niente ti sei salvato o sei
entrato in banca pure tu?”