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MUSICA PASSIONE
Storia delle Canzoni

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Jesahel
Delirium Ivano Fossati
Un’ode alla libertà

1972



 

 

Adamo mi parli del brano Jesahel?
Jesahel è il secondo singolo dei Delirium, presentato al Festival di Sanremo del 1972.

Chi erano i Delirium?
Un gruppo musicale genovese di genere rock progressive italiano che si formò sul finire degli anni sessanta con il nome di Sagittari. Adottò in seguito il nome di Delirium nel 1970, con l'ingresso di un giovanissimo Ivano Fossati alla voce, chitarra e flauto traverso. Nel 1971 si aggiudicò il titolo "Rivelazione" al primo Festival di Musica d'Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio con la canzone Canto di Osanna, brano che ottenne grande successo anche all'estero con le versioni in francese, inglese e tedesca. La formazione che ebbe successo era composta da Mimmo Di Martino alla chitarra acustica, Ettore Vigo alle tastiere, Marcello Reale al basso, Peppino Di Santo alla batteria e, su tutti, il genio e prodigio Ivano Fossati voce e flautista.

Torniamo a Jesahel…
Il brano era stato composto da Oscar Prudente e Ivano Fossati ed è sostanzialmente un’ode di liberazione dalla guerra di tutti i giorni. “Mille volti come sabbia nel deserto/mille voci come onde in mare aperto/terza strada sta sfiorando i grattacieli/quinta strada sta voltando verso il sole”. Sono questi alcuni dei versi di Jesahel il cui ritornello è cantato in lingua aramaica: “luce che viene da occidente” – la pronuncia esatta è Iish-a’el. Jesahel è ancora oggi da considerarsi uno dei brani italiani più belli e conosciuti di sempre.

Come nacque il brano?
Oscar Prudente e Ivano Fossati si ritrovarono una sera in un locale di Genova. Ivano aveva diciotto anni e Oscar qualcuno in più. Spuntarono le chitarre ed Oscar iniziò a suonare quel brano pregando Ivano di imbastire qualche parola. Fossati al tempo non aveva ancora scritto testi, ma su quella musica le parole vennero da sole. Fu quasi un gioco anche perché entrambi sapevano che quel brano non sarebbe mai uscito da quella stanza. Due anni dopo per una strana coincidenza quello spartito che giaceva in un cassetto uscì fuori. Piacque alla casa discografica e diventò un successo.

… e venne presentato a Sanremo…
Al festival di Sanremo si piazzò in sesta posizione e si aggiudicò il premio della critica. Il sesto posto fu un ottimo risultato visto che i Delirium si piazzarono in classifica generale davanti a due pezzi che hanno fatto la storia della musica italiana come “Montagne verdi” di Marcella Bella e “Piazza Grande” di Lucio Dalla.

Nelle vendite?
Nella classifica generale dei dischi più venduti del 1972 raggiunse la decima posizione superato da mostri sacri come Il Padrino di Santo and Johnny; Grande grande grande di Mina; Imagine di John Lennon; I Giardini di marzo di Lucio Battisti; Viaggio di un poeta dei Dik Dik; Il Gabbiano infelice del Guardiano del Faro; La Canzone del sole di Lucio Battisti; Popcorn della Strana Società e Noi due nel mondo e nell'anima dei Pooh.

Fu anche un successo internazionale vero?
Vi furono varie versioni, addirittura sette in Francia e in Inghilterra con il titolo Congregation raggiunse una buona posizione nella classifica dei dischi. Pensa che ci fu anche una versione vietnamita.

Cover?
Il tema musicale di Jesahel fu presente nella colonna sonora del film Scansati... a Trinità arriva Eldorado di Aristide Massaccesi. Nel 1972 Shirley Bassey ne eseguì una cover in inglese[1], testo di Brian Keith, per l'album And I Love You So.

Come andò il Festival di Sanremo di quell’anno?
Il festival fu presentato da Mike Bongiorno con Sylva Koscina e Paolo Villaggio, si svolse nei giorni dal 24 al 26 febbraio. La sede era ancora il Casinò.

Chi furono i partecipanti?
Tra gli esordienti ricordiamo: Carla Bissi (Alice); i Delirium; Gianni Morandi; I Nuovi Angeli; Marcella Bella. Tra i veterani: Anna Identici; Bobby Solo; Domenico Modugno; Fausto Leali; Donatello; Gianni Nazzaro; Gigliola Cinquetti; Lucio Dalla; Michele; Milva; Nada; Nicola Di Bari; Peppino Gagliardi; Pino Donaggio; Ricchi e Poveri; Rita Pavone e Roberto Carlos.

Chi vinse?
La vittoria andò alla canzone I giorni dell'arcobaleno di Nicola Di Bari, dopo la vittoria dell'anno precedente con il brano Il cuore è uno zingaro in abbinamento con Nada. Al secondo posto si classificò Peppino Gagliardi con il brano Come le viole e al terzo Nada con il brano Il re di denari.

Note di colore?
La canzone vincitrice ebbe qualche intoppo con la censura in quanto ritenuta troppo esplicita nella descrizione della "prima volta" di un'adolescente: Di Bari fu costretto a modificare il testo della canzone. Nel verso: “Vivi la vita da donna importante perché a tredici anni hai già avuto un amante” gli anni diventano sedici. Mentre “giacesti bambina” diventa “tu eri bambina”. Inoltre fu l'anno del debutto al festival del già noto Gianni Morandi e della diciassettenne Carla Bissi, in seguito divenuta celebre con lo pseudonimo Alice. Fu il debutto anche per l'allora sconosciuto Alberto Camerini, sebbene in veste di musicista che accompagnò con la chitarra l'esibizione di Anna Identici.

Il Regolamento?
A partire da quella edizione le canzoni in gara avevano un unico esecutore, anziché due come era successo ininterrottamente dal 1957.

Nelle vendite come andò?
Come detto Jesahel raggiunse il decimo posto. Al ventunesimo posto troviamo Montagne verdi e solo al ventiseiesimo posto la canzone vincitrice. Al trentesimo Il re di denari.



 

 
 
 



L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
E' STATA REALIZZATA
 GRAZIE A:

GUARDA IL VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=cbEf8-8kr4w

https://www.ilsussidiario.net/news/delirium-video-la-band-di-ivano-fossati-a-sanremo-con-jesahel-techetechete/2056164/
http://www.canzoneitaliana.it/jesahel?___store=en&___from_store=fr
https://scimmiaurlatrice.wordpress.com/2016/08/10/i-delirium-e-la-luce-delloccidente-di-jesahel/
https://it.wikipedia.org/wiki/Festival_di_Sanremo_1972
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